il Fatto Quotidiano, 12 settembre 2022
I conti della Serie A
L’As Roma esce dalla Borsa con le azioni che valgono 0,45 euro, meno di un decimo del prezzo (5,5 euro) al quale furono vendute più di 22 anni fa, quando ci fu la quotazione. In realtà il calo è molto maggiore perché ci sono stati aumenti di capitale a prezzi più bassi e pertanto, per un confronto omogeneo, il prezzo di partenza dei titoli, nell’Ipo del maggio 2000, andrebbe corretto al rialzo. La Juventus chiude il bilancio al 30 giugno 2022 con una perdita stimata di -251 milioni. Non sono finiti i travagli del Milan, malgrado l’arrivo del nuovo proprietario Gerry Cardinale. La proprietà cinese dell’Inter cerca un nuovo socio con la banca d’affari Goldman Sachs, nella quale molti anni fa ha “servito” anche Mario Draghi.
Sono le ultime notizie che arrivano dalla Serie A, grande malato del calcio europeo. I conti non danno segni di ripresa dopo la batosta nelle due stagioni del Covid. Secondo l’ultimo “Report Calcio” elaborato da PwC per Figc e Arel, tutti insieme i club della Serie A hanno perso 1,7 miliardi nelle due stagioni chiuse al 30 giugno 2020 e 2021. Le situazioni sono molto diverse da una squadra all’altra. L’Atalanta ha bilanci in attivo, 87 milioni di utili nel biennio. Più del 70% delle perdite della Serie A è stato generato dalle quattro squadre citate, appena sanzionate dall’Uefa per violazione delle regole del Fair play finanziario.
Nyon ha inflitto sanzioni per 172 milioni a otto club, quattro italiani, con un patteggiamento. Per Roma, Inter, Juventus e Milan la multa totale è di 99 milioni. Ma pagheranno solo il 15%, 14,5 milioni: 5 milioni la Roma, 4 milioni l’Inter, 3,5 milioni la Juve, 2 milioni il Milan. Solo se non rispetteranno gli impegni assunti per arrivare al risanamento (in tre anni Juve e Milan, quattro le altre due) la multa salirà a un totale che va dai 35 milioni della Roma a 26 milioni per l’Inter, 23 per la Juve e 15 per il Milan. Può scattare anche una riduzione da 25 a 23 della lista dei giocatori per le coppe europee e il divieto di inserire nuovi calciatori.
La Uefa ha usato il guanto di velluto con le squadre che hanno infranto la regola del Fair play finanziario, voluta ai tempi di Michel Platini. Imponeva di non oltrepassare 30 milioni di perdite nette aggregate per tre bilanci consecutivi, escludendo alcuni costi (vivai, squadre femminili, sociale e territorio). Aleksander Ceferin ha varato nuove regole, si applicheranno dal 2025-2026 e il deficit triennale potrà salire a 60 milioni.
Nelle sole due stagioni 2019-2020 e 2020-2021, secondo i dati evidenziati da Football Benchmark, la Roma ha accumulato perdite nette per -389 milioni (la seconda peggiore in Europa), l’Inter -348 milioni, la Juventus -300 milioni, il Milan -291 milioni. Il Napoli ha perso -78 milioni, la Lazio -40 milioni.
La Uefa ha preso in considerazione cinque esercizi, chiusi dal 30 giugno 2018 al giugno 2022. Per le due stagioni del Covid sono stati esclusi ulteriori costi. È prevalsa la clemenza. Non solo verso le italiane. La squadra col maggior deficit nel biennio, il Barcellona, -579 milioni, non è stata punita, considerando gli utili precedenti. Il Psg, -349 milioni di perdite nel biennio, ha subìto una multa di soli 10 milioni. Se i parigini non rispetteranno gli impegni a risanare i bilanci entro tre anni la multa potrà salire fino a 65 milioni. Bazzecole per il club di proprietà del Qatar, che da questa stagione ha come sponsor Qatar Airways, con un obolo vicino ai 70 milioni all’anno, secondo Le Parisien.
La Roma ha chiuso il 9 settembre l’avventura in Borsa cominciata con l’Ipo del 16 e 17 maggio 2000, quando Franco Sensi vendette 13 milioni di azioni a 5,5 euro l’una. L’anno successivo la Magica vinse il terzo scudetto. Da oggi le quotazioni sono sospese, dal 14 settembre scatterà la revoca. Il pacchetto a oggi non posseduto da Thomas Friedkin, 24,36 milioni di azioni pari al 3,87% del capitale, verrà ricomprato con una spesa di 10,96 milioni. I soldi sono già a disposizione dei soci in un conto presso Unicredit, un nome che ricorre nella storia giallorossa.
Alcune radio rilanciano la voce di un possibile nuovo socio per la Roma. I conti restano in profondo rosso, dopo la perdita consolidata di -185 milioni a giugno 2021. La semestrale al 31 dicembre scorso ha dichiarato un rosso di -113,7 milioni. E il cda il 25 febbraio scorso ha aggiornato le previsioni per l’esercizio in chiusura al 30 giugno: i “dati previsionali evidenziano un ulteriore significativo deterioramento della situazione economica, finanziaria e patrimoniale”, ha segnalato il revisore, Deloitte. Al 31 luglio scorso il gruppo aveva debiti finanziari netti rettificati per 353 milioni. Friedkin dovrà ricapitalizzare la società, il patrimonio netto consolidato a fine 2021 era negativo, -234 milioni.
In gennaio l’Inter ha lanciato un bond per 415 milioni, per ripagare un debito precedente. Ogni anno la società paga il 6,25% di interessi, 26 milioni. Nel bilancio consolidato al 30 giugno 2021 l’Inter ha dichiarato una perdita di -245,6 milioni, la più alta nella storia della Serie A. Per il bilancio 2022 le stime oscillano tra -120 e -150 milioni di perdita.
Il primato delle perdite potrebbe però passare alla Juventus. Secondo i dati della semestrale di Exor, nella stagione terminata a giugno 2022 la Juventus ha perso -251 milioni. Il risultato non è definitivo, farà fede il bilancio bianconero che sarà esaminato dal cda entro il 23 settembre. Con l’aumento di capitale di 400 milioni a fine 2021 i debiti finanziari netti erano scesi a 78 milioni. Ma la semestrale di Exor ci informa che al 30 giugno erano risaliti a 153 milioni.
Il Milan prevede per il bilancio a giugno 2022 un rosso inferiore ai -96 milioni del 2021. La società RedBird di Cardinale ha appena perfezionato l’acquisto della maggioranza da Elliott, a una valutazione di 1,2 miliardi di euro. Il venditore resta però azionista e ha prestato al compratore 600 milioni. Un piccolo socio, la londinese Blue Skye, contesta la vendita. L’udienza in tribunale è fissata per domani, il giorno prima dell’assemblea che dovrà nominare il nuovo cda. Alla presidenza dovrebbe rimanere Paolo Scaroni, il manager che Silvio Berlusconi ha nominato ad di Eni ed Enel, voluto al Milan da Elliott.