Robinson, 3 settembre 2022
Una notte in bianco su TikTok per leggere libri
Certe notti su Tik Tok. L’ultima sfida l’ha organizzata Valentina Ghetti, @book.addected, insegnante e appassionata lettrice diRobinson.
Ventiquattr’ore di tempo – dalle 9 del mattino di lunedì 29 agosto alle 9 del 30 – per finire i libri lasciati in sospeso o iniziare quel volume che da settimane aspettava sul comodino. Prima, alla vigilia di Ferragosto, era stata Megi Bulla, @ labibliotecadidaphne, l’inventrice delle live by night, a organizzare un party virtuale: nove ore, dalle 21 alle 6 del mattino, per leggere almeno un titolo dall’inizio alla fine. Eccole le notti bianche dei booktoker, che in piena estate, invece di costume e infradito, indossano pigiama e occhiali.
A Ferragosto, alle 21, erano in tremila. Alle 6 erano rimasti in 1100: ognuno nella sua camera a leggere in silenzio, ma collegato in rete con tutti gli altri. Ogni ora, una pausa di cinque minuti per chiacchierare, commentare i libri scelti e superare la stanchezza. Un esperimento talmente riuscito che la community si è data appuntamento per l’anno prossimo, stessa data, per una nuova festa alternativa. Anche l’appuntamento lanciato da Valentina Ghetti ha avuto successo: una giornata del libro, che ha coinvolto più di 300 tiktoker che hanno scelto soprattutto It Ends with Us di Colleen Hoover, La corte di rose e spine e Il Trono di ghiaccio di Sarah J. Maas.
Ogni tre ore un collegamento live per gli aggiornamenti sul numero di pagine lette. «L’obiettivo – spiega Ghetti – è quello di prendersi una giornata intera per la lettura. Io ho scelto Le ombre tra di noi di Tricia Levenseller, Colori invisibili di Sabrina Gabrielli eLa regina delle ombredi J. Maas». @ book. addicted, che ha annunciato un nuovo book day per il prossimo dicembre, ha parlato dell’iniziativa durante la diretta del lunedì, dueore insieme a @ robinsonrepubblica per sfogliare con la community il supplemento culturale di Repubblica in edicola. Che aveva dedicato la copertina a
La Valle dell’Eden di John Steinbeck: a settant’anni dalla pubblicazione, quando i figli si ribellano ai padri sul destino del pianeta, rileggere il capolavoro del premio Nobel per la letteratura è più attuale che mai. La discussione si è animata, a partire dagli articoli di copertina di Gabriele Romagnoli, Natalia Aspesi e Stefano Massini. Ma anche dalla provocazione di Matteo Nucci che, in un servizio dedicato al Festival della Mente di Sarzana, in programma dal 2 al 4 settembre, ha scritto che gli antichi non vanno né riscritti né attualizzati ma «devono semplicemente essere letti e riletti». Quanto è importante rituffarsi nei classici? Le riscritture hanno un senso o ha ragione Nucci?
«Il linguaggio cambia con la società, riscrivere e ripensare le opere classiche è importante», ha commentato in diretta @ fabiofilippi547. «Le riscritture possono servire a dare voce, in un’epoca nuova, a personaggi considerati secondari», ha aggiunto @ book. addicted. Mentre il caporedattore di RobinsonDario Olivero ha parlato di classici come archetipi, raccontando il caso del padre della psicoanalisi Sigmund Freud che all’esame di maturità, nel 1873, si imbatté in un brano dell’Edipo Redi Sofocle, tragedia attorno alla quale sarebbe ruotata tutta la sua teoria sull’inconscio. La diretta è andata avanti con la lettura delle classifiche, che hanno visto It Ends with Us, al qualeRobinson aveva dedicato il flash mob delle recensioni della settimana precedente, guadagnare il secondo posto dietro al re dell’estate Joël Dicker. @ robinsonrepubblica si apre alle live con altri booktoker. La prossima diretta per leggere Robinsoninsieme, sabato 3 alle 14, è con Martina Levato, @levv97. Nuovi naufraghi nell’isola che c’è.