il Giornale, 5 settembre 2022
«I promessi sposi» ritradotti in America
I promessi sposi respirano nuova vita oltre l’Atlantico: sta per uscire in libreria negli Usa la nuova traduzione americana dell’italianista Michael Moore che ha già fatto conoscere ai lettori degli Stati Uniti i libri di Calvino, Moravia e Primo Levi. Lo Sfregiato, uno dei «bravi» di Don Rodrigo, diventa «Scarface» nella nuova versione del romanzo di Alessandro Manzoni, proprio come il gangster interpretato da Al Pacino nell’omonimo film di Brian de Palma, mentre «Tira-dritto», un altro degli sgherri al soldo del signorotto del lecchese che si oppone alle nozze tra Renzo e Lucia, prende il nomignolo di «Straight Shooter» e l’«Innominato», personaggio ispirato a Francesco Bernardino Visconti, si nasconde dietro il soprannome di «The Nameless One». «Una doppia prova d’amore», è la risposta che il traduttore dà a chi gli chiede chi gliel’abbia fatto fare dieci anni fa di imbarcarsi nell’impresa di traghettare «The Bethroted» nel XXI secolo: amore verso la lingua italiana che Moore ha studiato all’università (ha un PhD su Petrarca) e poi vivendo e lavorando in Italia, tra Milano e Como, ma anche verso l’americano, che «non è vero che non abbia eloquenza». Moore, che per anni è stato anche interprete della Rappresentanza Permanente italiana all’Onu e di vip della cultura italiana di passaggio a New York, è così attaccato a questo concetto che ha incluso nel contratto con la Modern Library di Random House la condizione che la sua versione dei «Promessi sposì», quando uscirà in Gran Bretagna, sia identica a quella che il 13 settembre sarà pubblicata negli Usa. Il romanzo in Italia si insegna a scuola, ma in America è semisconosciuto.