ItaliaOggi, 30 settembre 2022
Periscopio
Tensione nel Baltico: Oslo schiera l’esercito, Copenaghen e Berlino le navi. Titolo di HuffPost.
Abbiamo deciso di aumentare le misure per la tutela delle nostre reti strategiche. A partire dai tre gasdotti che passano nel canale di Sicilia. Due navi dotate di piccoli sottomarini teleguidati monitoreranno i punti chiave delle condotte. Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di Stato Maggiore della Difesa.
Pochi dubitano che l’attacco [ai gasdotti] sia stato lanciato da Mosca per lasciare l’Europa al freddo durante l’inverno senza però pagare le penali che avrebbe dovuto sborsare se avesse chiuso i rubinetti violando i contratti già firmati. Paolo Mastrolilli, Repubblica.
La logica del «cui prodest» ha generato molte assoluzioni di Putin nei talkshow italiani dove abbondano i simpatizzanti dell’autocrate russo (alcuni espliciti, molti inconfessati). Federico Rampini, CorSera.
L’intrigo del gas nel Baltico avvicina la guerra totale. Titolo della Verità (quotidiano col colbacco).
La guerra è come un matrimonio. Bisogna indagare la dinamica che ha sviluppato il conflitto. Ho già ricordato che un capo di stato, l’inverno scorso, è venuto a dirmi di essere molto preoccupato perché la Nato era andata ad abbaiare alle porte della Russia senza capire che i russi sono imperiali e temono l’insicurezza ai confini. Francesco I (dal Foglio).
Aritanga romba cojota. Nino Manfredi, Riusciranno i nostri eroi…
Il NYT ha pubblicato un articolo con presunte intercettazioni di soldati russi impegnati nella guerra in Ucraina. «Ci hanno dato l’ordine di uccidere tutti quelli che vediamo». «Putin è pazzo». «La nostra offensiva si è fermata». «Stiamo perdendo la guerra». «Abbiamo perso mezzo reggimento». repubblica.it
Il numero dei fuggiaschi equivale ormai a quello delle reclute che Putin voleva chiamare in guerra. Le code ai valichi di frontiera, ovunque la Federazione russa confini ancora con un mondo almeno un po’ più libero, si dipanano per chilometri, in un esodo via terra di dimensioni bibliche, mentre i biglietti aerei verso le poche destinazioni ancora raggiungibili sono esauriti e le richieste di aerei privati per super ricchi raggiungono le cinquemila al giorno. Anna Zafesova, il Foglio.
Martedì sera è stata arrestata a Teheran Faezeh Hashemi, figlia dell’ex presidente Akbar-Hashemi Rafsanjani, una delle attiviste di spicco nel campo riformista con l’accusa di aver istigato e «fomentato i disordini». Hashemi aveva definito la morte di Mahsa Amini mentre era in custodia della polizia un atto di «terrorismo di Stato». repubblica.it
A livello globale la libertà d’espressione è diventata un privilegio di pochi. In Russia e in Cina, naturalmente. [Ma anche] in Pakistan e Bangladesh, dove gli atei sono assassinati. E in Arabia Saudita, dove i dissidenti finiscono in carcere quando non direttamente sottoterra. (…) Vale la pena di considerare che la libertà d’espressione scomparve dall’Europa cristiana medievale per un intero millennio. Ian McEwan, Lo spazio dell’immaginazione.
Avete appena visto le elezioni in Italia. Vedrete cosa accadrà nel mondo. Non possiamo essere ottimisti nemmeno riguardo a cosa accadrà qui, in America. Joe Biden (Agi).
Parte la giostra del Rosatellum e cambiano di segno 28 seggi alla camera. Tra i fortunati Umberto Bossi, rimasto escluso dal primo conteggio, che può tornare (per il 32simo anno) in parlamento. il manifesto.
Come Artù, re per sempre, Bossi senatùr per omnia saecula. Pierpaolo Albricci, ItaliaOggi.
Leggetele tutte queste lenzuolate soloneggianti sui giornali dei vari Tarzan delle correnti Pd, già bersaniani, renziani, lettiani. (…) Uno si candida, prende il 10, il 20, il 30 per cento poco importa, attorno a quel 10, 20 o 30 si fa la sua corrente, non si sa mai. (…) E avanti così, finché ci saranno più candidati che voti. Alessandro De Angelis, HuffPost.
Non ha importanza ciò che si fa. La mia opera comunque non durerà. Ho usato pittura scadente. Andy Wharol (Victor Bockris, Andy Wharol).
«O faccio il ministro dell’Interno oppure darò l’appoggio esterno». È questa la mina posta dal capo della Lega sul cammino che dovrebbe condurre la leader di Fd’I a Palazzo Chigi? Valerio Valentini, il Foglio.
[O forse Salvini] vuole soltanto farsi dire in faccia quello che tutti pensano e tutti dicono: il Viminale è sbarrato al leghista. E in effetti Meloni, secondo fonti della Lega, glielo dice: «Come sai, il presidente Mattarella non lo permetterebbe. Ci vuole un tecnico». Ilario Lombardo 2, La Stampa.
È dello scorso 13 settembre la notizia che gli Usa hanno un dossier secondo cui la Russia ha speso almeno 300 milioni di dollari, dal 2014 ad oggi, per finanziare partiti politici e candidati in due dozzine di paesi. (…) Due giorni dopo il segretario di Stato Blinken ha rassicurato il presidente del Consiglio Mario Draghi che «per il momento» l’Italia non è coinvolta. Ma le parole del premier durante una conferenza stampa contro i «pupazzi prezzolati» di Mosca ha lasciato inevasi i sospetti sulla realtà delle cose. (…) Attenti osservatori del mondo dell’intelligence sottolineano che l’amministrazione ha messo l’enfasi sulla frase «so far», per ora. Mattera e Mastrolilli, la Repubblica.
Dentro Fd’I c’è una fronda preoccupata dall’inchiesta di Milano, non ancora conclusa, sugli incontri del 2018 al Metropol di Mosca del consigliere di Salvini, Gian luca Savoini, e dei presunti fondi russi dirottati in Italia. Ilario Lombardo 1, La Stampa.
Il nuovo governo s’insedierà tra quasi un mese, quando la Meloni, come il marziano di Flaiano, sarà già venuta a noia. E nel momento in cui Draghi le passerà finalmente la campanella del potere, dall’Italia intera si alzerà un boato: «Ancora lei?». Massimo Gramellini, CorSera.
La differenza tra il misantropo e il misogino è che il primo non ama gli uomini, e il secondo conosce le donne. Roberto Gervaso.