31 agosto 2022
A proposito delle elezioni presidenziali Usa
Ancora a proposito delle elezioni del 5 novembre 2024
di Mauro della Porta Raffo Presidente onorario della Fondazione Italia USA
Le elezioni cosiddette Presidenziali americane in programma il 5 novembre del 2024 saranno le sessantesime dato che le inaugurali ebbero luogo tra il 15 dicembre 1788 e il 10 gennaio 1789, l’unica volta nella quale le urne furono aperte anche in un anno dispari.Nelle prime quindici circostanze, fino alle votazioni in calendario nel 1844 comprese, i seggi restarono aperti nel Paese per all’incirca una trentina di giorni.Dalle seconde elezioni del 1792 – anno bisesto e così sempre a seguire (tranne nel 1800 e nel 1900 che il Calendario Gregoriano non considera tali non essendo divisibili per quattrocento come invece il 2000) coincidendo le due scadenze, quella del mandato quadriennale e della bisestilita’ – in un periodo dell’anno ogni volta comprendente pressappoco tutto novembre.È nel 1848 che, a seguito di una Legge in merito, le urne sono aperte solo un giorno ed esattamente ‘il primo martedì dopo il primo lunedì’ del citato undicesimo mese, questo per evitare che si voti l’1, Ognissanti.Sarà pertanto quella del 2024 la quarantacinquesima circostanza elettorale temporalmente così limitata.
L’elezione del citato 1848 vide prevalere il Generale Zachary Taylor, il secondo Whig in grado di arrivare a White House, il quale morirà in carica nel 1850 (non un inizio particolarmente felice ma del resto anche il suo predecessore quanto ad appartenenza partitica, il Generale William Harrison, era deceduto – il primo e dopo appena un mese – sedendo nella Executive Mansion).Considerando nell’elenco come storicamente accade - il Vicepresidente successore in corso di mandato di Taylor Millard Fillmore e quelli dei successivi Presidenti assassinati (di Abraham Lincoln, Andrew Johnson e di James Garfield, Chester Arthur), Vice che non si ricandidarono (Fillmore lo fece invano ma solo quattro anni dopo avere lasciato),- che non pochi degli eletti sono risultati vincitori in più di una circostanza (Franklin Delano Roosevelt addirittura in quattro),- che Grover Cleveland prevalse due volte non consecutivamente ed è pertanto considerato sia quale ventiduesimo che quale ventiquattresimo inquilino di White House (definizione forzata visto che George Washington non vi risiedette e che la dimora presidenziale fu così chiamata solo dopo la ricostruzione successiva al suo incendio ad opera degli Inglesi datato 24 agosto 1814),- tenendo conto invece del fatto che da Theodore Roosevelt in poi i subentrati mortis causa (Calvin Coolidge, Harry Truman e Lyndon Johnson), riproponendosi ed essendo a loro volta eletti, - e che invece a Gerald Ford la conferma non riuscì, - pur essendo come detto le votazioni quarantacinque, - i Presidenti ufficialmente elencati – Cleveland, si ripete, numerato due volte e Joe Biden compreso -risultano essere trentacinque.