La Stampa, 3 settembre 2022
San Siro spegne le luci
Un risparmio energetico del 25-30% rispetto agli attuali consumi. È l’obiettivo della Lega Serie A che ha deciso di dare un taglio netto all’utilizzo dell’illuminazione negli stadi per risparmiare sui costi e inviare un segnale alla vigilia di un autunno di austerity obbligata a causa dello scenario globale successivo all’invasione russa in Ucraina.
I riflettori non potranno restare accesi al massimo della potenza per più di quattro ore in concomitanza delle partite. Per dare un’idea del cambiamento, attualmente il periodo era di quasi sei ore su ogni campo. Le luci potranno essere sfruttate al 100% un’ora e mezza prima del calcio d’inizio in occasione delle serali alle 20.45. Il periodo scende a 60 minuti per le gare giocate di pomeriggio. Una finestra di tempo che dovrà essere armonizzata con le abitudini attuali. Quasi sempre i cancelli degli impianti vengono aperti due ore prima del via. Quindi ci sarebbe mezzora con lo stadio accessibile ai tifosi, ma senza l’illuminazione a pieno regime. Entrano in gioco esigenze di sicurezza e ordine pubblico. Senza dimenticare le necessità legate alle riprese tv oltre alla corretta applicazione di Var e goal-line technology. Per questo motivo i provvedimenti approvati ieri dovranno essere calibrati bene tra un mese e mezzo, quando tornerà l’ora solare e quindi le giornate si accorceranno molto. Sarà di aiuto la sosta della Serie A per il Mondiale del Qatar, deleteria sotto molti altri aspetti. Col campionato fermo da metà novembre all’inizio di gennaio i consumi negli stadi saranno nulli tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno.