La Stampa, 3 settembre 2022
Sul price cap
l1Che cosa sono i “price cap” sul gas e sul petrolio?L’espressione inglese “price cap” si traduce come limite o tetto di prezzo, nel caso specifico riferito ai due idrocarburi. La Russia è fra i maggiori produttori di entrambi e sta lucrando sul boom dei prezzi delle due materie prime. L’idea in Occidente è di concordare fra i consumatori un prezzo massimo da pagare ai russi.l2Perché gli idrocarburi sono molto rincarati nell’ultimo anno?Si sono sommati due fenomeni. Uno di sfondo: non appena il Covid ha un po’ mollato la presa, l’economia globale è ripartita, facendo schizzare all’insù la domanda di gas e petrolio, e questo ha provocato una prima pressione al rialzo sui prezzi. Su questo sfondo è scoppiata la guerra russa in Ucraina.l3Che effetto ha la guerra in Ucraina sulle forniture e sul prezzo del gas?I flussi da Mosca non si sono interrotti come conseguenza dei combattimenti, visto che il metano russo continua a raggiungere l’Europa occidentale attraverso l’Ucraina in guerra. Ma la spirale di sanzioni e contro-sanzioni ha avuto, fra altri effetti, quello di spingere Mosca a ridurre le forniture di gas all’Occidente, e così il prezzo si è impennato.l4Che conseguenze avrebbe il price cap sul gas?Due ipotesi: Mosca potrebbe subire questa decisione, oppure rifiutarsi di vendere il metano a un prezzo imposto da altri. Di recente ha già mostrato determinazione nel bruciare il gas piuttosto che farlo arrivare in Europa.l5Come è nata l’idea del price cap sul petrolio?America e Europa hanno deciso di non importare più dalla Russia, per ridurre l’incasso con cui Mosca finanzia la guerra; nell’impossibilità di spingere il resto del mondo a fare altrettanto, il G7 vorrebbe almeno convincere tutti gli altri (ad esempio l’India) della necessità di limitare il prezzo del greggio russo.l6Come reagirebbe il resto del mondo a un tetto al prezzo del petrolio?Secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, «gli esportatori dell’Opec la prenderebbero male»: imporre un prezzo politico avrebbe conseguenze non solo bilaterali, fra Occidente e Russia, ma estese a tutto il mercato mondiale del greggio, deprezzando anche il petrolio dell’Opec, che potrebbe reagire tagliando la produzione per sostenere il prezzo. Un’altra spirale.