Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  settembre 13 Martedì calendario

Biografia di Licia Ronzulli

Licia Ronzulli, nata a Milano il 14 settembre 1975 (47 anni). Politico. Di Forza Italia • «Fedelissima di Silvio» (Paola Di Caro, CdS 15/5/2022) • «Sacerdotessa del berlusconismo» (Mattia Feltri, Stampa 23/8/2014) • «Piglio guerresco, uno dei pilastri del “cerchio magico” attorno al Cav.» (Marianna Rizzini, Foglio 16/5/2022) • Ex fisioterapista, conobbe Berlusconi durante la riabilitazione di uno dei suoi lifting, «gli faceva dei massaggi al viso, post-operatori» (Aldo Cazzullo). Candidata alla Camera nel 2008, non eletta. Parlamentare europea dal 2009 al 2014 (ricandidata, non rieletta). Dall’estate 2016, dopo che B. fu costretto a un delicato intervento al cuore, ne divenne l’assistente personale (sostituendo la sen. Mariarosaria Rossi) e cominciò a seguirlo in ogni suo spostamento. «Si tratta del Secondo Cerchio Magico, insieme femminile e tribale, nemesi toccata in sorte al partito monarchico e fallocratico per eccellenza. Ci si potrebbe scrivere un saggio sulfureo, ma basterà sapere che il duo Ronzulli-Fascina ha scalzato il duo Mariarosaria Rossi-Pascale, avvicendamento problematico solo per le avvicendate. Detto questo, Licia è affabile, simpatica, svelta e sinceramente affezionata al povero Berlusca» (Filippo Ceccarelli, Rep 25/1/2022). La sua ascesa, da allora, è stata rapidissima, tanto che nel partito di lei si dice che è passata «da infermiera a generale». Eletta al Senato nel 2018, divenne vice-capogruppo di FI a palazzo Madama, responsabile per i rapporti con gli alleati del centro-destra dal 2021, commissario del partito per la regione Lombardia dal 2022. «Agli improperi e alle macumbe dei lombardi, commissariati per inettitudine, Licia ha risposto come una piccola Azov: “Sono un soldato nelle mani del Presidente. Quando lui chiama, io rispondo: presente!”» (Pino Corrias, Fatto 20/5/2022).
Titoli di testa «Lei è sempre nel mirino di chi lamenta qualcosa che non va nel partito. “Non accuse, ma calunnie, frutto del pregiudizio. Se la prende con me chi non ha il coraggio di attaccare il presidente”» (Emanuele Lauria, Rep 25/7/2022).
Vita Originaria del quartiere Baggio, Milano, periferia ovest. Figlia di un maresciallo dei carabinieri (nel marzo 2021, minacciata di morte sui social per aver proposto l’obbligo vaccinale anti-Covid per tutto il personale sanitario, dichiarò: «Non mi fanno paura. Sono cresciuta in caserma, non ho mica la pelle delicata») • Studi «scientifici a orientamento psicologico» (dal suo sito). Lavora come infermiera all’ospedale ortopedico Galeazzi di Milano (gruppo San Donato, lo stesso del San Raffaele). Diventa caposala. Dal 2005 è volontaria della onlus Progetto Sorriso nel Mondo, una volta all’anno va in Bangladesh con una équipe chirurgica specializzata nella cura dei bambini malformati. Tutte cose che, qualche anno dopo, porteranno Berlusconi a definirla così: «È una dottoressa dalla quale dipendono quaranta persone. Dirige una struttura d’avanguardia. In più fa volontariato nei Paesi poveri» • «Viene arruolata al volo tra “le signorine di Forza Italia che sono piacenti, ma anche laureate”, Silvio dixit, quando le faceva sfilare davanti ai maschi delle prime file. Lei regge il talent. Si affaccia in tv pettinata direttamente da Mauro Crippa, il capo dell’informazione Mediaset. Sa parlare, è fumantina quando serve, ma sa anche sorridere. Viene bene nei talk. Un po’ meno alle elezioni politiche del 2008, prima dei non eletti nelle Marche» (Corrias). Ma niente paura. Può rimediare l’anno dopo, con le elezioni europee. Viene inserita in lista dal premier in persona: «Licia Ronzulli è una laureata che dirige 50 persone con un’équipe di medici e che a Strasburgo terrà le fila dei nostri europarlamentari, per garantirne le presenze». «La sua immagine però scricchiola quando viene pescata a regolare il traffico di ragazze a villa La Certosa, nelle estati sarde di Silvio e del suo amico Giampaolo Tarantini. Una, Susy De Martino, eurodeputata, la accusa “di essere in lista solo perché organizza le feste in Sardegna, come Nicole Minetti ad Arcore”. Lei nega, minaccia, poi ammette: “Ero ospite. Ho dato una mano all’accoglienza degli