Corriere della Sera, 15 ottobre 2022
Musk chiede i soldi al Pentagono
Elon Musk ha chiesto al Pentagono di finanziare il network satellitare che ha organizzato in supporto all’Ucraina. I 20 mila satelliti Starlink inviati da SpaceX garantiscono la connessione internet nel Paese e permettono le comunicazioni dei militari ucraini, che li usano per trasmettere le immagini dei droni da ricognizione, per correggere il tiro d’artiglie-ria, o per chiamare a casa la famiglia: se smettessero di funzionare, l’Armata potreb-be trarne enormi vantaggi.
Il conto è arrivato a 80 milioni di dollari e supererà i 100 a fine anno, comprese le spese per difendersi dai cyber attacchi russi, così l’uomo più ricco del mondo ha dichiarato di non poter più sostenere i costi. In realtà, SpaceX non ha finanziato da sola l’operazione, ma ha ricevuto contributi dal Regno Unito, dalla Polonia e dal governo americano. Stando ai documenti condivisi da SpaceX con il Pentagono, circa l’85% dei satelliti sarebbero stati pagati da altri, così come il 35% dei costi di connessione.
Nei giorni scorsi si era verificato un blocco delle trasmissioni ed era stato ipotizzato un legame con i contatti fra Musk e Putin. Il miliardario aveva anche proposto una soluzione diplomatica che ha scatenato grandi polemiche, in quanto favorevole al Cremlino. Ora arriva la richiesta al Pentagono, comunicata dopo che l’ambasciatore ucraino in Germania Andrij Melnyk aveva detto a Musk di «andare al diavolo», lui e il suo piano di pace. La risposta è arrivata via tweet, ieri mattina: «Abbiamo seguito il suo consiglio».