la Repubblica, 8 settembre 2022
Con la flat tax di Salvini a guadagnarci sarebbero sempre i ricchi
Caro Direttore, chiedo la sua ospitalità per ritornare sul tema dellaflat tax e, in particolare, su una questione: chi ci guadagna con la flat tax? Ci sono tante versione di flat tax, ma mi focalizzo sulla proposta della Lega perché è stata già dettagliata nel disegno di legge 1831 del Senato del 2020. Questo disegno di legge, se approvato, porterebbe al passaggio dalla situazione attuale (che la Lega chiama “fase 1” della flat tax perché questa già esiste per le partite IVA fino a 65.000 euro) alla “fase 2” quando l’aliquota “piatta” del 15% sarebbe estesa ad altri contribuenti e alla fase 3, quando (oltre ad altri cambiamenti di minore rilevanza) la tassa al 15% sarebbe estesa a tutti. Quanto segue è basato su una nota preparata dallo studio commercialista Crea Giaccari Associati che si può trovare al sito www.carlocottarelli.it. Per valutare gli effetti della flat tax nella fase 2 la Lega ha messo a disposizione una app che calcola, dato il reddito e le caratteristiche del nucleo familiare, quanto una famiglia paga ora di tasse e quanto pagherà con la flat tax. C’è un problema con questa app: il calcolo non tiene conto che ora una famiglia beneficia solitamente di deduzioni, detrazioni e crediti di imposta che sarebbero abolite con la flat tax. Il carico fiscale attuale è quindi sovrastimato. Prendiamo, per esempio, un single con un reddito di 28.000 euro, spese mediche per 600 euro e interessi passivi sul mutuo casa di 1650 euro. La app dice che il risparmio con la flat tax è di 319 euro. Ma, considerando le deduzioni per spese mediche e mutuo, col la flat tax si pagherebbero 84 euro in più. Il contribuente può sempre optare per restare con il trattamento attuale (la “clausola di salvaguardia”), ma il risparmio sarebbe comunque zero. Fra l’altro, dove è la semplificazione che, si dice, arriverebbe con flat tax se il contribuente deve comunque andarsi a calcolare se gli conviene restare o meno nel regime attuale? In generale, la app sovrastima il risparmio di tasse per importi di1000-1500 euro, a seconda del reddito e degli importi deducibili.