Anteprima, 12 settembre 2022
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Biografia di Alberto Crespi
Alberto Crespi (1923-2022). Giurista e penalista. Tra gli anni ’60 e ’80 ha assistito tutti i protagonisti delle principali vicende finanziarie italiane: da Enrico Cuccia a Carlo De Benedetti, dalla Montedison di Eugenio Cefis alla Comit e al Credito Italiano. «Erede di una famiglia d’imprenditori, è stato allievo di Giacomo Delitala e docente prima a Cagliari, poi alla Cattolica di Milano con l’insegnamento di Diritto penale e di Procedura penale e infine alla Statale dove creò, insieme a Cesare Pedrazzi, la cattedra di Penale commerciale. Con il suo maestro Delitalia, e con altri grandi penalisti, assicurò la difesa gratuita dei tre studenti del liceo Parini nel caso “La Zanzara”, il giornale studentesco da cui scoppiò uno scandalo su sessualità e emancipazione femminile nell’Italia del 1966. Ma è nel mondo della finanza che Crespi era ritenuto avere la clientela più blasonata di quegli anni. È stato avvocato di fiducia di Cuccia e lo affiancò nel duro scontro con Michele Sindona, così come di fronte all’accusa di essere a conoscenza delle minacce mosse dallo stesso Sindona nei confronti di Giorgio Ambrosoli, liquidatore della Banca Privata Italiana assassinato nel 1979. Ebbe un rapporto dialettico con l’altro consigliere giuridico di Cuccia, Guido Rossi, con cui collaborò quando quest’ultimo subentrò ai Ferruzzi in Ferfin e Montedison. Difese De Benedetti nella vicenda del Banco Ambrosiano, ma alla fine degli anni ’80, provato dalla pressione cui era sottoposto, si cancellò a sorpresa dall’Albo degli avvocati smettendo di esercitare la professione in tribunale […] La musica e l’arte sono state due grandi passioni di Crespi. Diplomato in pianoforte, amava suonare Bach all’organo Mascioni da 1500 canne installato nella sua residenza milanese» [Fontana, Sole].