Corriere della Sera, 11 settembre 2022
Fendi, Linda e la baguette
È finita con tutti in piedi ad applaudire Linda Evangelista, protagonista a sorpresa del gran finale dello show di Fendi a New York per festeggiare i 25 anni della borsa baguette. Un omaggio all’ex top che Kim Jones, lo stilista, ha voluto senza discutere. Già l’aveva ingaggiata, nei mesi scorsi, per una campagna pubblicitaria. Da quel momento per Linda è stata, una rinascita, un “reborn” come dice sempre. In un post aveva confessato di non uscire più di casa per la vergogna del suo volto sfigurato da un trattamento estetico. Kim l’ha cercata e forzata ad uscire. La modella, si è commossa sino alle lacrime.
«Una donna forte, combattiva che non si è mai persa d’animo e che si è rialzata ancora una volta», dice Silva Venturini Fendi, entusiasta anche lei della scelta per quella che in fin dei conti è stata la sua serata: è stata lei 25 anni fa a creare la baguette: «Eravamo in pieno minimalismo e la gente era un po’ stanca aveva voglia di novità – ricorda ora -. La baguette è stata l’alternativa: piccola, versatile, morbida, da e per proteggere». «It’s not bag, it’s the baguette”, ripeteva in Sexy and the city, Sarah Jessica Parker: l’attrice è in prima fila. Ci sono un paio di baguette interpretate da lei.
«Sarah è stata una delle alchimie che hanno reso – racconta ancora Silvia Fendi- questa borsa uno degli oggetti di moda fra i più desiderati». Mille e più varianti dalla prima di satin nero: «Una borsa che lascia libere le mani come le lasciava lo zaino che all’epoca era la borsa di tutti», racconta ancora la stilista romana. «Per me è stata fondamentale – continua —. Essere “figli di...” ti porta sempre degli equivoci, la baguette mi ha fatto superare quel pregiudizio. É stato un lavoro alchemico, nato sotto una buona stella: non ne capitano spesso di così nella vita, due al massimo tre. Noi abbiamo avuto la fortuna».
Per il 25 esimo con Jones e Venturini Fendi, hanno interpretato la baguette anche Marc Jacobs, Tiffany, e Porter. I pezzi saranno subito in vendita in drop. In collezione è stato come se la borsa, in tutte le sue dimensioni (dalla mignon alla big size), e colori e lavorazioni si fosse posata ora su una manica, ora su di una collana, ora su una calza. Lo show è spigliato, accattivante e la borsa ne esce vincente sia nella versione «portachiavi» sia in quella grandi taglie. Escono tutti nel quadro finale mentre Sarah Jessica resta seduta in prima fila «schiacciata» dalla vita in diretta di Kim Kardashian: ogni volta che si muove sposta le massa e scatena cori e tifo da stadio. Chissà perché, poi.