Corriere della Sera, 9 ottobre 2022
Totti e Ilary in tribunale per lo scambio borse-Rolex
Tutto tace e sembra che non si muova foglia, ma dietro le quinte la battaglia per la separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi è già cominciata. Se il ricorso per la giudiziale non è ancora stato presentato da una delle parti (la preparazione è laboriosa più di quanto si possa immaginare) intanto c’è una prima data da segnare sul calendario: venerdì 14 ottobre 2022.
Per quel giorno infatti è stata fissata l’udienza davanti al giudice civile per decidere delle ormai celeberrime borsette di Ilary, sparite dalla cabina armadio della maxi-villa dell’Eur. E di cui la conduttrice dell’«Isola dei Famosi» richiede l’immediata restituzione. La collezione di Dior, Gucci e Chanel risulta al momento irreperibile.
Dopo il «ratto» dei suoi molto più preziosi Rolex, rimossi dalla cassetta di sicurezza e mai più rivisti, Totti le ha prese come «pegno», contando di risolvere la faccenda con un baratto. «E che dovevo fare? Le ho nascosto le borse, sperando in uno scambio, ma non c’è stato verso», ha ammesso (sorridendo) nell’intervista al Corriere. Raccontando, meno divertito, che erano stati proprio Ilary e suo padre Roberto Blasi a portarli via, con scatole e garanzie.
Probabilmente il Capitano – che già due anni fa smarrì un Rolex Daytona d’acciaio con incise due «C» (come Cristian e Chanel) – pensava che almeno questo contenzioso si potesse risolvere quasi amichevolmente.
Così non è stato, perché, come direbbe Venditti, a questo punto Ilary e Francesco «amici mai». Nei giorni scorsi infatti l’avvocato Alessandro Simeone, che difende Ilary, aveva presentato un’azione di reintegrazione a difesa del possesso per riavere indietro le borse. E il 14 appunto il giudice esaminerà il caso.
Non che nel frattempo Francesco Totti sia rimasto a guardare. Pure i suoi avvocati, Antonio Conte e Annamaria Bernardini de Pace, intendono recuperare il lotto di costosi orologi svizzeri che l’ex n.10 ha comprato negli anni con i propri soldi, altro che regali. Perciò presenteranno a breve analogo ricorso per riavere la ricca collezione.
Tecnicamente però Ilary non può essere accusata di furto, perché il fatto è accaduto nell’ambito familiare, tra congiunti. Il codice penale prevede un regime privilegiato per il coniuge non legalmente separato. E Ilary non lo è ancora. Ma attenzione. Qualora i Rolex fossero venduti (in astratto, non si sa se sia questa l’intenzione dell’ex Letterina) l’acquirente sarebbe considerato colpevole del reato di ricettazione, quindi gli eventuali collezionisti di cimeli tottiani sono avvisati.
E il mini-video ironico – in cui Ilary si riprende davanti alla boutique Rolex di via Condotti mentre sorride e con la mano mima il gesto di chi sgraffigna qualcosa – ha certamente suscitato l’ilarità dei suoi follower su Instagram. Non quella di Francesco, sfacciatamente taggato. La beffa, dopo il danno, è davvero troppo persino per lui.
Con queste litigiose premesse, i due però continuano a vivere nella sconfinata villa dell’Eur, ciascuno arroccato nei suoi oltre 700 metri quadri. Per ora nessuno dei due intende cambiare domicilio, anche per poter seguire da vicino i tre figli. Ma la convivenza è e resterà complicata. I rapporti ostili. E la disfida Borsette contro Rolex la dice lunga su quel che resta di un grande amore.