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 2022  settembre 09 Venerdì calendario

Lorella Cuccarini che s’è messa a fare interviste su YouTube

Possiamo definirla «un’autobiografia sotto forma di tanti video»?
«Ma sì, è vero. Due mesi fa ho deciso di aprire un mio canale ufficiale Youtube perché volevo spazio. Spazio e tempo per parlare dei miei amici, delle persone che sono state importanti nella mia carriera. Non sono nuova alle interviste: Domenica In e La vita in diretta sono state due palestre eccezionali».
E così adesso ogni martedì e venerdì lei manda in onda video-interviste da casa. A giovani talenti, spesso scelti da «Amici», e a persone cruciali nel suo percorso.
«Ha visto l’intervista a Marco Columbro? Mi sono commossa io stessa. Quattordici anni trascorsi fianco a fianco lasciano il segno. Funziona così: ho una piccola squadra che lavora con me, facciamo le scalette di volta in volta e in poco più di due mesi abbiamo raggiunto due milioni di visualizzazioni. Ora, io non me ne intendo, ma gli esperti dicono che non è male come risultato».
Specie se parliamo di Lorella Cuccarini, non di una Youtuber. Però...
«Ma no, a 57 anni e con quattro figli mica posso mettermi a fare seriamente la Youtuber o l’influencer. Credo che le mie mini-trasmissioni abbiano successo perché dietro c’è una persona con la mia storia: danza, musica, televisione, teatro. Quando, per esempio, intervisto Franco Miseria (famoso coreografo, ndr.) non parlo tanto di me quanto del suo lavoro. Certo, c’è anche la mia storia, ma mi piace mettermi da quest’altro lato della telecamera».
È come se Lorella Cuccarini si stesse facendo una «tv» autonoma. Sul modello di Bobo Vieri o dello stesso Fedez. Possiamo dire così?
«Non esageriamo. È che nella televisione tradizionale spesso si hanno pochi minuti a disposizione, qui abbiamo tanto tempo. Un esempio: sono andata a cercare la mia prima insegnante di danza, Lydia Turchi. Parlando a lungo, è riaffiorato un episodio che avevo del tutto scordato. Una volta lei mi vide appoggiare un piede sull’altro e io dissi che volevo provare nell’altro piede lo stesso dolore che sentivo in quello posato sopra. Il raso delle scarpette si macchiò di sangue: la danza è fatica, i lustrini non devono abbagliare».
È stata dura?
«Per frequentare le lezioni di danza mi misi a fare la segretaria di quella scuola. E un anno feci pure le pulizie. Alla sera mi toglievo le scarpe grosse e mettevo quelle di raso. Non eravamo ricchi, la televisione mi ha dato molto ma adesso in questo spazio recupero qualcosa di più».
Per esempio le persone per lei importanti. Un nome su tutti: Marco Columbro.
«Quando ci capitava di dover cantare in diretta, lui non prendeva mai il tempo giusto. Allora io gli dovevo dare un pizzicotto sulla schiena. Alla fine della stagione era pieno di lividi. Quante sciocchezze hanno scritto su di noi. Dicevano che stavamo insieme, quando eravamo, e siamo ancora oggi, due ottimi amici».
Il «Caffé con» (così si chiama il format) lo ha preso anche Manuel Franjo. Famoso ballerino ai tempi di «Fantastico».
«Ha conservato il suo spirito da ragazzino».
Lorella, lei sembra intenzionata a prendere molto seriamente questo progetto online, è così?
«Faccio con serietà ogni cosa, così anche questa per me è importante. Riflettevo che questo format può crescere in molti modi, per esempio si può aumentare l’interattività con il pubblico. Ma lo sa che ci guardano persone dai 15 ai 70 anni? È fantastico».
Nell’altro «filone» del format, chiamato «Dimmi di te», compaiono giovanissimi talenti.
«Partecipando ad Amici mi sono resa conto che non è affatto facile per molti di loro. Alcuni, prendendo parte alla trasmissione, hanno perso il supporto delle famiglie. Ad altri è successo il contrario».
Il prossimo caffé con chi lo prenderà?
«Con Beppe Vessicchio, grande signore d’altri tempi ma persona molto complessa, con una storia personale che va raccontata».
Ma Heather Parisi non la inviterà?
«Anche se volessi, non saprei come contattarla, perché mi ha bloccata da tutte le parti. Chissà, forse inaugurerò un nuovo format, “Le interviste impossibili”, e allora ci sarà spazio anche per lei».