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 2022  settembre 09 Venerdì calendario

CARLO EREDITA IL TRONO, LO SCETTRO E UNA VAGONATA DI SOLDI – ELISABETTA POTEVA CONTARE SU UNA LIQUIDITÀ ANNUALE DI 700 MILIONI DI EURO, CHE ORA PASSERÀ AL FIGLIO – IL NUOVO SOVRANO INCASSERÀ UNO STIPENDIO ANNUALE (PAGATO DAI SUDDITI) DA 100 MILIONI E IL REDDITO DAI QUATTRO FONDI DEL DUCATO DI LANCASTER CHE HA ATTIVITÀ PER 652 MILIONI E PROFITTI NETTI PER QUALCHE DECINA DI MILIONI. E POI C’È IL CROWNE ESTATE, IL PATRIMONIO IMMOBILIARE VALUTATO 15 MLD € CHE GARANTISCE UNA RENDITA DI 500 MILIONI ALL'ANNO…

Elisabetta II se ne è andata ieri a Balmoral, nel castello scozzese di sua proprietà. Le sue condizioni di salute si sono aggravate nelle ultime 48 ore, subito dopo avere ricevuto lì la nuova premier britannica Liz Tuss, a cui aveva conferito formalmente l’incarico. Da ieri sera alle 19,32- ora in cui è stata data la notizia ufficiale- la gran Bretagna è entrata in un lungo lutto che era stato previsto per 10 giorni se il decesso fosse avvenuto a Londra, e che sarà invece ulteriormente prolungato di tre giorni.

Tutto il protocollo era d’altra parte stato deciso dalla stessa Regina e in codice era stato classificato con il nome di “London Bridge is down”. Il nuovo Re automaticamente è Carlo, e la Regina Camilla. Erediteranno non solo il potere e il prestigio della corona reale inglese, ma anche un patrimonio fra i più consistenti di ogni casa regnante.

Elisabetta II era infatti la donna più ricca del mondo, anche se non si conoscono con esattezza tutti i suoi beni. La fortuna della famiglia reale è stata valutata dalla rivista Forbes in circa 90 miliardi di euro netti. I beni però sono divisi fra i vari membri della famiglia reale, e si sono accumulati nei decenni grazie alle cospicue eredità lasciate ai Windsor dai vari lasciti testamentari degli antenati. Ogni lascito però è avvolto da segretezza per almeno un secolo, e così è stato anche per il testamento di Filippo, il consorte di Elisabetta, che secondo alcune stime le avrebbe lasciato beni del valore approssimativo di 35 milioni di euro.

A luglio scorso però The Guardian ha potuto consultare 33 testamenti su cui era da poco caduto il vincolo di segretezza. Pur trattandosi di membri più laterali della famiglia reale, sono emersi lasciti alla corona per 215 milioni di euro, tutti nella disponibilità di Elisabetta. La Regina per altro aveva pure un appannaggio annuale pagatole dal parlamento britannico per svolgere il suo “lavoro” in tranquillità, che ora sarà nella disponibilità di Carlo e Camilla.

Nel 2021 l’appannaggio ha superato per la prima volta il controvalore di 100 milioni di euro. Oltre allo stipendio alla Regina e quindi ora al Re con la sua consorte arrivava anche la “Privy Purse”, il reddito proveniente dalle proprietà del Ducato di Lancaster. Si tratta di quattro fondi, corrisposti sempre dal 1399: uno finanziario, uno agricolo, uno commerciale e uno residenziale.

Sul sito stesso del Ducato è scritto: “Alla fine di marzo 2022, il Ducato di Lancaster aveva 652,8 milioni di sterline di attività nette (pari a 750 milioni di euro) sotto il suo controllo, con un surplus netto di 24,0 milioni di sterline. Si tratta di attività immobiliari e finanziarie. Le attività immobiliari possono essere suddivise a grandi linee in agricole, commerciali e residenziali e comprendono alcuni dei diritti storici del ducato sulla costa e sui minerali”.

Ma al Windsor regnante vanno a vita anche i proventi del Crowne Estate, patrimonio immobiliare di proprietà diretta che è valutato secondo le ultime stime circa 15 miliardi di euro. Oltre a palazzi, castelli e abitazioni varie ci sono più di 100 mila ettari di proprietà anche coltivati.

La rendita annuale del Crowne Estate ammonta a circa 500 milioni di euro, nella piena disponibilità di chi siede sul trono. Fra i vari beni posseduti che non debbono essere divisi con altri rami della famiglia ci sono i gioielli della Corona, rigorosamente vigilati e protetti da sistemi di sicurezza sofisticati nella Jewel House all’interno della Torre di Londra costruita nel 1066 da re Guglielmo.

Il loro valore di mercato è di difficile stima, ma sono valutati nel patrimonio comunque per una cifra non banale: 4,3 miliardi di euro. Fra i beni immobili di diretta proprietà c’è appunto anche il castello scozzese di Balmoral, dove ieri a 96 anni la Regina si è spenta. È la residenza estiva tradizionale dei sovrani ed è valutata circa 150 milioni di euro. Più del doppio dei 70 milioni di euro stimati per la residenza invernale di Sandringham, dove la famiglia reale è solita trascorrere le festività natalizie. Complessivamente quindi dai vari beni di proprietà il, nuovo re Carlo con la sua Camilla potrà contare su una liquidità annuale di circa 700 milioni di euro, che può essere ovviamente investita secondo le indicazioni del Re.