ItaliaOggi, 8 settembre 2022
Periscopio
Roma è spinta al suicidio economico dalla frenesia sanzionatoria euro-atlantica: le imprese italiane crolleranno e saranno comprate a buon mercato dagli yankee. Maria Zakharova (Telegram).
Ancora una volta, come ai tempi del generale Kutuzov contro le armate napoleoniche, il Cremlino sembra scommettere sul «generale inverno», sperando questa volta che il fronte europeo si frammenti sotto la pressione delle opinioni pubbliche colpite dall’inflazione e stremate dal freddo della stagione che incombe. Paolo Valentino, CorSera.
Buttano fuori i contadini ricchi dalla terra e li mandano a lavorare in gran numero nei depositi di legname e nelle ferrovie. Costerà un milione di vite, forse cinque milioni, ma non c’è mai stato nella storia umana un qualche grande cambiamento sociale senza che ci fossero dei morti. Upton Sinclair, romanziere americano e socialista a proposito della collettivizzazione in Ucraina.
Tutte le potenze invadono, e adesso sono tutti scandalizzati perché lo fanno anche i russi! Moni Ovadia, L’aria che tira.
[Con le sanzioni] la Russia ci sta guadagnando di più e le famiglie italiane si stanno impoverendo. Chi stanno danneggiando? Putin o l’Italia? Matteo Salvini, today.it.
Sì alle sanzioni, anche se si stanno rivelando poco efficaci […] e fanno del male anche a noi. Paolo Conte, ilgiornale.it.
Eccoli di nuovo insieme, Matteo Salvini e Giuseppe Conte, immancabilmente unanimi quando c’è da far vacillare la fermezza dei governi italiani nell’opporsi ai ricatti di Putin.Il Foglio.
La Russia sta pagando un prezzo molto pesante sulle sanzioni. A chi dice che «i russi, con l’aumento dei prezzi del gas, stanno facendo un mucchio di soldi», rispondo che fino a quando ci saranno le sanzioni i russi non potranno farci nulla con quei soldi, perché non possono comprare quasi niente. Quello di cui hanno bisogno glielo possiamo dare solo noi: siamo noi a decretare la vittoria o la sconfitta della Russia. Vittorio Emanuele Parsi (Luca Bianco, HuffPost).
A parte un mezzo, e ragionevole, dissenso di Matteo Salvini sulle sanzioni, le forze politiche in campo non osano rimettere in discussione l’affiliazione cieca, pronta e assoluta ai dettami Nato e agli interessi degli Stati Uniti. Marcello Veneziani, La Verità.
[Draghi] ha consegnato all’Ue l’economia, all’Oms la sanità, alla Nato la politica estera. Siamo una colonia. Titolo dell’intervista all’ex magistrato Antonio Ingroia, candidato di Isp (Giulia Cazzaniga, La Verità).
Esistono cinque categorie di bugie, diceva G.B. Shaw: la semplice bugia, le previsioni del tempo, la statistica, la bugia diplomatica, il comunicato ufficiale. Con La Verità, edizione italiana della Pravda di Mosca, le categorie di bugie diventano sei. Pierpaolo Albricci, ItaliaOggi.
Meloni prospetta un governo molto simile a quello gialloverde, senza il giallo ma con il nero, senza Toninelli ma con La Russa, e con le stesse ricette demagogiche, insostenibili e fanfarone del primo governo Conte. L’opposizione sarà guidata dal successore di Enrico Letta e sarà centrata sull’alleanza strategica tra il Pd e i 5stelle con un approccio più da Mélenchon o Corbyn che da Blair e Clinton. Christian Rocca 1, Linkiesta.
Evviva Mélenchon, Mélenchon c’est moi. Se non fosse che, a dispetto dell’amore che gli professa Giuseppe Conte, il leader più gauchista d’Europa, l’idolo dei giovani e degli anziani alternativi – quelli che il M5s in versione neo-radicale vorrebbe intercettare nel paese – di Giuseppe non ne vuol sapere. [Conte piace a Trump, che lo chiama «my guy», il mio ragazzo, a chi incontra] il compagno Mélenchon a Roma? Luigi De Magistris. Gabriella Cerami, HuffPost.
Da una parte ci sono i favoriti dell’estrema destra capitanati da Giorgia Meloni, la cui profondità di analisi politica ed economica ricorda certe accese discussioni del lunedì al Bar dello Sport. Dall’altra parte c’è Enrico Letta, capace di aggregare soltanto Di Maio, Fratoianni, Bonelli, Bonino e altri organismi visibili esclusivamente con microscopi avveniristici. In mezzo a loro c’è il nulla mischiato a niente di Volturara Appula e la commovente illusione di Carlo Calenda di parlare a un elettore razionale. Christian Rocca 2, Linkiesta.
Nel gruppo telegram «Spygate down», creato dai complottisti americani [pro-Trump] trovo le immagini di una lunga coda di persone in fila a Milano: «Oltre 6 milioni di italiani vivono in assoluta povertà e altri 10 milioni non arrivano a fine mese a causa dell’aumento dei prezzi e delle bollette. Allo stesso tempo, i politici responsabili di questo disastro guadagnano 10.000 euro al mese». Pubblicati in Usa il 6 agosto, gli stessi video hanno iniziato a circolare nei canali dalla propaganda ufficiale di Mosca: [appaiono il 20 agosto] sul canale Telegram [del giornalista di regime] Vladimir Soloviev. [A dimostrazione che c’è] una particolare triangolazione tra le comunità pro-trump americana e la disinformazione russa per colpire l’Italia in vista del voto del 25 settembre. Guido Petrangeli, HuffPost.
Matteo Salvini si ispira a Donald Trump. Donald Trump, però, invita Giorgia Meloni alle convention dei repubblicani. Donald Trump, a sua volta, in Italia si interessa del suo ragazzo, «Giuseppi», che in Italia cerca di giocare il ruolo dell’anti Trump, e il quale Giuseppi, a sua volta era considerato dal Pd un punto di riferimento fortissimo dell’agenda progressista. Come avrebbe detto forse Paolo Villaggio: tesoro, aiuto, mi si sono intrecciati i diti! Claudio Cerasa, il Foglio.
Se volessimo capire in cosa consiste davvero la razza umana, dovremmo solo osservarla in tempo di elezioni. Mark Twain.
Gli elettori dovrebbero scegliere i loro rappresentanti tra coloro che non si candidano. Roberto Gervaso.