Corriere della Sera, 25 settembre 2022
La campagna elettorale in 53 frasi
Due mesi esatti di campagna elettorale alle spalle. In sessanta giorni si sono composte alleanze poi scomposte, vecchi amici sono diventati nemici, vecchi nemici sono diventati o tornati amici. Fin qui le certezze. I sogni e le ambizioni dei leader, invece, andranno misurati col responso delle urne. Un racconto per frasi. Alcune diventate l’apertura dei telegiornali, altre troppo in fretta finite nel dimenticatoio.
«Il partito di Conte è diventato di estrema sinistra e il centrodestra è un’alleanza di estrema destra» (Luigi di Maio, 25 luglio).
«L’ultima volta che in Italia ha vinto il centrosinistra è stato nel 2006. E chi c’era nel 2006? Mastella» (Clemente Mastella, 25 luglio).
«Passare al centrosinistra? Vedremo» (Giovanni Toti, 26 luglio).
«Farò una relazione in cui chiederò a tutti di avere gli occhi di tigre. Io adesso ho gli occhi di tigre» (Enrico Letta, 26 luglio).
«Vorrei un Pd come un quadro di Van Gogh. Tutto chiarissimo e tutto bellissimo» (Enrico Letta, 26 luglio).
«L’agenda Draghi? Non ho mai capito cosa sia» (Andrea Orlando, 28 luglio).
«Italia viva è pronta ad andare da sola» (Matteo Renzi, 28 luglio).
«Nel simbolo c’è una piccola ape. Quando scompariranno le api, scomparirà l’umanità» (Luigi di Maio presenta il simbolo di Impegno Civico, 1 agosto).
«Siamo solidi, compatti, andiamo a vincere queste elezioni» (Carlo Calenda annuncia l’accordo con Pd e +Europa alla Camera, 2 agosto).
«Io voglio parlare con i ragazzi perché sono sempre Nonno Silvio» (Silvio Berlusconi, 5 agosto).
«Parliamo di accordi separati. Separati ma compatibili» (Enrico Letta annuncia l’accordo tra Pd, Verdi e Sinistra, separato da quello con Calenda, 6 agosto).
«Ho comunicato ai vertici del Pd che non intendo andare avanti con l’alleanza» (Carlo Calenda, 7 agosto).
«Calenda ha abbandonato la chat WhatsApp Azione/+Europa» (Riccardo Magi, 7 agosto).
«Col senno di poi sono stato troppo ingenuo» (Enrico Letta sullo strappo di Carlo Calenda, 8 agosto).
«Ringrazio Matteo Renzi per la generosità» (Carlo Calenda annuncia l’accordo Azione-Italia Viva, 11 agosto).
«A me pare che la guida di Enrico Letta sia caratterizzata più dal rancore personale che dalla volontà di vincere» (Matteo Renzi commenta le liste elettorali del Pd, 16 agosto).
«Sanna Marin ha diritto di ballare» (Matteo Salvini sulle polemiche innescate da un video che ritrae la premier finlandese a una festa, 20 agosto).
«Vogliamo investire sui giovani, coltivare il talento, combattere le droghe e le devianze» (Giorgia Meloni, 22 agosto).
«Carlo, ti sei svegliato adesso?» (Giuseppe Conte risponde picche alla proposta di Carlo Calenda di sospendere la campagna elettorale per trovare col governo una soluzione sul caro gas, 25 agosto).
«Ferragni stia tranquilla, non aboliremo la 194» (Matteo Salvini, 25 agosto).
«Guanciale tutta la vita» (Enrico Letta su Twitter compone la carbonara dei suoi sogni replicando alle ironie su pancetta e guanciale a proposito della campagna social del Pd, 26 agosto).
«Vengo a farla con te per fare pace» (A Cernobbio, Carlo Calenda raggiunge Antonio Tajani alla toilette qualche minuto dopo averlo attaccato frontalmente durante un dibattito, 4 settembre).
«Ammazza che brutto! Ps: secondo me ti hanno già rubato i cerchioni. Io non sono stato» (Carlo Calenda commenta su Twitter il bus elettrico con cui va in giro Enrico Letta, 9 settembre).
«Renzi venga senza scorta in Sicilia a dire che non serve» (Giuseppe Conte sulla proposta di Renzi di abolire il reddito di cittadinanza, 18 settembre).
