la Repubblica, 15 settembre 2022
Federnuoto, sospeso il presidente Barelli
Sospeso con effetto immediato. Il Comitato etico indipendente della Federazione internazionale di nuoto ha preso ieri il duro provvedimento nei confronti di Paolo Barelli, da 22 anni presidente della Federazione italiana nuoto, membro della giunta della Fina, ex numero uno della Lega europea del nuoto, deputato di Forza Italia e candidato sempre da FI, in posizione blindatissima, alla Camera alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Una decisione arrivata alla luce delle indagini che la Fina sta svolgendo «su molteplici deferimenti» per presunti illeciti in tre casi separati che coinvolgono l’onorevole azzurro.
«Le accuse di illeciti oggetto di indagine da parte del Comitato etico – ha evidenziato la Federazione – includono potenziali violazioni multiple delle regole della costituzione e del codice etico della Fina». Immediata la reazione di Barelli: «Sospetto il tempo dell’attacco al mio ruolo politico nell’imminenza delle elezioni. Sono sicuro che anche questa vicenda, come tutte le altre con cui in Italia e all’estero si è cercato di infangarmi, finirà con la piena dimostrazione della mia correttezza». A difenderlo anche laFedernuoto, sostenendo che sul deputato ci sono inchieste, ma non ci sono sentenze in Italia o all’estero e quindi non ci sono condanne.
Nel novembre 2019 arrivò una lettera anonima al presidente onorario della Len, Bartolo Consolo, in cui venivano denunciati pagamenti fatti dalla Lega a favore di tre società per prestazioni inesistenti. Si trattava della romana Cir Aur, di cui Barelli, all’epoca anche presidente della Len, deteneva il 75% delle quote e che avrebbe ottenuto dalla Lega 70mila euro in due anni, della romana Elevan, sponsor della Aurelia Nuoto, la società fondata dai fratelli Paolo e Luigi Barelli, e della Eurozone di Perugia, controllata dalla Prime International Consulting, ritenuta riconducibile a Mattia Fella, in passato accusato di finanziamenti illeciti all’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio e legato sempre al deputato azzurro. Una vicenda su cui stanno indagando la Procura di Morges, che ha deciso anche di ascoltare l’attuale presidente della Len, il portoghese Antonio Da Silva, la Procura di Roma, ipotizzando l’appropriazione indebita, e quella di Perugia.
Barelli a marzo è stato inoltre condannato dalla Corte dei conti a pagare all’ex Coni Servizi oltre 495mila euro per i doppi rimborsi sui lavori per la piscina del Foro Italico. Per i giudici il deputato di Forza Italia è l’unico «reale dominus» dei diversi passaggi che hanno portato «al doppio pagamento delle stesse fatture».