invitati”. Qualcosina di più in realtà. Quando Tarantini chiama per il nuovo carico di ragazze da spedire, Berlusconi gli dice: “Mettiti d’accordo con la dottoressa Ronzulli”. Tarantino: “Chi, Licia?” “Sì, Licia. È qui a farmi da segretaria”» (Corrias). Barbara Montereale, 23 anni, madre single, modella in un atelier di abiti da sposa, ex concorrente di Uomini e donne, la scritta «Sbagliare e soffrire» tatuata sull’avambraccio sinistro, viene intervistata da Repubblica. «Chi la accolse a Villa Certosa? “Licia Ronzulli. È lei che organizza la logistica dei viaggi delle ragazze. Che decide chi arriva e chi parte. E smista nelle varie stanze”». «La Ronzulli ape regina logistica dell’harem di Papi? Pare proprio di sì» (Claudio Pappaianni e Emiliano Fittipaldi, L’Espresso, 2009). Scandalo. Polemiche. Le liste del Pdl vengono ripulite dalle varie veline e showgirl (provocando indicibili delusioni, amari rancori e terribili vendette). Rimangono solo: Lara Comi, Barbara Matera e lei. La stampa le si accanisce contro. I giornali del centrodestra, però, la difendono a spada tratta. Il 9 maggio, intervistata da ItaliaOggi, la Ronzulli commenta così l’ira della signora Berlusconi: «Veronica poteva informarsi di più. Da donna passionale capisco il suo sfogo, ma non bisogna mai fidarsi dei giornali». Il 21 maggio Adalberto Signore la intervista per Il Giornale: «Io velina? Mai stata su un palco o in tv». Sottotitolo: «La candidata Pdl alle Europee, impegnata nel volontariato: L’opposizione a corto di argomenti ha inscenato una squallida polemica sulle donne». Il 14 maggio, Panorama: «Ma vi sembro una velina?». Sommarietto: «È uno dei volti nuovi del centrodestra per Strasburgo, sui quali qualcuno ha polemizzato. Ma la giovane manager sanitaria non ci sta e fa notare il suo curriculum fatto di lavoro e di volontariato». Altra intervista al Giornale, il 4 giugno: «Sanità e volontariato nella mia Europa». Ancora il Giornale, a elezione avvenuta, il 9 giugno: «Licia, tutta casa e ospedale, vola in Europa». È al Parlamento europeo che fa amicizia con Matteo Salvini, anche lui eurodeputato in quel periodo. «Salvini che, detestando l’Europa sta lì da anni e non avendo niente da fare, le insegna come si campa a Bruxelles. Per finire entra nella Commissione Diritti delle Donne, tutto maiuscolo, sebbene si tratti di una sottocommissione dei Diritti dell’Uomo, pazienza» (Corrias). «Nel 2014, tra veleni e rossetti, la rielezione a Strasburgo sfuma, ma siccome vince chi perde, Licia incassa un seggio migliore, quello di “assistente personale” del Presidente che in privato chiama Dottore, come gli intimissimi, ma sempre dandogli del lei, per deferente sottomissione» (Corrias). «La Ronzulli arriva ad Arcore nel giugno 2016 dopo l’operazione al cuore di Berlusconi. All’epoca Marina accusava il vecchio cerchio magico capitanato di Mariarosaria Rossi di aver fatto affaticare troppo il padre: un sovraccarico di impegni che oltreché il malore, aveva avuto conseguenze anche nella gestione dell’agenda di famiglia. Via tutti e dentro una persona di estrema fiducia di Fininvest: la Ronzulli, appunto. Che si era fatta stimare per le capacità dimostrate come intermediaria nella trattativa sulla vendita del Milan ai cinesi. Ronzulli, però, in questi due anni ha acquisito un potere enorme» (Gianluca Roselli, Fatto 24/10/2018) «Una volta arruolata, infatti, Licia dà il meglio. Spalla a spalla con Marina […] sgombera Arcore da Francesca Pascale e Mariarosaria Rossi che oramai mettono i piedi sul tavolo. Una finirà tra amori più gentili in un casale del senese. L’altra addirittura nell’esilio del centrosinistra. Liberato il campo, lo occupa. Tiene l’agenda, filtra gli incontri. Con il leggendario Alberto Zangrillo – che ormai vive ad Arcore in pianta stabile, appartamentino affianco a quello di Nicolò Ghedini – condivide i decorsi post-operatori del grande malato» (Corrias). «Chi vuole parlare con B. deve passare da lei e pochissime sono le telefonate che raggiungono il destinatario. L’accusa da parte di molti è quella di aver isolato Berlusconi dal partito, di controllarlo, di tenerlo in ostaggio. Ma la Ronzulli interviene anche sulle scelte politiche. A decidere la linea di Forza Italia, sempre più spesso, è proprio lei» (Roselli).
