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 2022  settembre 14 Mercoledì calendario

Intervista a Silvio Berlusconi

Presidente Berlusconi, fra pochi giorni si vota e gli italiani sembrano pensare ad altro: le piace questa campagna elettorale?
«No, non mi piace. Io provo in tutti i modi a parlare di programmi concreti che riguardano famiglie e aziende. Su questo gli elettori dovrebbero essere chiamati a scegliere. Invece sento e leggo soprattutto da parte dei nostri competitor solo provocazioni e bugie, offese e pettegolezzi».
D’accordo, ma perché un elettore insoddisfatto dovrebbe votare Forza Italia?
«Perché il nostro programma affronta le tre grandi questioni che impediscono al nostro Paese di crescere e ai ragazzi di avere un futuro. Mi riferisco all’oppressione fiscale, all’oppressione burocratica, all’oppressione giudiziaria».
Sono temi che ascoltiamo dal 1994, oggi con quale filosofia li affrontate?
«Le affrontiamo con un approccio che rovescia quello a cui siamo abituati in Italia. Al centro di tutto dev’esserci la persona, non lo Stato».
Ha visto il dibattito tra Letta e Meloni?
«Purtroppo no, avrei voluto farlo ma questa campagna elettorale così intensa non mi consente di seguire le iniziative degli altri leader di partito. Ma mi hanno detto che Giorgia è stata brava».
È pronto a presiedere la prima seduta del Senato? C’è la possibilità che lei si possa affezionare a quell’incarico?
«Non sarò io a presiedere la prima seduta. Ci sono tre senatori a vita che sono nati prima di me. Considererei di grande significato, per esempio, che a presiedere la prima seduta fosse Liliana Segre, per il profondo valore morale della sua testimonianza sulla Shoah. Se invece dovessi essere proprio io, ne sarei naturalmente onorato. Ma la mia presidenza finirebbe quel giorno stesso».
Meloni propone una bicamerale per le riforme: le ricorda qualcosa?
«Il fatto che uno strumento non abbia funzionato in passato non significa che non possa funzionare in futuro. Però non mi appassiono ai metodi. Quello che importa è che nella prossima legislatura possa realizzarsi la Repubblica Presidenziale. Capisco che la sola idea terrorizzi il Pd, essendo abituati da 11 anni a governare senza mai aver vinto le elezioni».
La situazione è grave per famiglie e imprese: non sarebbe stato meglio affrontarla con un governo nel pieno dei poteri e votare a marzo?
«Era quello che abbiamo chiesto con una risoluzione al Senato. Naturalmente non potevano farne parte i Cinque Stelle che si erano ritirati dalla maggioranza e ne contrastavano le politiche».
Serve lo scostamento di bilancio?
«Io spero non sia necessario ed ho anche indicato una strada per evitarlo. Quello che è certo è che occorre a tutti i costi bloccare subito questa ondata di aumenti».
Meloni domina i sondaggi, la sua leadership del centrodestra è paragonabile in qualche modo alla sua del Pdl?
«Non capisco il paragone: il Pdl era un solo partito e aveva quindi un Presidente. Oggi abbiamo partiti diversi, ognuno con il proprio leader».
Con Salvini sembra esserci un rapporto privilegiato rispetto a quello con Meloni. Farete gruppi comuni in Parlamento?
«I miei rapporti sono eccellenti con entrambi. Ma non faremo gruppi comuni con nessuno. Non avrebbe nessuna logica, siamo alleati leali ma abbiamo storie diverse, culture politiche diverse, elettori diversi».
Resterà su TikTok anche dopo le elezioni?
«Penso di sì. È uno strumento che mi piace e tocca un numero infinito di giovani. E il dialogo con loro non può essere solo elettorale. Ma se ci occupiamo dei giovani, non ci dimentichiamo degli anziani e dei più deboli».
Parentesi calcistica obbligatoria: Stroppa è l’ottavo allenatore che lei ha esonerato. Perché lo avete allontanato, non ascoltava i suoi consigli?
«Ho stima e gratitudine per Giovanni ma il Monza oggi ha bisogno di uno stimolo in più. Però mi consente di dire una cosa?».
Certo.
«Il calcio mi piace davvero ma non è questo il momento di parlare di calcio. Preferisco dire agli italiani che per far ripartire l’economia abbatteremo la pressione fiscale, che aboliremo il regime delle autorizzazioni preventive, che riformeremo la giustizia in senso efficientista e garantista insieme. Che aumenteremo le pensioni minime a 1000 euro per anziani e disabili, anche per le nostre nonne e per le nostre mamme. Che creeremo nuove opportunità di lavoro per i giovani rendendo molto conveniente per le imprese assumerli ad un costo pari allo stipendio che riceverà il nuovo dipendente e non come oggi, più che doppio rispetto all’ammontare dello stipendio».
Cosa farà Berlusconi nella prossima legislatura?
«Quello che Forza Italia e i nostri alleati riterranno più utile per il Paese». —