Il Messaggero, 10 ottobre 2022
Kurt Cobain in scena (interpretato da una donna)
Rock e glamour. Teatro dell’assurdo e tragedia. Realtà e fantasia. Gli autori si sono messi al riparo da possibili iniziative legali da parte della vedova di Kurt Cobain, Courtney Love, dicendo che l’opera non parla esplicitamente dell’ex frontman dei Nirvana, qui ritratto come un perseguitato da oggetti e personaggi che lo distraggono dal suo vero scopo: l’autodistruzione.
I PROTAGONISTI
Aveva usato lo stesso espediente già nel 2005 Gus Van Sant quando presentò il suo Last Days, sugli ultimi giorni di vita di Cobain, che però nel film si chiamava Blake (lo interpretava Michael Pitt, mentre Asia Argento indossava i panni di un personaggio ispirato a Courtney Love). L’omonimo spettacolo teatrale sugli ultimi giorni del mito grunge che ha debuttato venerdì al Linbury Theatre di Londra, prodotto dalla Royal Opera House, è ispirato proprio al film culto di Gus Van Sant. Solo che nei panni di Kurt Cobain non c’è Michael Pitt, ma una donna: Agathe Rousselle, la 34enne attrice francese già protagonista di Titane di Julia Ducournau, il film horror Palma d’oro a Cannes l’anno scorso. Ha raccontato di essere da sempre una fan dei Nirvana, anche se aveva solo sei anni quando Cobain morì. Per calarsi nel ruolo ha guardato decine di documentari e studiato le interviste a Cobain: «Volevo incarnare l’assurdità di essere famoso e il desiderio di voler scomparire a tutti i costi».
Quello che andrà in scena a Londra fino a domani, prima di girare i teatri britannici, non è un musical, ma uno spettacolo di prosa: Agathe Rousselle interpreta solamente una canzone, nel finale. Nonostante certe scelte bizzarre della regista Anna Morrissey, la critica britannica ha pubblicato recensioni entusiastiche. Sulla morte di Cobain, avvenuta il 5 aprile 1994 a Seattle, è stato detto e scritto di tutto (si tolse la vita a 27 anni con un colpo di fucile). Last Days non indaga sugli ultimi giorni di vita del mito, come hanno fatto in questi anni film, documentari e libri, ma racconta le fragilità dell’uomo.