la Repubblica, 6 ottobre 2022
La pillola anticoncezionale gratis
Il sì di Aifa alla pillola gratis per le under 25 non c’è ancora. Nella riunione di ieri la Commissione tecnico scientifica (Cts) e quella del Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell’agenzia del farmaco sono state sollevate una serie di criticità, principalmente sugli aspetti economici e sul ruolo delle aziende produttrici, e sono stati proposti degli approfondimenti. Comunque si è fatto un passo avanti. Intanto cresce il numero di coloro che chiedono di introdurre la novità, a partire dai ginecologi. È da gennaio che all’Aifa lavorano per dare gratuitamente la pillola anticoncezionale alle giovani, come ha deciso di fare la Francia. Nove mesi non sono serviti per arrivare in fondo alla procedura. È stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a spiegare che la riunione di ieri arrivava dopo vari approfondimenti. «L’Aifa ha avviato una procedura, non da oggi ma da molto tempo, in questa direzione — ha spiegato —. Ha bisogno chiaramente di tempi tecnici. A me sembra che la direzione di marcia sia una direzione giusta, e tra l’altro è una direzione già assunta da alcune Regioni e da altri paesi europei». Intanto ieri i ginecologi si sono schierati. «Si tratta di un’iniziativa che ci vede tra i primi sostenitori — ha detto il presidente della società scientifica di questi specialisti, la Sigo, Nicola Colacurci — è fondamentale che in Italia si faccia finalmente questo passo, che proponiamo da anni». Emiliano Arisi, già presidente della Società per la contraccezione (Smic) parla di un «passo necessario. Avevamo già presentato nel 2018 un documento su questa possibilità dimostrando come fosse un passo di civiltà ». Nicoletta Colombo, docente a Milano, spiega che «la pillola anticoncezionale è uno strumento di grande utilità per le donne. Naturalmente in questo contesto l’azione èsoprattutto a scopo contraccettivo, però ricordiamo che anche da un punto di vista oncologico la pillola può avere una funzione».
Nella riunione di ieri all’Aifa si è discusso dei costi dell’operazione. Potrebbero volerci 200 milioni per assicurare la pillola alle under 25. Cioè molti soldi. Ma soprattutto bisogna convincere almeno alcune delle aziende produttrici, che sono tante, ad accettare il passaggio del loro farmaco dalla fascia C, a pagamento ma con prescrizione, alla A, quella appunto gratuita. Alcune avrebbero detto di non essere disponibili al cambiamento, che porta con sé una riduzione del prezzo. Eventualmente della trattativa si occuperà la Cpr. Dentro l’agenzia c’è chi è pessimista e chi dice invece che ancora è possibile arrivare in fondo. Di certo sarebbe stato meglio far viaggiare la procedura più velocemente nei mesi scorsi. Adesso, infatti, il direttore Nicola Magrini è in uscita, perché molto probabilmente il nuovo ministro deciderà lo spoils system e lo sostituirà. Non è detto che chi arriverà dopo di lui abbia le stesse idee sulla gratuità della pillola, anzi in molti temono che bloccherà tutto. Inoltre la Cts e la Cpr, che si riuniscono di solito una volta al mese, scadono il 30 di novembre e non è possibile sapere se verranno ancora prorogate (è già successo un paio di volte). Insomma, la strada che faciliterebbe la contraccezione per le giovani donne, rendendola più economica, rischia di essere molto stretta.