Il Messaggero, 10 settembre 2022
I politici alla sfida di Google
Hey Google, chi vincerà le elezioni? Per quanto la tecnologia possa essere avanzata non è ancora capace di prevedere il futuro, ma i dati che si possono raccogliere dal motore di ricerca possono dirci molto sui principali candidati.
Google Trends analizza l’andamento dell’interesse per un certo argomento nel tempo, disegnando una curva che oscilla tra zero (interesse minimo) e cento (interesse massimo). Google non fornisce i valori assoluti delle ricerche, ma è comunque possibile analizzare i momenti in cui i leader impegnati nella campagna elettorale hanno generato il maggior volume di traffico, il che risulta interessante soprattutto comparando tra loro le ricerche.
Nel periodo tra l’1 e l’8 settembre la più cercata è stata la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Il picco di interesse per lei si ha la sera del 6 settembre, quando il suo avversario Enrico Letta aveva dichiarato che con la vittoria della destra si sarebbe profilato un «allarme democratico per il paese». Non a caso lo stesso momento è anche uno dei picchi (90/100) del segretario dem, superato soltanto dalla serata del 1 settembre, quando Letta ha presenziato alla festa dell’Unità a Milano.
Non bisogna però commettere l’errore di pensare che le ricerche sui due abbiano volumi simili. Mettendo a confronto le due curve sullo stesso grafico si vede che la linea di Meloni sovrasta nettamente quella di Letta. Al picco della leader dei Fratelli d’Italia il rapporto è di 100 a 11: il che significa che le ricerche sulla prima sono state quasi dieci volte quelle sull’ex premier, mentre di media il rapporto si mantiene ben oltre il 5 a 1.
Il fatto che il picco di Meloni venga raggiunto in concomitanza con una dichiarazione altrui esemplifica uno dei motivi per cui la leader di FdI stacca nettamente tutti i concorrenti. «La verità è che i suoi avversari, interni ed esterni, la citano sempre e questo le fa gioco», spiega Michele Sorice, sociologo dell’università Luiss. «L’altro vantaggio di Meloni è la capacità di comunicare non comunicando, alternando performance aggressive nelle piazze a momenti di assenza».
Secondo Edoardo Novelli, docente di comunicazione politica a Roma Tre, la spiegazione è più semplice: «La maggiore attenzione non dipende dal suo stile, che non è così diverso da quello degli altri. Lei è al centro del dibattito pubblico perché è vista come la probabile vincitrice e una novità assoluta, visto che cinque anni fa era solo al 4%».
I NUMERI DEGLI ALTRI
Meloni stravince dunque la sfida con Enrico Letta, ma come se la cava rispetto agli altri avversari e alleati? Se il rapporto con il segretario del Pd è di 5/6 a 1, anche Matteo Salvini viene battuto con una media di 3 a 1. Nonostante il martellamento sulla necessità di arginare il caro bollette e rivedere le sanzioni alla Russia, il leader della Lega non raggiunge i picchi dell’alleata e il suo punto di massimo interesse coincide con una gaffe. Se si guardano le ricerche correlate, altra metrica offerta da Google, ai primi posti accanto al suo nome appare Redipuglia, in relazione alla «deviazione» effettuata dal leghista al sacrario militare dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale il 7 settembre, durante la quale è stato contestato per lo sfruttamento di un luogo simbolico a fini elettorali.
Indietro anche Carlo Calenda, la cui scheda delle ricerche associate illustra come i momenti di maggiore interesse per il leader di Azione siano stati il forum di Cernobbio e le sue esternazioni su alcuni temi caldi della campagna elettorale, come il termovalorizzatore di Roma. Pochi sussulti anche dal capo politico del M5S, Giuseppe Conte, che vede la sua curva alzarsi con l’ospitata a Porta a Porta del 6 settembre.
Meloni inarrestabile dunque? Per molti ma non per tutti. Lo sbarco su TikTok del veterano Silvio Berlusconi il 1 settembre ha fatto sì che il presidente di Forza Italia superasse l’interesse per quella che potrebbe divenire la prima donna Premier della storia d’Italia. Su Google quindi Meloni ha già vinto. La stessa sorte la attende anche alle urne?