Corriere della Sera, 13 settembre 2022
Carlo Messina miglior ceo bancario in Europa
Carlo Messina per il quinto anno consecutivo miglior amministratore delegato delle banche europee e Intesa Sanpaolo prima in Europa per le relazioni con gli investitori istituzionali e gli analisti finanziari e per gli aspetti Esg (ambiente, sociale e corporate governance). A dirlo è la classifica 2022 stilata dalla società di ricerca specializzata Institutional Investor. Stefano Del Punta è poi risultato miglior chief financial officer per il sesto anno, il team di investor relations di Intesa, guidato da Marco Delfrate e Andrea Tamagnini, è stato eletto il migliore per il quinto anno; lo stesso Delfrate è al vertice della classifica degli investor relations professionals per il quinto anno. Ca’ de Sass, infine, si è classificata a prima per gli aspetti Esg nelle banche europee per il terzo anno mentre per la prima volta Institutional Investor ha riconosciuto anche il lavoro del cda posizionandolo in cima al podio. I risultati, spiega una nota, «si basano su un ampio sondaggio condotto tra circa 1.400 investitori istituzionali e analisti finanziari».
«I prestigiosi riconoscimenti ricevuti anche quest’anno, in base ai quali siamo al vertice europeo, riflettono il continuo impegno nel migliorare, anche in condizioni del tutto nuove, la qualità della nostra relazione con il mercato e la nostra sensibilità verso le tematiche Esg – ha commentato Messina —. Siamo particolarmente orgogliosi nel vedere confermato l’apprezzamento degli investitori nell’anno di presentazione del nostro piano di impresa 2022-2025, un apprezzamento rivolto ai progetti industriali della banca unitamente alla nostra capacità di raggiungere obiettivi significativi in un contesto molto sfidante».
Intesa Sanpaolo – che ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 3,28 miliardi (+8,4%) escludendo 1,1 miliardi di euro di rettifiche di valore per Russia e Ucraina —, ieri ha collocato un bond decennale subordinato di tipo Tier 2 in sterline. Si tratta di un’obbligazione da 400 milioni e scadenza al 20 settembre 2032 e una cedola dell’8,5%. La transazione è andata oltre le aspettative: il libro ordini ha superato i 500 milioni di sterline solo dopo un’ora dal lancio, chiudendo a quasi un miliardo. La distribuzione degli 80 investitori vede una partecipazione per l’81% di fund manager, per il 7% di assicurazioni, per il 6% di istituzioni, per il 5% di banche e private bank. Il 77% proviene dal Regno Unito, il restante è distribuito tra Francia e Norvegia (5% ciascuno), Germania e Italia (3% ciascuno), Svizzera (2%) e 4% nel resto d’Europa. Le banche che hanno partecipato al progetto in qualità di Joint book-runner sono state Imi C&Ib, Bank of America, Morgan Stanley e Nomura.