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 2022  settembre 08 Giovedì calendario

Tre milioni di famiglie hanno un genitore solo

La famiglia tradizionale scricchiola, i divorzi raddoppiano e si moltiplicano, in Italia, le famiglie monoparentali. Sono oltre tre milioni quelle composte da un solo genitore e dai figli. Secondo le ultime rivelazioni dell’Istat, nel nostro Paese, su 25,6 milioni di famiglie, il 12% è costituito da nuclei monoparentali. I genitori soli sono quasi sempre donne: 2,4 milioni di madri sole con figli contro 565 mila padri. Fuori dal Bel Paese le cose non vanno meglio. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Times, in Inghilterra, una famiglia su quattro è formata da un solo genitore con figli e negli Stati Uniti le famiglie a metà sono addirittura più del 23% del totale. Numeri importanti ma che non sorprendono se si considera che oggi, la metà dei matrimoni, finisce con la separazione. Il divorzio è il principale motivo per il quale un genitore, quasi sempre la madre, può ritrovarsi solo nella crescita e nell’educazione della prole. Ci sono però anche altre cause come le gravidanze extraconiugali, la morte del coniuge o, molto più frequentemente, l’assenza di un genitore vivo. Certo è che sempre più bambini e ragazzi sono chiamati ad affrontare le sfide della crescita senza poter contare sul supporto e l’amore di uno dei due genitori. E non è un’impresa semplice.
L’ETÀ EVOLUTIVA
Diventare grandi senza la guida della mamma o del papà ha, secondo gli psicologi dell’età evolutiva, conseguenze emotive importanti, spesso drammatiche. Non a caso, nel nostro ordinamento giuridico, uno dei principi cardine del diritto di famiglia è quello della bigenitorialità ossia la regola in base alla quale, ogni bambino, ha diritto a mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori anche se separati o divorziati. Una norma sacrosanta ma non sempre di facile attuazione. A far luce sui numeri delle nuove famiglie è il matrimonialista Marco Meliti. «Parlare di famiglie monogenitoriali anche con riferimento alle coppie separate o divorziate può apparire improprio, data la larga prevalenza del regime di affidamento condiviso dei figli che permette agli stessi di crescere potendo contare su entrambe le figure genitoriali, sebbene non più conviventi sotto lo stesso tetto – spiega Meliti – Quello che è indubbio è che nel tempo vi sarà un aumento del numero dei bambini che crescono e cresceranno in famiglie formate da un solo genitore, per ragioni diverse, legate anche al maggior ricorso alla scienza medica per veder soddisfatto il desiderio di genitorialità di coppie, anche dello stesso sesso, o di single. Situazione che a volte si concretizzano in Paesi esteri e che, poi, sollevano intricate questioni legali in Italia, legate al loro riconoscimento».
La società è mutata e, di conseguenza, anche le relazioni affettive hanno cambiato pelle al punto che, oggi, appare riduttivo guardare alla famiglia senza tener conto delle nuove relazioni familiari: monogenitoriali, ricostruite, di fatto e omosessuali. La famiglia non è più solo una formazione sociale fondata sul matrimonio ma un posto in cui c’è amore. Non mancano però quelli che, di relazioni stabili e accudimento dei figli, proprio non vogliono sentir parlare. Sempre più uomini e donne scelgono di stare soli.
UNITI MAI
È il Rapporto Annuale dell’Istat a consacrare l’Italia come il Paese dei single. Ben il 33,2 % degli italiani vive da solo. Una percentuale che, per la prima volta, sorpassa quella delle coppie con figli, che ormai, costituiscono il 31,2% delle famiglie. Si stima che, nel 2045, le coppie senza figli saranno più numerose di quelle con figli. La famiglia tradizionale pare reggere, seppur con percentuali non incoraggianti, solo al Sud. Mentre nel Nord-est i single e le coppie con figli si equivalgono (ciascuna il 30% del totale), nel Centro e nel Nord-ovest prevalgono le famiglie unipersonali (36% contro 28% circa delle coppie con figli) mentre nel Mezzogiorno risultano ancora preponderanti le coppie con figli (circa 36% contro circa 30% delle persone sole). Da nord a sud a vincere è la fuga da ogni vincolo e responsabilità, la voglia incontenibile di vivere come degli eterni Peter Pan. Poco importa se questo può voler dire dover fare i conti con la solitudine.