Il Messaggero, 18 settembre 2022
Le nozze di Marcell Jacobs
ROMA Il lungo abbraccio di Marcell e Gimbo, i fratelli d’oro. Dentro ci sono tante parole e la stessa intensità del giorno del trionfo a Tokyo, il 1 agosto del 2021. Ma ora non c’è il tricolore da sventolare e nessuna pista rossa su cui impazzire di gioia. Sullo sfondo c’è il lago di Garda, il campione olimpico dei 100 metri Jacobs stringe forte il campione olimpico del salto in alto Gianmarco Tamberi, entrambi in nero, e il cuore corre come un anno fa, due medaglie in una manciata di minuti. Marcell ha appena detto sì a Nicole, sul prato della Torre di San Marco a Gardone Rivera. Gimbo è con la moglie Chiara, sposata un paio di settimane fa.
LE PROMESSE
«Ora non ci siamo più io e te, ci siamo noi». Lui, in smoking nero, scarpe lucide, arrivato al braccio della mamma, racconta del loro amore, del «colpo di fulmine» in una discoteca di Milano, era il 2018, della nascita dei loro figli. «Tutto questo per dirti che ti amo». Lei in abito bianco a sirena, scollo a V con trasparenze e ricami che finisce con un strascico di quattro metri, firmato dall’atelier Nicole, conclude così la sua promessa di matrimonio, dopo aver ricordato i mesi dell’attesa di Anthony, nato del 2019, e di Meghan, arrivata l’anno dopo, «desideravo tanto una bambina».
Paolo Camossi, l’allenatore del re dei cento, quasi piange. «Ti ho conosciuto che eri un ragazzo e adesso ti ritrovo uomo». Scherza, il presidente del Coni Giovanni Malagò, nel parco della Torre che fu di d’Annunzio, «è l’estate dei matrimoni», arriva anche Fausto Desalu, campione olimpico della staffetta, il compagno della 4X100 a Tokyo. Tra gli invitati, il coordinatore del Centro Nazionale Fiamme Oro della Polizia di Stato, Sergio Baldo, la mental coach che lo ha aiutato a correre più veloce, Nicoletta Romanazzi. Le fedi in oro bianco tempestate di brillanti le porta il figlio Anthony. Preziosissime come il diamante di fidanzamento. Un dono per gli sposi dal presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri, lo stesso che d’Annunzio fece al pilota Tazio Nuvolari: una tartarughina d’oro.
L’ASSENZA
Manca il padre di Marcell. Lamont Jacobs, l’ex Marine che è partito dal Texas per una missione in Corea quando il figlio aveva sei mesi ed è sparito a lungo dalla sua vita, non è venuto per motivi di salute. Un’assenza che lì per lì il campione non ha preso molto bene, «mi ha bidonato», il suo sfogo nei giorni scorsi. Ma dagli Stati Uniti sono arrivati in tanti, la nonna Claudia, i cugini e gli zii, 16 in tutto.
IL COMPLEANNO
Per Nicole Daza, modella, influencer, fashion blogger e madre di due dei tre figli di Jacobs (il primo Jerem ha 8 anni, lo sprinter azzurro lo ha avuto appena diciassettenne da Renata Erika Szabo) è una festa doppia. Nel giorno del matrimonio, la sposa, originaria dell’Equador, compie 29. Centosettanta ospiti, tra le mura della Torre di San Marco a picco sul lago, dove il campione è arrivato in motoscafo. Un aperitivo servito nel parco della Torre con gamberi crudi e guacamole, salmone e ostriche, prosciutto e lonza. Per la cena gli ospiti si spostano a Villa Alba, lì di fronte. C’è il tavolo dei campioni, quello delle famiglie di Nicole, Marcell e dei parenti americani. Mamma Viviana emozionatissima, lo zio dedica a Marcell una poesia per ricordare le sue vittorie olimpiche. I camerieri servono risotto di zucca e arancia, guanciale di manzo e torta.
Dopo la festa, il viaggio di nozze: il 24 gli sposi partiranno per Bali, due settimane di relax, e gli ultimi sette giorni in un resort alle Maldive. Il 15 ottobre ritorno in Italia. Il 2022 è stato per Jacobs, sulle montagne russe, tra infortuni e nuovi trionfi. Il ricovero a Nairobi, il dolore al meeting di Savona, la rinuncia al Golden Gala di Roma. E rieccolo al traguardo, lo taglia in 995 e vince gli europei il 16 agosto scorso. Il campione è tornato. E adesso, sul prato vista lago, abbraccia l’amico Gianmarco, come quel giorno a Tokyo.