la Repubblica, 20 settembre 2022
A Bari, tra Forrest Gump e Topolino
BARI— «Un saluto da Stalingrado!». Se un selfie di questa campagna elettorale ci dovrà essere, sarà quello di Giorgia Meloni, telefonino in mano tipo Totti sotto la curva dopo il gol del derby, che venerdì nel corso di un comizio riprende il “suo” pubblico in via Sparano, il cuore del centro di Bari. Perché in quello scatto ci sarà un destino: ha ragione Meloni a prendere in giro il presidente della Regione, Michele Emiliano, che aveva definito la Puglia la vera regione rossa, la Stalingrado d’Italia, appunto? O invece quella di Bari potrà diventare la buccia di banana di Giorgia?
Fino a qualche settimana fa nessuno avrebbe avuto dubbi: ha ragione Meloni, sorridete! E ora invece qualcuno comincia ad avere qualche timore, che visto dal Nazareno diventa speranza. Gli uomini più vicinia a Enrico Letta hanno infatti inserito Bari nella lista dei collegi improvvisamente, e a sorpresa, contendibili. Quelli appunto dove la rimonta tanto evocata in queste ore dalla segreteria del Pd troverà lunedì la sua dimensione reale: immaginata o realizzata? Antonio Decaro il sindaco del Partito democratico più amato d’Italia, dicono le ricerche, quasi il 70 per cento dei consensi alle ultime comunali, per rispondere alla domanda si affida al cinema: «Nessuno avrebbe scommesso sulla corsa di Forrest, Forrest Gump, ma lui compie un’impresa straordinaria. Quella deve essere la metafora degli ultimi giorni della nostra campagna elettorale. Dobbiamo correre e correre e vincere».
Correre, sì ma dove? E soprattutto: con chi? Le compagnia è prestigiosa. La candidata del centrosinistra all’uninominale è la professoressa Luisa Torsi, chimica dell’università di Bari, fresca vincitrice del Wilhelm Exner Medal, uno dei premi più importanti al mondo. Di lei dicono in accademia: un domani potrebbe vincere il Nobel. Topolino, sì proprio il giornale, le ha dedicato un fumetto: Torsi si era trasformata in Louise Torduck, una grande scienziata che aveva brevettato la macchina degli odori. Che aria sente, professoressa? «La gente chiede di essere ascoltata. E credo che il metodo e l’approccio scientifico, la serietà, la credibilità, la capacità di affrontare le sfide del futuro con rigore e competenza sia la sola ricetta per bloccare l’avanzata del populismo del centrodestra». Il suo avversario è un consigliere regionale della Lega, Davide Bellomo. Mentre nell’altro collegio, anch’esso contendibile, il centrodestra schiera Rita Dalla Chiesa, che ha confuso due città nelle quali si candida: ha preso Molfetta per Giovinazzo. A seguire Torsi in questa campagna, c’è Proforma, l’agenzia cult (Emiliano, Vendola, Decaro, Bertinotti, ma poi anche Renzi e ora Letta, è loro la campagna del rosso e nero che è diventa il centro della campagna elettorale) che ha fotografato la professoressa su una bicicletta con lo slogan: “Facciamo un esperimento”. In città dicono che l’esperimento non stia andando male. Torsi non è molto conosciuta ma è credibile, anche per quelli che non credono più al Pd. E poi c’è Decaro (nel pieghevole elettorale, in seconda pagina sono in foto insieme) che è una macchina virtuosa del consenso. Ma a dare speranza al Partito democratico è stata sicuramente la rimonta del Movimento 5 Stelle, al Sud e qui in Puglia soprattutto. I grillini sono convinti di poter vincere almeno un collegio all’uninominale, quello di Foggia, dove il centrodestra ha paracadutato Eugenia Roccella, quella che «l’aborto non è un diritto». Ma sono certi di poter dire la loro anche a Bari, togliendo così voti al centrodestra e alla Lega soprattutto. «Io ne ho le palle piene dei migranti!», erano le 21:30, ieri sera, Matteo Salvini gridava dal suo palco del comizio elettorale di Bari. Ecco perché anche Forrest Gumppuò diventare un campione.