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 2022  settembre 10 Sabato calendario

La rivincita di Camilla Parker Bowles

Pezzetto dopo pezzetto ha costruito il suo sogno. E da «donna orribile», come la aveva definita la regina madre, è ora «onorevole moglie e regina consorte». King Charles III ha celebrato ufficialmente «l’adorata» Camilla Parker Bowles nel suo discorso al popolo. La donna che, nel bene e nel male, è oggi ufficialmente al centro della dinastia dei Windsor e che «sarà all’altezza del ruolo». Sua seconda moglie da 17 anni, dopo aver suscitato sentimenti molto contrastanti tra i sudditi inglesi, ha conquistato il regno.
Ci ha messo tre decenni per diventare moglie ufficiale del principe Carlo, quattro per farsi accettare da Sua Maestà e, persino dal popolo britannico, come regina consorte. Lo stesso che dal 1997 ha in casa cuscini, tazze e ricordi di ogni tipo con l’effige di Lady Diana. Negli ultimi anni è riuscita persino ad assicurarsi le simpatie della regina Elisabetta, che è stata il vero passepartout per l’apertura ufficiale nel Palazzo, anche se lei, 75 anni, capelli biondo platino e look molto inglese, aveva rubato il cuore di Carlo sin dal 1970, quando si sono conosciuti a una partita di polo. Camilla, di un anno più grande, lo ha spiazzato ricordandogli che una sua bisnonna, Alice Keppel, era stata l’amante di un bisnonno di lui, re Edoardo VII. Il principe aveva allora 22 anni, l’ha corteggiata per sei mesi ma poi è partito per un tirocinio in Marina senza il coraggio di compiere il passo decisivo e chiederle la mano.
LE PRIME NOZZE
La nuova regina consorte, però, non ha atteso e ha sposato l’aitante ufficiale, Andrew Parker Bowles, dal quale ha avuto due figli, Tom e Laura. Nozze che per Carlo sono state un colpo al cuore: si è reso ufficialmente conto dell’amore che provava per lei, e ha cominciato a parlarne ufficialmente. Nonostante, nell’estate del 1981, avesse chiesto in sposa la giovanissima lady Diana Spencer.
Un matrimonio da favola, senza la favola, con Camilla sempre presente nella sua vita. Al punto che, come viene raccontato in Diana: Her True Story, dall’autore Andrew Morton, la sposa stava per far saltare tutto, quando, due giorni prima del matrimonio, ha trovato un braccialetto che Carlo aveva fatto per Camilla con incise le lettere F e G, i nomignoli usati l’uno per l’altra, Fred e Gladys.
Negli anni successivi Carlo ha sempre insistito nel dire che la storia d’amore con l’attuale moglie era ripresa quando il suo matrimonio era «irrimediabilmente rotto». Ma come Diana ha affermato nella discussa intervista del 1995 «eravamo sempre in tre». Una rivelazione resa molto tempo dopo, forse anche per il clima di diffidenza che si respirava a Buckingham Palace nei confronti di Camilla, considerata una «ragazza con un passato», cioè con una vita non immacolata. Di lei e delle abitudini di girare nuda per casa, ne parla anche il maggiore James Hewitt, amante di Diana, che abitava nel palazzo di fronte.
Ma la diffidenza reale non ha scoraggiato i due dal costruire una relazione clandestina, rendendo Camilla l’amante del principe, che l’ha sempre considerata la donna della sua vita, l’unica capace di capirlo realmente. È, però, con la morte della principessa del popolo che cambia decisamente la prospettiva attorno a lei, anche grazie a un restyling nel look, seguito al suo divorzio e finalmente alle nozze con il principe che consacrano la sua immagine di donna capace di stare accanto all’erede al trono, senza compiere mai una gaffe o lasciarsi sfuggire una frase di troppo. Con gli anni, Camilla, ha saputo anche riavvicinare il marito ai suoi due figli, William e Harry, dopo il periodo burrascoso seguito alla morte di Diana. Tra le sue passioni c’è la lettura, come ha rivelato lei stessa durante un’intervista quando ha invitato i genitori del Regno a leggere qualche pagina ai propri figli piccoli ogni giorno, per «guidarli in un viaggio di scoperte».