Corriere della Sera, 27 settembre 2022
Sul tavolo di Carlo il dossier Meghan Markle
Mentre re Carlo III, finito il lutto dei Windsor dopo il funerale di Elisabetta II, riprende il filo del lavoro della regina con le Red Boxes governative, nel suo cuore di padre c’è un altro filo da riannodare: il rapporto con Harry e Meghan. Anche nei giorni dell’addio alla regina ha provato in ogni modo a sedersi a discutere con il figlio. Invitandolo a cena a Birkhall, la sua tenuta in Scozia accanto a Balmoral (ricevendo un rifiuto). Chiedendo a Harry cosa voglia per il futuro dei piccoli Archie e Lilibet Diana ai quali con Carlo re spetterebbe il titolo di principi. E persino ricordando Harry e Meghan nel suo primo discorso da re: «Voglio esprimere il mio amore per Harry e Meghan mentre continuano la loro vita oltreoceano». Un ramo d’ulivo. Riannodare il filo spezzato sarà la sfida più dura di Carlo III, che dalla morte di Diana nel 1997 sente tutta la responsabilità di capofamiglia su di sé. E la responsabilità di continuare quel lavoro di ricucitura in casa che per la regina Elisabetta era stata l’ultima missione di una vita intensa, intrecciata con la Storia.
Meghan era entrata a corte con il sì del 2018, portata all’altare da Carlo, quasi un padre per la commoner nata oltreoceano, segnata dall’irrisolto rapporto con la famiglia d’origine. Ma già dai primi tour della coppia qualcosa non funzionò. «Non posso crederci di non essere pagata per tutto questo». L’esternazione, attribuita a Meghan dal libro «Courtiers» di Valentine Low del Times, sarebbe stata pronunciata in Australia alla prova del primo bagno di folla. Che fa parte del lavoro di ogni Windsor, come si è visto anche nei giorni del funerale di Elisabetta II.
Parole che dicono quale distanza ci sia stata sin dalla prima ora tra Meghan e i Windsor, e quanto la frattura sia stata anche una frattura culturale tra un’attrice nata negli Usa e abituata a monetizzare la sua presenza, e una famiglia reale ben ancorata nel vecchio mondo dove «The queen has to be seen to be believed». E insomma, esserci fra la folla è questione di sopravvivenza della Corona, non di remunerazione.
La regina, a gennaio 2020 quando fu colta di sorpresa dalla mossa dei Sussex di annunciare via social il desiderio di uscire dalla Firm dei Windsor, reagì con la fermezza di una sovrana, pur soffrendo come ogni nonna. Dolore condiviso con il marito Filippo che per lei e i Windsor aveva rinunciato a tutto. «Abbiamo trovato assieme una via per il futuro per mio nipote e la sua famiglia. Harry e Meghan e Archie saranno sempre amatissimi membri della mia famiglia». Con parole dolci e amare la regina chiudeva – in fretta come aveva chiesto al suo staff – il caso Harry e Meghan. Che rinunciarono a utilizzare l’appellativo di Altezze Reali (restando duchi di Sussex), Harry perse il ruolo nell’esercito ma conservò il posto nella linea di successione. Tutto deciso in un vertice a Sandringham. «Tutti ora speriamo che questo accordo consenta loro di costruire una nuova vita, serena e pacifica», scrisse la regina. Non sarà così in un fuoco di accuse e veleni.
Emerge ora che Harry avrebbe inviato al padre una mail a inizio gennaio 2020, prima di uscire allo scoperto con l’annuncio via social di cambiare vita: Meghan era insoddisfatta del ruolo marginale, in secondo piano. La gerarchia reale non ammette eccezioni. E Meghan era la consorte di un principe cadetto.
A Clarence House si ipotizzarono allora cinque scenari per mediare le esigenze della duchessa con la corte. Lo scoglio fu che i Sussex volevano guadagnarsi da vivere a modo loro, commercializzando la corona. Impossibile. Impossibile un lavoro part-time. Come ha insegnato la vita della regina, quello di Royal è un duty, un servizio. O sei dentro, o sei fuori dalla famiglia reale.
Commoner come Kate, l’ex attrice di Suits era arrivata a corte portando con sé le battaglie per l’inclusione e per la parità di genere. In fondo, aveva conquistato il successo senza la luce di una corona. E a proposito di corona, il primo scontro sarà per la scelta della tiara nuziale. Harry, dei figli di Diana quello che più aveva sofferto la tragica morte della madre, ha trovato in lei la stessa sofferenza e lo stesso coraggio di affrontare le sfide della vita. E il loro sì ha fatto sognare il mondo, ma per poco: a marzo 2021 Meghan, con accanto Harry, parlò in tv da Oprah Winfrey di razzismo nella famiglia reale (pur escludendo la regina e Filippo). Harry non fu più tenero: «Mi sento abbandonato da mio padre». Il valore commerciale dei Sussex lievitava con accordi a molti zeri con Netflix e Spotify, la frattura con i Windsor diventava voragine. Il funerale di Filippo, ad aprile 2021, «tese» una mano, ma non ci fu riavvicinamento.
Il destino ha voluto che Elisabetta spirasse mentre i Sussex erano in Europa. Ma lo sguardo di Meghan al funerale tradiva il disorientamento. Harry? Avrebbe chiesto a Penguin Random House di rivedere le parti più dure del libro in uscita a Natale. Chissà se il ramo d’ulivo darà mai frutti?