La Stampa, 10 ottobre 2022
Iva Zanicchi contro Selvaggia Lucarelli
Apriti cielo, ieri in tv non si è parlato d’altro, Domenica in, Matano, Fialdini che l’ha voluta ospite nella sua «Da noi a ruota libera» per chiarire: l’insulto di Zanicchi all’indirizzo della Lucarelli, tragedia che si è consumata sabato sera su Rai1 a «Ballando con le stelle», che vede Iva tra i protagonisti-concorrenti. Gli estimatori dell’Aquila di Ligonchio sanno e perdonano. I detrattori invece no. Il fatto è che da buona emiliana, quello che pensa dice. «Non mi tengo» e lo fa con un sorriso disarmante che contraddice qualsiasi sospetto di malevolenza. Ma questa candida ammissione non la salva. «Sono focosa, non riesco a frenarmi. Mia figlia mi dice sempre: mamma rifletti prima ci parlare la parolaccia tienila in gola. Figuriamoci, non ci riesco mica»,
Zanicchi ma che cosa le è venuto in mente di dare della "tr..." alla Lucarelli? Ma è vero?
«Non posso negare, si è sentito. Ma è da ieri che mi scuso. Anche su Twitter. Appena mi hanno detto che il microfono aveva amplificato ho immediatamente chiesto scusa. Non è una giustificazione ma il voto zro della Lucarelli mi aveva sorpreso, non credevo di meritarlo, ero rimasta talmente male che ho sussurrato all’orecchio di Samuel Peron, il mio maestro, questa parolaccia stupida. Certi eccessi, certi termini non possono essere».
Però non le ha dato della stupida, dell’incompetente, ma se ne è uscita con un insulto sessista. Oltretutto tra donne.
«Questo proprio no, ci tengo a dirlo, per carità, stimo Lucarelli come persona perbene. Al mio paese, purtroppo è un intercalare non offensivo. Ma questo naturalmente non giustifica lo scivolone e la parola orribile che ho usato».
Ma perché era tanto offesa del voto di danza? Lei è la Zanicchi...
«Perché ho studiato i passi per quindici giorni e li ho anche fatti giusti, certo non sono la Fracci ma l’impegno c’è. Peron ha avuto tanta pazienza, il Charleston è anche difficile».
È in gara per testimoniare che in età non giovanissima si deve osare. Magari ha osato troppo con le parole?
«Ma io sono una bestia e racconto tutto quello che mi capita, persino che mi avevano cucito i pantaloni al body dalle otto di sera e io ho ballato a mezzanotte. Con tutto quel che segue. Forse invece di far ridere faccio piangere però il mio momento di danza ha portato il 31% di share, vuol dire che il pubblico ha gradito la mia performance».
Sicuramente ha avuto anche una standing ovation per il suo Charleston. Peccato aver rovinato un po’ tutto questo, no?
«Mi creda, ne sono profondamente dispiaciuta, sono un’emotiva, non ci ho dormito tutta la notte. Ero convinta di parlare all’orecchio di una persona e dopo sessant’anni di lavoro non mi sono resa conto che lui aveva il microfono aperto».
Lei ha parlato con Lucarelli?
«Ci siamo sentite in mattinata... Non la conosco personalmente è stata gentilissima, molto carina».
Anche l’altro giurato Mariotto le ha dato un 1 eppure lei non ha detto quasi niente, solo un vaffa, ma ridendo. Perché?
«Lei mi aveva dato anche della paracula e io non lo sono affatto, mi è dispiaciuto. Da Mariotto invece me lo aspettavo. Le dirò di più, il suo 1 è più offensivo dello 0».
E adesso?
«Adesso si va avanti e quello scivolone rimarrà un brutto fatto ma unico».
Sua figlia l’ha sgridata?
«Oramai non ti dico più nulla, è stato il suo commento. Mi dà fastidio che ci sono cascata con tutte le scarpe. Eppure me lo ero detta, se mi attaccano non reagisco. Invece, eccomi qui...».
Troia, così Iva Zanicchi ha definito due volte Selvaggia Lucarelli sabato in diretta su Rai1. Le scuse viaggiano su Twitter nella notte. Molto vaghe. Poi in diretta ieri pomeriggio su Rai1 Zanicchi ammette: ho fatto una cosa ingiustificabile.
Il caso è chiuso? Andava Squalificata?
«Non conosco il regolamento, non so se ci sono clausole che prevedono l’espulsione di un concorrente in caso di turpiloquio, non spetta a me prendere queste decisioni, per quel che mi riguarda è il destinatario delle scuse che decide. È la persona che si è beccata l’insulto due volte che deve chiudere il caso».
Ma non vi siete chiarite a fine trasmissione? Ieri Zanicchi ha fatto il mea culpa ammettendo di aver detto una cosa molto grave.
«Sabato con lei ho avuto un velocissimo scambio di parole, non lo definirei un chiarimento. Finito Ballando sotto le stelle lei è venuta da me e mi ha chiesto "che ho detto?" fingendo di non ricordarsi nulla. Queste dive di una certa età usano la sbadatezza quando serve loro per rimediare, però poi si vogliono far vedere lucide e brillanti quando sono davanti alla telecamera... Io le ho "ricordato" quello che aveva detto e Zanicchi ha replicato: ma no, io non ti conosco neanche bene… Come se un’eventuale conoscenza avesse consentito questo grado di confidenza. Troia non si può accettare per quello che rappresenta la parola in sé».
Ovvero?
«Troia è un insulto sessista per eccellenza, si utilizza quando non si desidera andare nella sostanza perché non si hanno argomenti il miglior modo per disinnescare una donna è sempre quello. Mortificarti con un epiteto sessuale, è sempre il solito meccanismo, trito e ritrito».
L’avesse detto un maschio sarebbe pieno di scandalizzati.
«Si è più severi con gli uomini, io però ritengo che sia la stessa identica cosa. La retro cultura e il sotto testo è sempre quello. Non è che una donna non sia sessista e maschilista. Ci sono donne che hanno lo stesso tipo di registro che adottano gli uomini più beceri. Lo hanno assorbito e interiorizzato e se devono disinnescare un’altra donna e ristabilire i ruoli, fanno così. Quando vuoi rimettere a posto una donna dici quello. Zanicchi a Mariotto ha detto vaffanculo, gli ha detto di andare da un’altra parte non gli ha detto quello che è. Non si è soffermata su quello che è Mariotto, non ha dato giudizi sulla sua persona».
E invece?
«Ho sentito cercare moltissimi alibi tipo lei viene da una cultura contadina, ha un certo gusto popolano, è di destra… Anche Zanicchi l’ha fatto. Francamente io ritengo che questo sia un modo di pensare che non appartiene solo alla destra. A sinistra hanno un modo più abile per camuffarlo. Non ti liquidano come puttana ma poi in un ruolo dominante non ti fanno accedere. Ognuno con i suoi registri ma il sessismo e il maschilismo sono assolutamente trasversali, sono il vero terzo polo».
Le era già capitato di essere offesa così?
«Mi capita continuamente, anche con i tassisti. Il modo con cui hanno liquidato i miei approfondimenti sul loro mondo è stato quello di darmi della puttana nelle piazze e nelle manifestazioni. È un po’ il metodo Zanicchi. Con le donne per rimetterle a posto si fa così. Io sono strutturata, forte, non abituata perché non ci si abitua mai, resistente, ma questo modo di zittire su una donna meno forte di me sortisce un effetto notevole. A volte si soccombe, ci si ritira da un gioco, da un lavoro».