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 2022  settembre 29 Giovedì calendario

Crosetto chiude una delle sue società

Lobbying, armi e turismo. Sono i settori economici in cui è più attivo Guido Crosetto. Il kingmaker di Giorgia Meloni, il suggeritore più ascoltato dalla nuova leader della destra italiana, non ha mai fatto mistero dei suoi incarichi pubblici. D’altra parte anche a queste elezioni ha scelto di non candidarsi, lasciando le mani libere per il suo ruolo di manager e imprenditore. In pubblico il cofondatore di Fratelli d’Italia si descrive come consulente di Leonardo, la partecipata di Stato; presidente del consiglio d’amministrazione di Orizzonte Sistemi Navali, altra società pubblica (controllata da Leonardo e Fincantieri) del settore navi da guerra; presidente Aiad, federazione delle aziende italiane attive sempre nello stesso campo, cioè quello delle armi e della sicurezza.
I compensi per i vari incarichi non sono pubblici. Lui alla nostra domanda non ha voluto rispondere, ricordando solo che l’incarico per Aiad è gratuito, ma di certo non sono queste le uniche fonti di reddito dell’ex sottosegretario alla Difesa.
Crosetto risulta azionista di ben sei società in Italia, la più recente delle quali opera in un settore delicato. La Csc & Partners Srl, fondata nel 2021 a Roma, è infatti attiva nei servizi di lobbying in patria e all’estero. Amministratore unico è proprio Crosetto, che oltre a gestirla la controlla, con il 50% delle quote. Il resto delle azioni sono in mano al figlio Alessandro e alla compagna, Graziana Saponaro. Aperta solo un anno e mezzo fa, la Csc vanta già numeri importanti. Nel suo primo anno di attività, il 2021, ha fatturato 272 mila euro, con un margine di guadagno invidiabile: l’utile netto è stato infatti pari a 179 mila euro. Proprio ieri Crosetto ha comunicato di voler mettere in liquidazione l’impresa. “Sono fatto così male che adesso che una mia amica, che fino a due giorni fa non contava, conterà, ho deciso di liquidarla perché nessuno possa fare illazioni”, ha scritto su Twitter.
Abbiamo contattato Crosetto per sapere chi sono stati i clienti della sua società di lobbying in questo ultimo anno e mezzo, ma non ha voluto dirlo.
Delle altre cinque società di cui è comproprietario, tre si occupano invece di attività turistiche. Si chiamano Torsanguigna Srl, Zanardelli Srl e Apollinare Srl: tutte basate a Roma, offrono servizi di bed and breakfast. Crosetto le possiede insieme ad altri quattro soci. Ci sono due ex bandiere della Lazio, Beppe Favalli e Giuliano Giannichedda, e due imprenditori del settore.
Le tre aziende non se la passano benissimo. Complessivamente nel 2021 hanno registrato un fatturato di 250 mila euro, una leggera perdita e molti debiti, quasi 600 mila euro in totale. D’altronde il 2021 è stato anno del Covid, tanto che le imprese hanno chiesto e ottenuto parecchi aiuti pubblici: quasi 70 mila euro in totale. Non sarebbe la prima volta che aziende in cui il Richelieu della Meloni ha investito denaro finiscono male. La Agriscambi Srl è ufficialmente intestata a Crosetto (10%) e Cesare Maria Ortis (90%), romano, già candidato alle amministrative di Roma nel 2013 per Fratelli d’Italia. Nel febbraio del 2021 la società, una storica agenzia di viaggi della Capitale, è stata dichiarata fallita dal tribunale nel febbraio del 2021 e oggi è amministrata da un curatore fallimentare. Al commercialista Enrico Caciotti spetta il compito di smaltire i debiti lasciati dall’azienda. Oltre 1 milione di euro, divisi tra banche (607 mila euro) e Stato italiano (376 mila euro).
“Ho dato una mano a un amico – spiega Crosetto – sono intervenuto negli ultimi mesi di vita della società, gli ho fatto un finanziamento soci, ma è andata male lo stesso”. Infine c’è la Co.Pro.Spe Srl, unica delle sei aziende ad avere sede in Piemonte, la regione d’origine di Crosetto. È uno studio contabile con trent’anni di vita: Crosetto ha un quarto della società, la maggioranza è del commercialista Lorenzo Cigna, cuneese come lui, ma negli ultimi anni i bilanci mostrano un’attività quasi nulla. Una delle tante imprese private dell’amico di Giorgia.