Corriere della Sera, 17 settembre 2022
I 150 anni di Shiseido
Forte del suo passato, oggi guarda soprattutto al futuro. Shiseido, festeggia centocinquant’anni continuando a seguire la filosofia tracciata nel 1872 da Arinobu Fukuhara: «Innovazione per mettersi al servizio delle donne». L’azienda, primo gruppo cosmetico in Asia, presente in centoventi Paesi, si affida a otto centri ricerca dislocati in tutto il mondo e all’expertise di persone provenienti da differenti ambiti e discipline.
Chissà se l’avrebbe immaginato il lungimirante farmacista giapponese che a Ginza, nel cuore di Tokyo, quella farmacia in stile occidentale un giorno sarebbe diventata un impero. È stato lui ad introdurre la prima pasta dentifricia, nel 1897 ha formulato Eudermine, dal greco «buono per la pelle», lozione tonica dal caratteristico flacone rosso ancora in commercio. «In Giappone c’è l’abitudine di prendersi tempo per la beauty routine utilizzando non meno di otto-nove prodotti – spiega Alberto Noè chief business officer for the Emea Region – ma Eudermine è più che mai attuale e ha un suo pubblico anche in Europa. È il primo successo, a cui ha fatto seguito una serie di proposte scientificamente avanzate: dal solare compatto, seguendo il concetto giapponese di prevenzione, al siero che rafforza le difese della pelle arrivato dopo venticinque anni di ricerca tecnologia, che si è rivelato la prima formula cosmetica ad agire sul sistema di difesa della pelle, diventando il bestseller premiato con 224 riconoscimenti. Il brand continua a perseguire una strategia esclusiva in termini di ricerca e sviluppo fondata sulla forza della scienza avanzata per la cura della pelle, coniugando tecnologie all’avanguardia con i più rigorosi standard di sicurezza».
In fondo il signor Fukuhara ha scelto il nome del brand prendendo ispirazione da I Ching, il libro dei mutamenti. Per lui «vita e bellezza sono legate in maniera inscindibile e la bellezza può esprimersi davvero solo quando si rivela la propria forza interiore sentendosi vivi ogni giorno». Un messaggio recepito molto bene in Italia. «Il nostro – aggiunge Noè – è uno dei mercati della bellezza più importanti in Europa. Le analogie con il Giappone in termini di cultura artistica ed estetica sono uno dei motivi per cui è stato anche il primo della regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) in cui Shiseido è entrata nel 1968. E qui abbiamo voluto presentare la nuova tecnologia MolecuShift Technology racchiusa nei sieri Bio-Performance Skin Filler».
La storia
Primo gruppo in Asia, presente in centoventi Paesi. Nel 1897 lanciò la «pasta dentifricia»
Aggiunge Nathalie Broussard, direttrice della comunicazione scientifica per la regione Emea del brand: «Concretizza il vero potenziale volumizzante dell’acido ialuronico, che in precedenza poteva essere raggiunto solo con filler iniettabili. L’acido ialuronico è ampiamente utilizzato nello skincare e nei cosmetici per le sue caratteristiche idratanti e rimpolpanti. Shiseido è stata la prima azienda giapponese a ricorrere alle biotecnologie per produrlo già nel 1985, democratizzandone così l’uso nel mercato della bellezza. Adesso viene impiegato nei suoi diversi pesi molecolari, ma finora nessun prodotto cosmetico era stato in grado di far penetrare l’attivo ad alto peso molecolare (l’unica forma ad avere un effetto volumizzante) a causa delle dimensioni importanti».
Questa tecnologia non va a sostituire i filler iniettabili della medicina estetica, «ma – aggiunge Marco Bartolucci, medico estetico fondatore di Sotherga Clinc di Milano – è un vero prodotto di trattamento: aiuta a completare il percorso medico e mantenerlo. I problemi della pelle (macchie, lassità cutanea, rughe profonde) non si possono cancellare a casa, ma con l’utilizzo di formule performanti se ne può prolungare l’efficacia». È l’ultima sfida che arriva da Oriente, conclude Noè: «Coniuga innovazione e sostenibilità. Perché l’altro nostro grande impegno è quello di intervenire sull’impatto ambientale. Ci affidiamo alla teoria delle cinque “R”: riutilizzare, riciclare, ridurre, rimpiazzare e rispettare».