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 2022  settembre 03 Sabato calendario

Bere vino è roba da vecchi oa vanno di moda i simil-cocktail

Il wokeismo di stampo americano, forse proprio per lo sforzo di smontare la moralità convenzionale del Paese, è soggetto a una sorprendente vena di puritanesimo. La tendenza è più evidente nell’ondata di neo-proibizionismo sul consumo d’alcol che si sta abbattendo sul Paese. In parte, sarà dovuta alla grande attenzione verso un’alimentazione sana che accompagna il nuovo credo, ma dipende anche dal fatto che i genitori invece bevono, e bere un bicchiere o due di vino mentre si cena è ora «da vecchi».

Gli Usa sono arrivati tardi al vino. Per lungo tempo, latte, a volte la birra o la Coca Cola accompagnavano i pasti. Si bevevano anche i distillati, ma raramente a tavola. Il vino invece era considerato una roba da poveretti, tant’è che gli ubriaconi da strada erano comunemente chiamati winos, a causa della loro preferenza per lo sherry dei supermercati che dava la sbronza più economica. Poi, verso la fine del secolo scorso sono cominciati a fioccare studi scientifici secondo cui il vino faceva bene al cuore. Si leggeva con regolarità che due bicchieri di rosso al giorno erano in grado di dimezzare il rischio d’infarto. Con ciò, la diga si è rotta e la vasta middle class americana ha cominciato a discorrere di etichette pregiate e di annate.
A partire dal 1994, il consumo pro capite di vino negli Usa è cresciuto per 22 anni di fila. Poi, nel 2018, è rinata la guerra contro l’alcol, una tradizione del Paese. Le autorità, l’Oms e il Center for Disease Control (Cdc) americano su tutti, hanno cambiato parere, annunciando, sulla base di nuove ricerche, che tutto ciò che conteneva alcol era veleno. Il consumo Usa di vino si è così ridotto per la prima volta dopo due decenni.
Un po’ alla maniera dei vegani che abbondano nell’uso del ketchup per avere l’impressione di consumare qualcosa che «sanguini», è nata la moda dei «simil-cocktail» come il «Nogroni», sorta di Negroni analcolico fatto con simil-vermut, simil-Campari e simil-gin. Sono nate piccole catene di negozi specializzati nella vendita di vini e liquori senza alcol, come Boisson, che oggi ne ha cinque a New York e progetta di allargarsi in tutto il Paese. All’inizio del 2022 la società di ricerche di mercato Morning Consult ha rilasciato i risultati di un sondaggio secondo cui il 19% degli americani avrebbe partecipato a una sorta di campagna neo-proibizionista per la sobrietà chiamata Dry January. Nel 2021, erano il 13%.
Per ora, nessuno sembra pensare di voler dare concretezza al neo-proibizionismo col divieto tout court di vendita di alcolici. L’ultima volta che gli americani ci hanno provato, negli Anni ’20 del secolo scorso, non è finita bene…