Il Messaggero, 8 ottobre 2022
Il turismo del sonno
Alcuni degli hotel più rinomati del mondo reagiscono alla crisi innescata dal Covid offrendo ai loro clienti un servizio in più: il sonno. Dopo la pandemia si è notato la maggior parte delle persone soffre di elevati livelli di stress e desidera solo riposare. Il bisogno di trascorrere qualche notte serena è ora cresciuto con la guerra e la minaccia nucleare, con la crisi economica e i fenomeni meteo estremi, con l’inflazione e gli aumenti del prezzo del gas. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Sleep Medicine il 40% di oltre 2.500 adulti intervistati ha notato negli ultimi mesi una riduzione della qualità del sonno a cui si cerca di rimediare nei soliti modi: prima contando le pecore, poi con una tisana, poi con un po’ di melatonina e infine con un sonnifero.
Ma ora c’è un rimedio in più. Tra i primi hotel a rendersi conto che garantire una notte di sonno tranquillo poteva aumentare la clientela è stato il Park Hyatt di New York, che ha aperto sulla 57° strada la Bryte Restorative Sleep Suite, un appartamento di 270 metri quadri pieno di servizi per migliorare il sonno. Due anni fa a Piccadilly Circus, uno dei crocevia più rumorosi di Londra, è stato inaugurato Zedwell, un albergo dotato di un sistema di insonorizzazione innovativo che fa credere ai suoi ospiti di trovarsi in un’isola deserta. Rosewood Hotels & Resorts, che ha 28 alberghi di lusso in 16 paesi, offre in molti di loro una novità chiamata Alchemy of Sleep, alchimia del sonno, progettata per garantire un riposo assoluto.
Molti di questi hotel hanno acquistato i letti e i materassi degli svedesi di Hästens, considerati i migliori del mondo quando la cosa più importante che ci si vuole fare sopra è dormire. Visto come saliva l’indice del fatturato, Hästens ha deciso di fare da solo e ha fondato a Coimbra, in Portogallo, il primo Hästens Sleep Spa Hotel del mondo, un boutique hotel con 15 camere. Ai possibili clienti non si vantano più i paesaggi che si ammirano dalle finestre, la vicinanza al centro di una città, la qualità del ristorante e del servizio.
«Dite addio al conteggio delle pecore - scrive l’Hästens Hotel nel suo sito web -. Siamo qui per accompagnarvi nel momento più intimo della vostra vita». Ai visitatori non viene più solo mostrato il menù della prima colazione, ma anche quello dei cuscini: ognuno potrà scegliere il più adatto al suo modo di dormire. Hästens ha decorato le pareti ispirandosi ai mosaici barocchi della meravigliosa Biblioteca Joanina di Coimbra, un luogo di pace e di concentrazione silenziosa.
Secondo la dottoressa Rebecca Robbins, studiosa dei problemi del sonno e autrice del libro Sleep for Succes, il cambiamento nelle aspettative dei clienti degli hotel è in corso da tempo e bene fanno le grandi catene ad adeguarsi. «Il punto focale ha detto a CNN Travel è che chi viaggia prenota un hotel per avere un posto nel quale dormire. In passato l’industria alberghiera si è concentrata su aspetti diversi dell’accoglienza, occupandosi poco della qualità del sonno. Forse dipendeva dal fatto che le persone spesso associavano i viaggi a pasti frettolosi e di scarsa qualità e toglievano tempo al sonno per dedicarsi alle attrazioni e alle cose che fai quando sei in viaggio. Ora c’è stato un enorme cambiamento nella definizione delle priorità, con il benessere e il riposo al primo posto».
Anche il Belmond Cadogan di Londra, nella cui camera 108 fu arrestato per omosessualità Oscar Wilde il 6 aprile del 1895, ha creato un servizio speciale chiamato Sleep Consierge. Il servizio include la possibilità di ascoltare una registrazione di meditazione, la scelta di un cuscino diverso per chi dorme supino o su un fianco, l’opzione di una coperta del peso preferito e una tisana rilassante. Per la depressione, gli sbalzi d’umore e la stanchezza dovuti ai tempi difficili che stiamo vivendo, una notte di sonno profondo resta la migliore medicina. E presto invidieremo gli amici che tornano da una vacanza non per quello che hanno visto, ma per come sono finalmente riusciti a dormire.