«Sei un mezzo uomo!» (Matteo Renzi risponde a Giuseppe Conte, 19 settembre).
«Con Enrico Letta mai più collaborazione politica» (Giuseppe Conte, 21 settembre).
«Letta la settimana prossima lascerà la segreteria del Pd» (Matteo Renzi, 22 settembre).
«Adesso ribalta anche le cose?» (Giuseppe Conte su Enrico Letta, 22 settembre).
«Ho preso cinque chili in campagna elettorale. Sembro una meringa» (Giorgia Meloni, 23 settembre).
«Azione è nata con l’obiettivo di cancellare politicamente i Cinque Stelle» (Carlo Calenda, 25 luglio).
«Per la Lega, alle elezioni, non mi accontento di meno del 20 per cento» (Matteo Salvini, 26 luglio).
«Con Forza Italia conto di arrivare al 20 per cento» (Silvio Berlusconi, 28 luglio).
«La prima cosa che cercheremo di fare sarà chiudere a chiave Draghi dentro Palazzo Chigi» (Carlo Calenda, 11 agosto).
«Tra un mese festeggeremo la nostra vittoria» (Enrico Letta, 27 agosto).
«Non ho ragione di credere che Mattarella possa assumere una scelta diversa» (Giorgia Meloni parla della presidenza del Consiglio per sé stessa in caso di vittoria di Fratelli d’Italia e del centrodestra, 27 agosto).
«Auspico che si ripeta il miracolo di quando iniziammo all’11 e finimmo al 21» (Silvio Berlusconi e le campagne elettorali di Forza Italia, 27 agosto).
«Se vado al governo lo chiedo agli ingegneri» (Matteo Salvini a proposito del modo più soft di localizzare un rigassificatore, 29 agosto).
«Bisogna tendere alla massima cordialità. E uno degli strumenti sono le barzellette, che sono terapeutiche» (Silvio Berlusconi, 1 settembre).
«Io monarchico? Che male c’è. Essere monarchico non significa nulla. C’è la monarchia in tanti paesi europei» (Antonio Tajani, 27 luglio).
«Non vado in Russia da anni e non ho contatti con politici russi da anni» (Matteo Salvini, 19 agosto).
«Conosco l’Abruzzo perché mio nonno era di Amatrice» (Claudio Lotito, candidato in Molise, parla dell’Abruzzo citando Amatrice, che però è nel Lazio. Più tardi dirà «nessuna gaffe, prima del 1927 Amatrice era in Abruzzo», 29 agosto).
«Non è la mia ottava campagna elettorale. Ne feci una quando avevo dodici anni, nel 1948. Con un amico prendemmo il treno e andammo alla Dc a Roma, De Gasperi ci ricevette» (Silvio Berlusconi risponde a Bruno Vespa, che aveva citato le sue otto campagne elettorali, aggiungendone una nona, 7 settembre).
«Siamo tutti eredi del Duce» (Ignazio La Russa, 15 settembre).
«Ero in Alleanza nazionale quando Fini disse del fascismo male assoluto, non mi pare di essermi dissociata» (Giorgia Meloni, 20 settembre).
«Il reddito di cittadinanza è una misura stupida» (Giorgia Meloni, 30 luglio).
«Flat tax? Riteniamo che il 23 per cento sia una percentuale fattibile» (Antonio Tajani, 10 agosto).
«Dare il via alle infrastrutture bloccate da tempo, il Ponte sullo Stretto prima tra tutte» (Matteo Salvini, 17 agosto).
«Il servizio militare nel nostro Paese non è stato annullato. È solo per legge temporaneamente sospeso» (Matteo Salvini, 20 agosto).
«Devo ricordare cosa abbiamo fatto noi per i giovani. Siamo stati noi, dopo settant’anni, ad abolire il servizio militare obbligatorio» (Silvio Berlusconi, 26 agosto).
«Il Ponte di Messina secondo me è necessario» (Giorgia Meloni, 29 agosto).
«Abolire i jet privati? Un’idiozia così non la sento dai tempi dei navigator di Di Maio» (Matteo Renzi, 29 agosto).
«Poi il pacchetto per le donne...» (Giuseppe Conte in piazza a Bari elenca le proposte del M5S, 15 settembre).
«Vogliamo aumentare il reddito di cittadinanza» (Silvio Berlusconi, 17 settembre).