il Fatto Quotidiano, 9 ottobre 2022
All’Arabia Saudita i Giochi invernali ’29: una follia
In Italia – Passata la tempesta di venerdì 30 settembre in Sicilia occidentale – che alla stazione meteorologica Sias di Contessa Entellina ha scaricato 106 mm di pioggia in 6 ore, record in un ventennio di misure – ottobre è cominciato con rovesci in esaurimento per poi continuare, da domenica 2 in poi, all’insegna del tempo anticiclonico, calmo e asciutto, benché a tratti grigio per nubi basse in Valpadana. La temporanea fase fresca della seconda metà di settembre ha lasciato il posto ad atmosfere di nuovo troppo calde, con temperature massime fino a 26,7 °C a Verona, 27,4 °C a Firenze e 29,4 °C a Cagliari, almeno 5 °C sopra media. Settembre 2022 è stato un mese di piogge molto contrastate. Su gran parte del bacino del Po la siccità è continuata, secondo Arpa Piemonte il bilancio idroclimatico degli ultimi 12 mesi è ai livelli più aridi mai registrati (ma oggi pioverà finalmente in abbondanza al Nord-Ovest), e a Ferrara nel fiume scorrono poco più di 500 metri cubi d’acqua al secondo, meno di metà del normale. Al contrario ben 500 mm di pioggia sono caduti sul Carso, all’osservatorio di Borgo Grotta Gigante (Società Alpina delle Giulie), oltre il triplo della norma: lì non aveva mai piovuto così tanto non solo in settembre, ma in qualunque mese nella serie di dati iniziata nel 1967! Piogge più che doppie rispetto al consueto anche in varie zone dal Centro alla Campania.
Nel mondo – Il servizio di monitoraggio satellitare Copernicus descrive un settembre 2022 più fresco della media di 0,4 °C in Europa, ma quarto tra i più caldi nel mondo dopo i casi recentissimi del 2020, 2021 e 2019, e pari merito con il 2016. In Groenlandia è stato perfino il settembre più caldo in assoluto con anomalie fino a +8 °C che hanno dato luogo a una fusione glaciale senza precedenti per la stagione. Le modellizzazioni del gruppo di ricerca World Weather Attribution indicano che la grave siccità dei suoli del 2022 nell’emisfero boreale (al di fuori dei tropici) è stata resa almeno venti volte più probabile dai cambiamenti climatici antropogenici. A inizio ottobre un nuovo episodio di calura fuori scala ha colpito la Cina, primato nazionale per questo mese di 41 °C e record locali in centinaia di località. Caldo ottobrino inedito anche in Corea del Sud (32,8 °C), in Turchia e a Cipro (41,2 °C). Invece il Giappone è passato dal caldo estremo al freddo precoce, molto rari per il periodo i 13 °C di venerdì a Tokyo. La persistente configurazione “La Niña” nel Pacifico continua a subissare di piogge l’Australia, tanto che a Sydney il 2022, a tre mesi dalla sua fine, è già diventato l’anno più piovoso nella serie cominciata nel 1859 con almeno 2200 mm d’acqua caduta. Il bilancio del catastrofico uragano “Ian” è salito a 126 vittime: è la tempesta più mortale ad aver colpito la Florida dal “Labor Day Hurricane” del 1935, e ora in Nicaragua è approdato “Julia”. Oltre alla guerra, si moltiplicano i segnali di follia in totale contrasto con la crisi climatica, come l’aggiudicazione da parte dell’Arabia Saudita dei Giochi invernali asiatici del 2029 in un lussuoso comprensorio turistico di prossima realizzazione (progetto Neom, da 500 miliardi di dollari) su montagne desertiche presso il Mar Rosso, dove le precipitazioni medie tra dicembre e febbraio sono di appena 10 millimetri! L’avveniristico resort sarà pure alimentato al 100% da fonti rinnovabili – stando alle dichiarazioni dei proponenti – ma finché si intenderanno le alternative ai combustibili fossili come un alibi per continuare sulla strada dello spreco energetico con progetti faraonici nel segno della crescita illimitata, anziché utilizzarle per coprire i fabbisogni primari dell’umanità, non avremo futuro. A soli duecento chilometri da lì, a Sharm-El-Sheikh, tra un mese si terrà la Cop27 per discutere su come migliorare le (troppo lente) politiche climatiche globali. Non vi pare una beffa?