Amori/1 Nel giugno 2008 impalmò Renato Cerioli, presidente della Confindustria di Monza e amministratore delegato degli istituti clinici Zucchi (Berlusconi fu testimone di nozze). Una figlia, Vittoria (n. 10 agosto 2010). La coppia divorziò nel 2012.
Amori/2 «Nell’aula di Strasburgo le hanno scattato una foto che ha fatto il giro del mondo: lei che vota, il 22 settembre 2010, con in braccio la figlia Vittoria di appena 44 giorni» (Gianni Barbacetto, Fatto 26/6/2014). «Va all’asilo a Bruxelles 3-4 volte la settimana. Nell’unica settimana del mese in cui ci spostiamo a Strasburgo non mi va di mandarla alla materna quindi resta con me e sono felice di questo perché ho piacere a stare con lei». «A vederla così mette simpatia, quest’infante figlia della globalizzazione, diventata un simbolo. Ma dopo la trentesima foto con la madre in seduta mi viene un dubbio. Licia Ronzulli è sicuramente un’ottima madre che non vuole far mancare la sua presenza alla figlia. Ma forse Strasburgo non è il regno di Oz» (Francesco Specchia, Libero 20/11/2013).
Odi Nel 2014 incolpò Mariastella Gelmini e Giovanni Toti della mancata rielezione a Bruxelles. Li chiamava «quelli là».
Odi/2 Quando venne fuori che Berlusconi aveva fatto eleggere a Montecitorio la sua attuale compagna, Marta Fascina, la ex di lui, Francesca Pascale, commentò: «Dico solo che è stata messa al fianco del mio Presidente da Licia Ronzulli. La Ronzulli ha come assistente proprio Marta Fascina e ha deciso di metterla al fianco di Berlusconi ed è per questo che lei vive e dorme ad Arcore».
Odi/3 Nel 2022, Mariastella Gelmini, durante un evento elettorale a Sorrento, fu vista prendere sottobraccio Antonio Tajani e sfogarsi: «La Ronzulli porterà allo sfascio il partito. Io mi sono stancata. Non credo di meritarmelo. C’è un odio nei miei confronti. Vuole sfregiare i miei uomini. Sulla Lombardia sta decidendo tutto lei. Vuole sfregiare uomini vicini a me. Lei punta a sfasciarci. Chi le sta antipatico viene tagliato fuori». Nel luglio 2022, mentre al Senato cadeva il governo Draghi, furono viste litigare (la Ronzulli cattivissima: «Mariastella prenditi uno Xanax!»). Qualche giorno dopo la Gelmini lasciò il partito e passò con Azione di Carlo Calenda. Era in Forza Italia dal 1994.
Denari Reddito imponibile nel 2022: 126 mila 373 euro (le sue dichiarazioni patrimoniali sono pubblicate sul sito del Senato).
Giudizi «La disputa tra Licia Ronzulli e Mariastella Gelmini non è una “catfight”, come è stata definita; è una battaglia politica e di potere, proprio come quelle che a decine sono state combattute in passato tra maschi» (Aldo Cazzullo, iO Donna 30/7/2022).
Curiosità Adora le storie Instagram e i vestiti di seta • Tifosa del Milan, ha fondato il club rossonero del Parlamento europeo • Dal 29 aprile 2015 al 13 gennaio 2017, rimasta orfana del suo seggio a Bruxelles e non ancora eletta a Roma, è stata vice presidente e consigliere indipendente nel cda di Fiera di Milano SpA • Nel 2014 definì Alessandro Di Battista «un fanatico esaltato con la sindrome del pene piccolo» • La Meloni non la può vedere • Berlusconi aveva una tale fiducia nelle sue doti da infermiera che volle essere curato da lei anche dopo che Massimo Tartaglia lo aggredì tirandogli addosso una statuetta del Duomo di Milano • Durante uno dei vari processi Ruby, fu chiamata a testimoniare in tribunale sulla statuetta del dio Priapo usata come centro-tavola durante una delle cene eleganti ad Arcore • Una volta, parlando alla radio, ha proposto di intitolare i club di FI al cagnolino Dudù, lanciando lo slogan «Fai come Dudù, apri un club anche tu» • Alla festa per gli 81 anni del Cavaliere, come segnaposto di cioccolato gli mise quello col numero 18 (lui tutto contento) • Nel maggio 2022, al finto matrimonio tra Berlusconi e Marta Fascina, sua figlia Vittoria portava le fedi • Nel luglio 2022, durante la crisi parlamentare che portò alla caduta del governo di Mario Draghi, quando Gianni Letta provava a telefonare a Berlusconi, rispondeva lei.
Titoli di coda Dice che Silvio «è un leone e tornerà presto a ruggire». E aggiunge, sempre in abito ferino, che «gli sciacalli invece restano sciacalli» (Ceccarelli).