La Stampa, 27 settembre 2022
Giorgia Meloni raccontata dalla sorella Arianna
Arianna Meloni, 47 anni, ha 18 mesi in più della sorella Giorgia e da 30 anni ne condivide le lotte politiche. Inevitabile, quindi, l’entusiasmo per il suo successo. «Chi l’ha attaccata durante la campagna elettorale dovrà ricredersi – afferma dopo una giornata trascorsa a rispondere al telefono e con appena due ore e mezzo di sonno –. Hanno detto che Giorgia è contro la legge 194 sull’aborto, ma non è vero. Lei è dalla parte delle donne e dei diritti acquisiti. Chi l’ha accusata lo ha fatto per renderla ridicola ma ha perso perché mia sorella dimostrerà il suo valore e i suoi principi».
Anche quelli in difesa dell’Europa e della Nato?
«Certamente, lo ha spiegato molte volte e lo proverà con i fatti».
È vero che ha già in testa la lista dei ministri?
«Questo deve chiederlo a lei. Quello che posso dire io è che lavorerà nel puro interesse della nostra nazione».
Ma saprà tenere a bada i malumori degli alleati Salvini e Berlusconi? Crede che le faranno la guerra o dovranno accettare la sua leadership?
«La seconda che ha detto. Giorgia ha preso molti più voti di loro e questo è un dato di fatto. Comunque la coalizione è andata bene, ha raggiunto un traguardo solido e quindi credo che questo potrà garantire molta stabilità di governo».
Anche se i due alleati facessero le bizze per la nomina dei ministri?
«Sono convinta che la linea guida di Giorgia sia scegliere come ministri persone di grande valore, capaci di essere utili al bene del Paese. Il suo unico obiettivo è difendere gli interessi degli italiani e dell’Italia. Non è mai stata sensibile al fascino del potere, ma solo allo spirito di servizio nei confronti dell’Italia. E sarà così anche per la scelta dei ministri».
Molti giornali stranieri l’hanno definita un’estremista e sono allarmati per il rischio di un ritorno del fascismo. Sua sorella è rimasta ferita da queste considerazioni?
«Sarà in grado di far capire che non c’è alcun pericolo di ritorno del fascismo. Giorgia è spesso vittima di chi invidia la sua onestà, la sua capacità di non rispondere a certi poteri e quindi l’attacca al fine di demolirla. Ma gli italiani hanno dimostrato di apprezzarla e l’hanno votata a piene mani. Quando domenica notte è salita sul palco all’hotel Parco dei Principi, sede del comitato elettorale, per ringraziare chi l’ha votata e per garantire che lavorerà nell’interesse dell’intero Paese, io mi sono emozionata. È stato un momento di grande intensità, se penso a tutta la gavetta che ha fatto».
Come definirebbe sua sorella?
«Molto coraggiosa e molto determinata. Io sono più timida e più introversa, lei invece se si mette in testa una cosa va avanti come un treno: butta sempre il cuore oltre l’ostacolo. È una perfezionista, non si sente mai abbastanza preparata e quindi studia molto, si prepara tanto. Io conosco bene le sue ansie, le sue paure, ma anche la sua tenacia e la sua bravura. È capace di parlare a braccio per un’ora e mezza ed è in grado di rispondere a tutte le domande che un interlocutore le pone. Non si ferma di fronte a niente e a nessuno. Come ha dichiarato anche lei direttamente, è una donna, una madre, una persona appassionata di politica e ha un grande senso del dovere».
Da premier come farà a conciliare il lavoro con la vita privata, con la figlia Ginevra? Abbiamo letto che durante la campagna elettorale voleva tornare sempre a casa la sera, anche tardi, per stare con la bambina.
«È vero. E farà i salti mortali anche da presidente del Consiglio. Ginevra ha appena compiuto 6 anni, è iscritta alla prima elementare ma sa già leggere e scrivere. Mia sorella e il compagno, Andrea, la seguono molto e cercano di incastrare i vari e rispettivi impegni per trascorrere del tempo con lei. Così è successo anche per il recente compleanno di mia nipotina».
Che cosa hanno organizzato?
«Ginevra ha compiuto 6 anni il 16 settembre, ma l’abbiamo festeggiata il 24, il giorno prima della consultazione elettorale, perché Giorgia era finalmente libera. Ed ha cucinato personalmente lei. È molto brava anche in cucina e ha preparato i muffin tutti colorati. È una mamma, come tante mamme che lavorano».
Ha idea se vuole festeggiare in qualche modo la vittoria elettorale?
«Non lo so. Non so se ne avrà il tempo. Ha tanti impegni di fronte a sé. Domenica notte aveva accanto, oltre a me, anche il suo compagno che la sostiene molto nella sua attività politica. Ha ricevuto molti messaggi di congratulazioni, mi pare oltre duemila. Ovviamente l’hanno resa contenta, ma lei guarda già al lavoro che l’attende».