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 2022  settembre 17 Sabato calendario

I russi ritirano i loro sottomarini dalle basi in Crimea


Proseguono i combattimenti tra le forze russe e quelle ucraine lungo i vari fronti del conflitto.
Lungo la direttrice di Kharkiv la contro-offensiva ucraina sembra essersi arrestata, almeno per il momento. Tale dinamica probabilmente è dovuta a diversi fattori. Innanzitutto, la linea di contatto tra i due eserciti si attesta al momento lungo il corso del fiume Oskil, il quale rappresenta una barriera naturale. Le operazioni per attraversare un corso d’acqua sono tra le più complesse e pericolose, per cui è ragionevole che le forze di Kiev cerchino di pianificare al meglio tale azione.
Da questo punto di vista, i numerosi tentativi russi di attraversamento del fiume Donec respinti dagli ucraini durante la fase più acuta della battaglia del Donbass sono emblematici
. In secondo luogo, per le truppe di Kiev è fondamentale evitare di allungare in maniera eccessiva le catene logistiche e le linee di approvvigionamento, per cui appare normale che, dopo le travolgenti e rapide conquiste dei giorni scorsi, le forze ucraine si focalizzino nel consolidare i successi ottenuti e nel predisporre le necessarie strutture logistiche prima di tentare nuove contro-offensive.
l2Nel corso degli ultimi giorni diversi report e immagini satellitari hanno confermato come i sottomarini russi nel Mar Nero, precedentemente di base a Sebastopoli, operino ora per la maggior parte utilizzando l’avamposto navale di Novorossijsk, nel Territorio di Krasnodar, come base principale. Il porto di Novorossijsk è molto più distante dalla prima linea del fronte rispetto a quello di Sebastopoli, situato in Crimea. Inoltre, proprio presso Sebastopoli, nel corso delle settimane precedenti, gli ucraini sono stati in grado di effettuare alcuni attacchi, probabilmente mediante l’impiego di droni. La scelta di spostare i sottomarini classe Kilo nella nuova base può essere letta come una misura precauzionale da parte russa per evitare che i battelli possano essere danneggiati o distrutti in caso di nuovi attacchi ucraini. —