Avvenire, 13 settembre 2022
I nuovi vaccini contro le varianti Omicron
Si moltiplica l’offerta vaccinale contro il Covid-19. Mentre si avvia in Italia la campagna vaccinale con i prodotti bivalenti (Pfizer e Moderna), attivi contro il ceppo originario del Sars-CoV-2 e contro la variante Omicron 1, l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha approvato il nuovo vaccino bivalente di Pfizer-Biontech attivo contro il ceppo originario e le varianti Omicron 4 e 5. In Italia, ha detto il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini, i nuovi prodotti potrebbero arrivare in 2-3 settimane. Ma gli esperti avvertono che ci vuole chiarezza perché l’accavallarsi di nuove formulazioni dei vaccini potrebbe creare qualche confusione nella popolazione, che già ha aderito in misura ridotta alla quarta dose (meno del 20% della platea a cui è raccomandata).
Ieri l’andamento epidemiologico del Covid-19 ha fatto registrare 6.415 nuovi contagi e 33 vittime. Scendono le persone attualmente positive (-9.180), ora a quota 462.669; in calo le persone ricoverate in terapia intensiva (-4), ora 176, in aumento invece quelle nei reparti ordinari (+66) che sono 3.989.
La novità maggiore è però l’approvazione, da parte dell’Ema, di un vaccino Pfizer testato anche contro Omicron 4 e 5: il nuovo prodotto è indicato come dose di richiamo per le persone di età pari o superiore a 12 anni. «Questo ci aiuterà a essere più sicuri in autunno – ha commentato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen –. La vaccinazione è ancora il modo migliore per proteggerci da Covid-19». In Italia è prevista una riunione della Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa «in settimana» proprio per discutere del nuovo vaccino bivalente. E il direttore generale Magrini ha detto che il prodotto «sarà disponibile tra 23 settimane», spiegando che «è stato approvato con gli stessi criteri con cui è stato autorizzato negli Stati Uniti, cioè solo con dati sugli animali, il che significa che si è standardizzata una nuova tecnica di approvazione, come per la vaccinazione antinfluenzale». Quanto ai tempi, Magrini suggerisce di non aspettare, consigliando
di sottoporsi al richiamo – per le persone alle quali è raccomandato – con il vaccino attualmente disponibile.
Proprio ieri infatti sono partite vaccinazioni e prenotazioni – con tempi diversi tra le Regioni – ai vaccini bivalenti di Moderna e di Pfizer, sviluppati sul ceppo originario e sulla variante Omicron 1. «C’è ora il rischio che si inneschi nelle persone una grande confusione e anche disaffezione rispetto alla necessità di rivaccinarsi contro il Covid – ha messo in guardia il virologo Fabrizio Pregliasco (Università di Milano) –, con la falsa convinzione che sia comunque meglio aspettare le versione più aggiornate degli immunizzanti». Invece, precisa Pregliasco, «anche i vaccini originali determinano una forte protezione contro la malattia Covid grave e proteggono anche dalle varianti».
Intanto la Corte dei Conti della Unione Europea ha lamentato di non aver ricevuto dalla Commissione Europea alcuna informazione sui contratti di acquisto dei vaccini anti Covid da parte della Ue.