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 2022  ottobre 12 Mercoledì calendario

MARCO TARDELLI E MYRTA MERLINO SOTTO LE LENZUOLA – LUI: “SONO GELOSISSIMO DI LEI. MI DA’ FASTIDIO QUALUNQUE COSA. SONO STATO UN TRADITORE SERIALE, ORA NON LO SONO PIU’. SONO VECCHIO” – LEI: "MARCO È ANCHE DIVENTATO FAMOSO PER UN FLIRT CON MOANA POZZI…MA ORA SONO SUPERSICURA DI LUI, NON AVREI VOGLIA DI PASSARE UNA SERATA CON NESSUN ALTRO” - "I 40 ANNI DI INFERNO" DI MYRTA PRIMA DI TARDELLI CON “UN SENSO DI COMPETIZIONE PERENNE E IL MIO LAVORO VISTO SEMPRE COME UN INTRALCIO” (ALL’EX MARITO DOMENICO ARCURI FISCHIERANNO LE ORECCHIE) - E POI RIVELANO CHE SI SPOSERANNO A PANTELLERIA PERCHE’… -

Marco Tardelli e Myrta Merlino rispondono vicini vicini, accoccolati l'uno all'altro. L'ex calciatore celebre per l'urlo vittorioso ai Mondiali dell'82 e la conduttrice dell'Aria che tira di La7 stanno insieme da sei anni. Una strana coppia, sulla carta, un grande amore, nella pratica. Lui: «Non sono per le interviste di coppia. Sembriamo Al Bano e Romina, poi, la gente non ci sopporta più». Lei: «Loro si sono lasciati, io voglio morire con te».

Che cosa spinge due persone che s' innamorano adulte a dire «voglio morire con te»? Marco: «La speranza. Sa il dramma di cercare un'altra? Con Myrta sto bene, condividiamo tutto, anche se mi fa arrabbiare perché sta sempre al telefono. Però è intelligente, è bella: è meglio tenerla».

Myrta: «Io ho avuto due mariti, ho avuto figli col primo e il secondo, ma la sensazione di dire "ho trovato casa mia, non desidero altro" non l'avevo mai provata. Sono inquieta, intollerante, ma con Marco sento che sono arrivata. Anche se non è che lui non abbia le sue rigidità: è molto bianco o nero, fatico a stare sempre sul suo binario. Però anche io sono piena di difetti».

Marco: «Ma che bella questa intervista in cui non parlo. Il concetto è che io sto con lei perché parla solo lei».

Marco, lei ha raccontato che, dopo il primo appuntamento, si trasferì da Milano a Roma in 48 ore pur di avvicinarsi a Myrta: cos' era scattato? «Volevo assolutamente stare con lei. Glielo dissi e lei: no, lascia perdere, magari vieni ogni tanto. Le ho risposto: io vengo, tu fai quello che vuoi». Myrta: «Fu un gesto di grande coraggio. Io avevo 47 anni, lui 61, eravamo persone strutturate, con una vita alle spalle, con case, figli, abitudini... Era difficile smontare tutto all'improvviso e lui l'ha fatto. Io, invece, avevo mille paure, ma il coraggio è contagioso».

Quanti anni avevano i figli? «I gemelli quasi venti, Caterina 15, il primo anno è stato difficile sia per me sia per Marco. Lui venne a vivere in una casetta. L'altro giorno, parlavamo e gli ho detto: anche io arrivai a Roma e presi una casetta brutta, al piano terra, lasciando una casa molto bella a Napoli, ma ero giovane, mi ero separata, avevo due gemelli piccoli, andavo a lavorare in Rai, quella casa mi faceva orrore però dovevo salvarmi la vita». Marco: «E io le ho risposto: anche io dovevo salvarmi la vita». Myrta: «Ora che i miei ragazzi sono a Milano e Caterina a Londra, finalmente, andremo a vivere insieme. Forse abbiamo trovato la casa giusta».

