Corriere della Sera, 18 settembre 2022
Il vento a 130 all’ora che ha rotto gli ormeggi di una nave da crociera
RAVENNA I cavi di ormeggio che all’improvviso si spezzano, la nave che in pochi minuti si allontana sempre più dalla banchina dal molo, il mare che intorno al porto di Ravenna si ingrossa sotto raffiche di vento che raggiungono i 130 chilometri orari. Sulla Viking Sea, con a bordo 870 passeggeri e circa 200 membri di equipaggio, in pochi si sono accorti di quel che sarebbe potuto accadere se la nave da crociera avesse impattato contro la scogliera del Molo del Guardiano. «Tutti sono rimasti tranquilli, il dispositivo di sicurezza ha funzionato ma è stato difficile operare con quelle raffiche», hanno spiegato i tecnici del porto saliti a bordo per l’ispezione al termine dell’emergenza.
Erano circa le 9.30 del mattino quando spinta dal vento la Viking Sea, malgrado i 227 metri di lunghezza e le 48 mila tonnellate di peso, ha iniziato ad avvicinarsi agli scogli. Per fortuna la chiglia della nave si è incagliata nel fondale sabbioso e l’intervento di una motovedetta della Capitaneria di porto e di cinque rimorchiatori ha scongiurato il peggio. Proprio uno di questi è rimasto schiacciato tra l’imbarcazione e la banchina, senza conseguenze per le persone a bordo: piloti e tecnici per ben quattro ore hanno lavorato per stabilizzare la nave lontano dalla scogliera e in direzione parallela alla banchina. Subito dopo la fase più acuta della tempesta l’hanno trainata e ancorata ai cavi del terminal. La Viking Sea, che batte bandiera norvegese, non potrà salpare finché non saranno chiarite le cause dell’incidente.
Al di là delle responsabilità, l’incidente di Ravenna rende l’idea della violenta ondata di maltempo che ieri ha investito l’Emilia-Romagna causando il distacco della pesante nave dal terminal. Bora e temporali hanno sferzato tutta la Riviera. A Rimini, Forlì e Ravenna sono stati circa 500 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per rimuovere i numerosi alberi caduti sulle strade e mettere in sicurezza i ponteggi pericolanti nei cantieri edili. Il mare in burrasca ha invaso le spiagge, sradicando torrette di salvataggio, ombrelloni e gazebo. A Cesenatico gran parte del lungomare si è trasformato in un immenso fiume in piena. Molti stabilimenti sono stati danneggiati. Per fortuna non ci sono state né vittime né feriti. Diversi eventi sono stati sospesi e i cittadini sono stati invitati a limitare gli spostamenti.