Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  settembre 07 Mercoledì calendario

Stranezze e proteste al test di medicina

A che altezza vola la gazza? Che cosa sono la Constitutio de feudis o il Def? Tutto questo serve per passare il test di ingresso alla facoltà di medicina. Ieri si sono svolte le prove selettive, che ridurranno il numero dei 65.378 candidati fino ad arrivare a coprire i 15.876 posti disponibili quest’anno. Sono circa 700 in più rispetto allo scorso anno, ma la selezione è comunque durissima. Entra circa un candidato su 4. E allora gli argomenti su cui vertono i quesiti del test diventano cruciali. I ragazzi hanno avuto 100 minuti per rispondere a 60 domande a risposta multipla, con 5 opzioni di risposta previste, e nello specifico erano presenti nella batteria del test 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi, 5 quesiti di ragionamento logico e problemi, 23 quesiti di biologia, 15 quesiti di chimica e 13 di fisica e matematica. Per l’anno accademico 2022-2023 si è deciso di diminuire il numero di domande di cultura generale per dare maggiore spazio a quelle di biologia, matematica, fisica e chimica. Ma non sono mancate le polemiche, su questa forma di selezione all’ingresso su cui da anni ormai si discute per trovare una riforma che risponda alle necessità del sistema universitario e sanitario. E allora ieri, di fronte ai quesiti più complessi o più particolari, non pochi studenti hanno storto il naso. A cominciare dalle domande inserite nella sezione di biologia dove gli studenti si sono trovati alle prese con l’epitelio di transizione e l’allele autosomico recessivo HbS, qualcuno è rimasto spiazzato dal quesito sul progesterone oppure da quello relativo ai nucleotidi Agu. «Per superare il test – commentavano ieri i candidati fuori dalle aule dell’università La Sapienza di Roma – serviva forse una laurea in biologia. Non era per tutti».IL CALCOLONella sezione di matematica l’attenzione è stata invece concentrata in buona parte sul volo della gazza che lascia cadere dal becco una moneta che aveva con sé. Il candidato aveva il compito di calcolare l’altezza del volo orizzontale della gazza. Per poi arrivare ai quesiti di comprensione e analisi del testo relative alla spiegazione della Constitutio de feudis, o Edictum de beneficiis: l’editto emanato nel 1037 dall’imperatore Corrado II il Salico. C’è poi stato qualche problema con il Def, il documento di economia e finanza, evidentemente poco conosciuto dagli studenti come tema di attualità. E sempre in linea con la stretta attualità, è entrata di diritto a far parte dei 60 quesiti l’impennata dei costi energetici: la prima domanda dei test di ragionamento logico e problemi vedeva protagonista Franco che «nel giugno 2022, ha speso per l’energia elettrica il 125% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente».C’è chi ha saputo rispondere a tutto e chi, invece, è stato messo in difficoltà dai quesiti più particolari. E allora tornano le polemiche. Ieri in piazzale Aldo Moro, appena fuori dall’università La sapienza, c’era un bara in legno dal messaggio anti-sfiga. Consulcesi, che tutela i diritti dei professionisti della sanità e segue da anni le procedure di accesso per verificare la correttezza dello svolgimento dei test di ingresso, ieri ha esposto una bara con un cartello con su scritto «tranquilli è solo un flash mob. La fortuna non determina il tuo futuro, le tue azioni sì. Entri a medicina perché giusto». Il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella, ha ribadito: «È inaccettabile che sia la fortuna a determinare il destino di questi giovani studenti e, di conseguenza, il destino del nostro prezioso servizio sanitario nazionale. Noi saremo al loro fianco e vigileremo sul corretto svolgimento delle prove e faremo in modo che sia premiato il merito».LE MODALITÀ La polemica torna a concentrarsi infatti sulla modalità dei test di accesso con cui, spesso, gli studenti si sentono in una lotteria. E così il dibattito si riaccende sui criteri di selezione: è infatti l’ultimo anno di test svolti in questa modalità. Spetterà al futuro governo mettere a punto la nuova selezione. Per ora è stabilito che i test si potranno svolgere online durante l’ultimo anno di scuola superiore per poi accedere ad una graduatoria nazionale. A partire dal 14 settembre sarà possibile consultare i punteggi, in versione anonima, sul sito www.universitaly.it mentre le prove singole saranno disponibili a partire dal 23 settembre. Per la graduatoria unica nazionale nominativa, che contiene le tre diverse posizioni con posti assegnati, prenotati e in attesa, bisognerà invece aspettare il 29 settembre prossimo.