Una volta, in tv, Geppi Cucciari ha accolto Myrta presentandola come una donna che, dopo 40 anni d'inferno, aveva trovato la pace. Scherzava e basta? «Mi ha conosciuta in un periodo poco felice. Però, prima di Marco, ormai, mi ero convinta che stavo bene così. Mi dicevo: ho figli, amici, un lavoro che amo, non mi sento sola. L'amore delle favole l'avevo sognato, ma non l'avevo trovato: un amore che non fosse faticoso, complicato, con un senso di competizione perenne, col mio lavoro visto sempre come un intralcio. Per cui, quell'amore non lo cercavo più. Poi, con Marco ho capito una cosa straordinaria: che la vita ha più fantasia di noi».

Marco: «Questa frase sulla vita sarebbe mia». Myrta: «Vero, ma grazie a te io l'ho capita. E devi darmi atto che io ho molto costruito, essendo molto costruttiva».

Che intende con «molto costruttiva»? «Ho provato ad avere tanta vita comune, a mettere in comunione amici, affetti. Lui è molto riservato, appare chiuso. L'ho presentato subito anche a Liliana Segre, l'ho conosciuta per un'intervista e ormai è un pezzo della mia vita, ho anche registrato con lei il Podcast in tre puntate Tienimi la mano. Portai Marco a colazione con noi due e lei disse: Myrta non te lo perdere. Chiesi perché e lei: io so riconoscere uno sguardo d'amore e questo è così forte e trasparente che poche volte l'ho visto nella vita. Al che, Marco, furbo, ha chiesto com' era il mio sguardo».

Marco: «La senatrice mi ha risposto: lei ci deve lavorare. Però eravamo solo all'inizio del nostro rapporto». Myrta: «Segre racconta che è stata salvata dall'amore, da suo marito Alfredo, conosciuto a 18 anni, appena fuori dai campi di concentramento. Dice che l'amore è la base e il resto si costruisce da lì».

Voi due eravate stati amici per quindici anni, com' è che di colpo vi siete visti con occhi diversi? Marco: «Per me, non è successo di colpo: era amica della mia ex compagna Stella Pende e mi piaceva da subito». Myrta: «Era già separato, mentre io ero sposata e lui è stato molto rispettoso e non si è fatto avanti finché non sono tornata single». Marco: «Io rispettoso? Se sono un traditore». Myrta: «Lo so. Seriale. Ma con me sei stato rispettosissimo». Marco, è un traditore o è stato un traditore? «Ora non lo sono più, sono vecchio».

Myrta: «È anche diventato famoso per un flirt con Moana Pozzi. Non è che io non sono gelosa, ma sono supersicura di lui perché lo sono di me: non avrei voglia di passare una serata con nessun altro e sento che è lo stesso per lui». Marco: «Amore, lo stai spiegando in maniera fantastica. La differenza fra noi due è che io sono gelosissimo. Mi dà fastidio qualunque cosa».

Myrta: «Se dico "amore" al telefono a un amico, lui salta su: come ti viene in mente di dire amore?».

In che modo vanno d'accordo persone con storie di vita tanto diverse? Myrta: «Io ho sempre pensato di avere bisogno di persone molto complesse, invece amo la semplicità di fondo di Marco, la sua pulizia interiore, il suo non avere sfumature, ma solo valori netti. Se reputa una cosa sbagliata, non c'è verso che la faccia, anche se gli conviene. E questa rigidità, per me, è una boccata di ossigeno in un mondo di persone doppie». Marco: «Non parlare male di altre persone». Myrta: «Ma io vivo immersa nella politica, nella televisione. Vede com' è? Lui non ha perso nessuna delle regole di fondo imparate dal padre o da Enzo Bearzot».

Vi sposerete? Marco: «Lo faremo». Myrta: «A Pantelleria, dove Marco ha un dammuso che è il nostro rifugio. Ma quando i figli saranno a posto e potremo decidere senza dare fastidio a nessuno». State sempre così appiccicati come adesso? Marco: «Sono uno che, se sta bene con una persona ha bisogno di toccarla. Amavo mio padre e gli toccavo la mano mentre guardavo la televisione. Sono fatto così». Myrta: «Abbiamo un'amica che ci chiama "la cellula", dice: non riesco più a pensare a Myrta senza Marco e a Marco senza Myrta. Quello che è successo a noi due è proprio che ci sentiamo cellula. Cosa che per due individualisti come noi è un miracolo. Marco, sei d'accordo su questo finale?». Marco: «Perfetto: io sto con te perché tu verbalizzi bene».