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 2022  settembre 30 Venerdì calendario

I 42 eletti indagati o condannati

Anche nella legislatura che sta per partire, entrerà alla Camera e in Senato una nutrita pattuglia di indagati, imputati e condannati. In totale, i neo parlamentari che hanno – o hanno avuto – guai con la giustizia sono 41 sui 600 eletti totali, il 6,8%. Alla elezioni del 2018 se ne contavano invece 45, ma su ben 945 seggi assegnati, dunque il 4,7%. Ecco chi sono, senza tener conto dei reati colposi o di contestazioni della Corte dei Conti.Fratelli d’Italia
Tommaso Foti (Camera)
Indagato a Piacenza per corruzione e traffico di influenze illecite.
Francesco Zaffini (Senato)
Ex consigliere regionale in Umbria, è imputato a Perugia per peculato nell’inchiesta sulle presunte ‘spese pazze’ relative agli anni 2011 e 2012.
Augusta Montaruli (Camera)
Condannata nel 2021 a Torino per peculato a 1 anno e 7 mesi nel processo d’appello bis per la rimborsopoli piemontese (per spese non inerenti tra il 2010 e il 2014). La sentenza era diventata definitiva, ma la Cassazione ha rinviato in Appello per ricalcolare alcune pene.
Guerino Testa (Camera)
Commercialista, ha chiesto di patteggiare a 1 anno e 6 mesi per bancarotta (pena sospesa), nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento delle società riconducibili all’imprenditore Di Nicola. È indagato in un’altra inchiesta per bancarotta.
Stefano Maullu (Camera)
È indagato a Bergamo per false comunicazioni ai pm. L’inchiesta riguarda 12 mila euro che avrebbe incassato l’ex senatore Paolo Romani (indagato per corruzione). Il fascicolo nasce da un’indagine per bancarotta della società Maxwork. Per l’accusa “la dazione (…) della somma in contanti di 12 mila euro indirizzata a Romani” sarebbe stata “consegnata in un plico” e “ritirata” negli uffici della Maxwork da Sandro Maullu “su incarico di Stefano”. I fratelli Maullu avrebbero mentito ai pm in merito a un incontro.
Giangiacomo Calovini (Camera)
È accusato di corruzione dalla Procura di Milano: sarebbe entrato in consiglio comunale a Brescia dopo la rinuncia di Giovanni Acri, il quale avrebbe ricevuto pressioni dall’eurodeputato di FdI Carlo Fidanza (anche per lui corruzione) che in cambio avrebbe promesso l’assunzione del figlio di Acri presso lo staff di Fidanza.
Giulio Tremonti (Camera)
Patteggiò 4 mesi, convertiti in pena pecuniaria di 30 mila euro e 10 mila euro di multa, per la vicenda dell’alloggio di via Campo Marzio a Roma, pagato da Mauro Milanese.
Daniela Santanchè (Senato)
Seppur la Procura di Milano abbia richiesto l’archiviazione, Santanchè risulta ancora indagata per concorso in una presunta sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte contestata all’ex marito.
Salvatore Caiata (Camera)
Dal 2018 è sotto inchiesta della Guardia di Finanza di Siena che indaga sugli affari del magnate kazako del petrolio e re dei bar toscani, Igor Bidilo.
Gianni Rosa (Senato)
Ex assessore regionale, è indagato nell’inchiesta “Tamponi ai vip” su presunti favori ricevuti all’inizio della pandemia.
Lega
Matteo Salvini (Senato)
È imputato a Palermo per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Il fascicolo riguarda il caso della Ong Open Arms: da ministro dell’Interno non fece sbarcare 147 persone.
Giulio Centemero (Camera)
Tesoriere della Lega, è stato condannato in primo grado a 8 mesi per il finanziamento illecito. È anche a processo a Roma per un altro presunto finanziamento illecito.
Umberto Bossi (Camera)
Condannato con sentenza definitiva a 8 mesi per i 200 milioni della maxi-tangente Enimont. Per i fatti di via Bellerio del 18 settembre del 1996, quando i leghisti opposero resistenza alla polizia che cercavano documentazione nella sede della Lega, è stato condannato a 4 mesi. La Cassazione, nel 2007, ha confermato la condanna per vilipendio alla bandiera.
Antonio Angelucci (Camera)
Nel 2017 è stato condannato in primo grado a 1 anno e 4 mesi (pena sospesa) per falso per i contributi pubblici ai suoi giornali. È poi indagato a Roma per istigazione alla corruzione.
Fabrizio Cecchetti (Camera)
Condannato a 1 anno e 8 mesi in Appello nel processo sulla “Rimborsopoli in Lombardia”.
Riccardo Molinari (Camera)
Rinviato a giudizio con l’accusa di aver falsificato 15 firme per cambiare la lista dei candidati, facendo eliminare un candidato fuori tempo massimo.
Elena Maccanti (Camera)
Accusata di peculato, ha patteggiato una pena di un anno per il processo “rimborsopoli”.
Francesco Bruzzone (Camera)
Condannato in primo grado per peculato nell’inchiesta sulle cosiddette “spese pazze”, per i rimborsi percepiti come consigliere regionale. Il processo d’appello è in corso. La Corte dei Conti lo ha condannato a risarcire 33 mila euro.
