Corriere della Sera, 10 ottobre 2022
I numeri dei morti sul lavoro (da gennaio 3 al giorno)
Quasi tre morti al giorno sul lavoro. Una strage che da gennaio ad agosto ha fatto registrare 677 vittime, rispetto alle 772 dello stesso periodo del 2021, con la pandemia che potrebbe però avere alterato i dati: quest’anno a perdere la vita per Covid sono stati 14 lavoratori contro i 199 di dodici mesi fa. «Quindi sulla carta il calo è del 12,3% – spiega l’ex ministro del Lavoro e consigliere Inail, Cesare Damiano – in realtà c’è un aumento del 15,7%». Sul fronte degli infortuni denunciati il dato è in sicura crescita: +38,7%, al quale si aggiunge il +7,5% di malattie professionali. Nella Giornata nazionale per le vittime sul lavoro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella definisce gli incidenti «un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che ha posto il lavoro a fondamento della vita democratica».
«I numeri delle vittime degli incidenti sul lavoro – sottolinea il capo dello Stato nel messaggio a Zoello Forni, presidente dell’Anmil (l’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) —, nonostante i provvedimenti normativi con i quali si è cercato di prevenirli, sono allarmanti, drammatici. Lo sviluppo di nuove tecnologie ha mutato radicalmente la natura e la stessa dimensione spazio-temporale dei luoghi di lavoro. Purtroppo, questa fase non è stata accompagnata da una crescita proporzionata delle iniziative verso la prevenzione. Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita».
I dati dell’Inail sono stati diffusi ieri dall’Anmil durante la cerimonia principale a Fiume Veneto (Pordenone). Il governatore del Friuli-Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga si è detto «disponibile ad aprire un tavolo nazionale» per affrontare l’emergenza, mentre per Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, le morti sul lavoro «non sono incidenti ma omicidi: sono cifre da guerra civile. Ci sono consapevoli irresponsabilità dettate dalla brama di profitto». Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha indetto invece «dal 17 ottobre al 22 una settimana di mobilitazione straordinaria» che si concluderà con «una grande manifestazione unitaria, insieme a Cisl e Uil, a Roma proprio per rimettere al centro questo tema» e il leader della Cisl Luigi Sbarra esorta tutti «a fermare questa lunga scia di sangue».
Sul fronte della prevenzione e della repressione delle irregolarità nei luoghi di lavoro spiccano le 666 posizioni fuorilegge scoperte ogni giorno da gennaio a giugno dagli ispettori dell’Istituto nazionale del lavoro e dei carabinieri del Nucleo tutela del lavoro. Individuato il 68,3% di rapporti di lavoro irregolari, con 19 mila contratti fittizi e 9 mila dipendenti in nero.