la Repubblica, 13 settembre 2022
Scoppia l’Elizabeth-mania. Caccia ai gadget
Caccia al gadget: nella capitale britannica a lutto è già scoppiata l’Elizabeth-mania. «Tutti vogliono un ricordo» ci dice Sarah Dunphy di London Souvenir, negozietto a due passi dal British Museum. «Portarsi a casa un pezzettino dello storico momento è diventata ossessione dei turisti e pure di tanti inglesi» ripete Nassir Abdel di Buckingham Gate, shop vicino alla residenza reale talmente preso d’assalto da essere rimasto aperto pure di notte.
Già. Elisabetta, in passato descritta dal Daily Mail come «marchio 16 volte più forte di Beyoncé» s’impone come regina del merchandising anche dalla tomba. Lo dice chiaro John Plassard, analista del gruppo finanziario Mirabaud nei suoi Weekly Insight: «Il funerale avrà un importante impatto sull’economia britannica implementando il settore turistico e l’industria dei souvenir. La morte della regina potrebbe aiutare a frenare il rischio di recessione». D’altronde, se già grazie al Giubileo di platino il Centre for Retail Research aveva stimato un ricavo dalla vendita dei gadget reali da400 milioni di sterline (460 milioni di euro) «nella sola settimana del funerale quei prodotti faranno guadagnare altri 60 milioni. E il trend continuerà nelle settimane a venire».
Eppure, i negozianti si disperarono: poteva andar meglio, spiegano. «La morte di Sua Maestà ci ha colti di sorpresa» dice Dunphy. «Gli ordini sono partiti subito, ma le consegne già rallentate dalla crisi della filiera, inizieranno fra due settimane almeno. Tardi per il funerale». Fra The Mall e Covent Garden si trovano comunque i memorabilia più disparati: dal sale e pepe a forma di corgie e regina (10 sterline) fino ai portacenere del matrimonio di William e Kate (1 sterlina). Mentre per scovare qualcosa di originale bisogna spingersi almeno fino a Spitalfields Market: dove sono stati rapidi a mettere pure la testa coronata fra le polaroid coi faccioni dei “brit king” del rock(6 sterline). Dissacrando con ironia pure certe foto storiche: come quella dove The Queen passa in rassegna la guardia reale dove hanno scritto coi tasselli dello Scarabeo “My boys” (15 sterline).
Anche i negozi di numismatica sono presi d’assalto. Certo, la Zecca è chiusa per lutto e bisognerà aspettare per le monete commemorative. Ma intanto sono già sparite quelle del 1967 (8 sterline) e quelle d’oro del 2005 per commemorare la battaglia di Trafalgar (3575 sterline).
Manco a dirlo, il sito di aste online eBay è inondato. Molti si stanno vendendo una particolare tazza del 1953, anno dell’incoronazione, che fu regalata a tutti gli scolari d’Inghilterra. Così diffusa che in realtà vale appena 10 sterline e non va confuse con l’altra, realizzata lo stesso anno da Wedgwood, da 400. Insomma, molta è robaccia senza valore i cui prezzi stanno lievitando. Ma i più capaci possono pure imbattersi in veri, si fa per dire, tesori: oggetti unici, come la bustina di tè presumibilmente “usata dalla regina”, trafugata dal Castello di Windsor negli anni Novanta e ora in vendita alla folle cifra di 10.300 sterline.