Massimiliano Romeo (Senato)
Condannato in Appello a 1 anno e 8 mesi per peculato nell’inchiesta sulla cosiddetta “Rimborsopoli al Pirellone”.
Domenico Furgiuele (Camera)
Accusato di turbativa d’asta, per lui è stato chiesto il rinvio a giudizio, con altre 50 persone, a conclusione dell’inchiesta “Waterfront” su presunti illeciti in gare d’appalto.
Antonio Minardo (Camera)
Ha una condanna definitiva a 8 mesi per abuso d’ufficio, per una consulenza affidata quando era presidente del Consorzio Autostrade Siciliane.
Mirco Carloni (Camera)
È imputato per peculato nel processo in primo grado sui rimborsi in Consiglio regionale tra il 2008 e il 2012.
Forza italia
Flavio Tosi (Senato)
Condannato in via definitiva per violazione della legge Mancino sull’odio razziale a 2 mesi di reclusione.
Silvio Berlusconi (Senato)
Condannato in via definitiva a 4 anni per frode fiscale nel processo sui diritti tv. Nel 2018 è stato riabilitato, dopo la messa alla prova presso i servizi sociali. Oggi è imputato a Milano per corruzione in atti giudiziari rispetto all’inchiesta Ruby ter. La Procura ha chiesto sei anni. A Firenze è indagato nell’inchiesta sui presunti mandanti delle stragi del 1993.
Ugo Cappellacci (Camera)
È imputato di corruzione e peculato nell’inchiesta su una presunta tangente da 80 mila euro legata all’assegnazione di contributi pubblici quando era presidente della Regione.
Mario Occhiuto (Senato)
Accusato di bancarotta fraudolenta nel processo in corso per il fallimento della società “Ofin”. A Cosenza è indagato per la bancarotta di altre due società.
Michela Vittoria Brambilla (Camera)
Nel 2019 patteggiò 1 anno e 4 mesi, con pena sospesa, per il fallimento delle Trafilerie del Lario di Calolziocorte.
Gianfranco Miccichè (Senato)
Indagato ad Agrigento per finanziamento illecito al partito nell’ambito dell’inchiesta “Waterloo”. I pm hanno chiesto il rinvio a giudizio.
Claudio Lotito (Senato)
Presidente della Lazio, nell’inchiesta “Calciopoli” vanta una prescrizione nel processo penale e una squalifica di 4 mesi in quello sportivo. È stato, inoltre, condannato in via definitiva a 3 mesi convertiti in pena pecuniaria per omessa alienazione delle partecipazioni della Lazio. Un’altra prescrizione, in udienza preliminare, l’ha rimediata nell’inchiesta “Multopoli” che riguardava la cancellazione di una serie di multe.
Azione-Italia Viva
Maria Elena Boschi (Camera)
La Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per finanziamento illecito in relazione ai fondi raccolti dalla Fondazione Open. È in corso l’udienza preliminare.
Matteo Renzi (Senato)
Indagato a Firenze per finanziamento illecito nell’inchiesta Open. Stesso reato contestato a Roma, ma in un’inchiesta su alcuni rapporti contrattuali con la Arcobaleno che la procura ritiene “fittizi”. Qui è indagato con l’agente dei vip Presta.
Francesco Bonifazi (Senato)
A processo per finanziamento illecito nella capitale in uno dei filoni derivanti dall’inchiesta sullo stadio dell’As Roma.
Giuseppe Castiglione (Camera)
È imputato per corruzione elettorale e turbativa d’asta nel processo sulla gestione del Cara di Mineo.
Partito democratico
Luciano D’Alfonso (Camera)
Ex governatore abruzzese, è a processo per falso ideologico: con altri avrebbe contribuito a certificare la presenza in giunta nella delibera di indirizzo per la riqualificazione e realizzazione di un parco a Lanciano, ma per i pm si trovava altrove.
Piero De Luca (Camera)
Figlio del governatore campano, è imputato per bancarotta per il crac della società immobiliare Ifil C&D.
Marco Meloni (Senato)
È indagato per peculato sui presunti rimborsi illegittimi del gruppo Pd nella consiliatura 2009-2014.
Piero Fassino (Senato)
Ex sindaco di Torino, è a processo per due episodi di turbativa d’asta nell’inchiesta sull’organizzazione del Salone del Libro.
Claudio Stefanazzi (Camera)
È imputato a Torino per finanziamento illecito nell’inchiesta sulle primarie per la segreteria nazionale Pd del 2017. A marzo, poi, ha ricevuto un avviso di conclusione indagini per falso assieme a un dirigente della Regione Puglia.
Movimento 5 Stelle
Riccardo Tucci (Camera)
Accusato a Vibo Valentia per frode fiscale: il 15 dicembre ci sarà l’udienza preliminare. L’accusa è di aver consentito al suo ex socio di evadere le tasse emettendo fatture per 701.500 euro per “operazioni oggettivamente inesistenti”.
Noi moderati
Francesco Saverio Romano (Camera)
È coinvolto in uno dei filoni della maxi-indagine romana sulla fornitura di dispositivi di protezione distribuiti da una società milanese nel 2020.
Alessandro Colucci (Camera)
Nel 2021 ha patteggiato a 1 anno, 8 mesi e 20 giorni per lo scandalo “Rimborsopoli” alla Regione Lombardia.