il Fatto Quotidiano, 8 ottobre 2022
Juve, il nuovo cda si è alzato lo stipendio
Quale miglior debutto per il cda di una società che ha l’obiettivo di ridurre il costo del personale se non quello di aumentare lo stipendio del presidente e del vicepresidente? È avvenuto per la Juventus, la squadra che dopo nove scudetti consecutivi ha deluso i tifosi piazzandosi quarta negli ultimi due campionati, pur avendo la rosa più costosa in Serie A. La relazione sulla remunerazione dell’esercizio terminato il 30 giugno scorso (bilancio in perdita di 254,3 milioni, la più alta nella storia della Serie A) rivela che il cda presieduto da Andrea Agnelli il 22 novembre 2021 aveva deciso un corposo aumento di stipendio per Agnelli (da 450 mila a 700 mila euro lordi l’anno, + 55,5%) e per Pavel Nedved, vicepresidente (da 400 mila a 500 mila, +25%). Si aggiunge il gettone annuale spettante a ciascuno dei 10 componenti del cda, elevato da 25 mila a 40 mila euro il 29 ottobre dall’assemblea dei soci (cioè da Exor, la holding guidata da John Elkann, cugino di Andrea). Qualche settimana dopo, spiega la relazione, “in data 17 dicembre 2021, il presidente ha dichiarato di rinunciare per l’esercizio 2021-2022 a parte del suo compenso (…) che, per tale motivo, nel corso dell’esercizio 2021-2022 è rimasto invariato rispetto all’esercizio precedente”. La relazione non dice i motivi della “rinuncia”. I risultati della Juve erano mediocri, dopo 18 giornate era quinta in campionato alla pari di Roma e Fiorentina. Inoltre era in piena bufera giudiziaria per l’indagine sulle presunte plusvalenze gonfiate. Chissà se è stato Elkann (che nel 2021 ha guadagnato più di 35 milioni, soprattutto grazie alle stock option Exor) a consigliare moderazione al cugino o se è stata una decisione autonoma. Nell’esercizio terminato il 30 giugno scorso, Andrea Agnelli ha ricevuto compensi per 485 mila euro lordi, 10 mila in più dell’anno precedente perché è comunque scattato l’aumento del gettone da consigliere. Nedved invece ha incassato tutto l’aumento di stipendio, per un totale di 507.667 euro, 76.667 in più dell’anno precedente (431 mila). L’Ad, Maurizio Arrivabene, ha percepito lo stipendio fisso di 1,118 milioni. Non ha ricevuto il bonus variabile (può arrivare a 1 milione), però la Juventus gli ha erogato “benefici non monetari” per 101.800 euro, composti da auto aziendale, assicurazione e copertura sanitaria integrativa, abitazione, flexible benefit (non sappiamo cosa siano) e ticket restaurant.