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 2022  agosto 30 Martedì calendario

India, un casco purifica l’aria dallo smog

In India la mobilità su due ruote è molto sviluppata, biciclette ma soprattutto ciclomotori con cui destreggiarsi nel traffico delle megalopoli o per spostarsi nelle zone rurali.

Le città indiane sono tra le più inquinate al mondo; lo scorso anno nella classifica che metteva in fila quelle con la maggior concentrazione di smog ben 35 su 50 appartenevano al Paese governato dal primo ministro Narenda Modi.



Combattere l’inquinamento è una lotta dura, ma si può sempre cercare di difendersi da ossidi vari e polveri sottili. Tra le soluzioni adottate ce n’è una originale ed è frutto dell’inventiva di una startup, ma secondo quanto ha riportato la Reuters anche le agenzie statali vi stanno investendo milioni di euro.

Si tratta di Puros, un casco da motociclista che sarebbe in grado di purificare l’aria, o meglio di filtrarla durante gli spostamenti di chi lo indossa, catturando soprattutto le tanto temute polveri sottili. Considerando i milioni di potenziali utilizzatori nella sola capitale Nuova Delhi e i problemi di inquinamento che ha la città, il casco potrebbe essere una piccola rivoluzione nella lotta allo smog se è vero, come sostengono i progettisti, che sarebbe capace di rimuovere più dell’80% degli inquinanti.

Il casco è stato sviluppato dalla Shellios Technolabs, fondata da Amit Pathak, che dal 2016 nello scantinato di casa ha iniziato a lavorare sul dispositivo. Nei freddi inverni di Nuova Delhi, quando lo smog rende l’aria quasi irrespirabile e il freddo intrappola la polvere e le emissioni dei veicoli in una grigia cappa malsana, l’ingegnere si spremeva le meningi per trovare una soluzione.

«All’interno di una casa o di un ufficio puoi avere un purificatore d’aria», ha spiegato l’inventore, «ma i ragazzi sulle moto non hanno alcuna protezione».

Così, ha scritto la Reuters, la sua azienda ha progettato un casco con un’unità di purificazione dell’aria: il dispositivo è dotato di una membrana filtrante sostituibile e di una ventola alimentata da una batteria che dura sei ore e può essere ricaricata semplicemente attraverso una slot micro Usb. In questo modo è possibile guidare la moto in mezzo allo smog senza attentare alla propria salute.

I test svolti da un laboratorio indipendente hanno confermato che il sistema può filtrare per davvero l’aria inquinata, purificandola all’80%. E dopo le prove a partire dal 2019 sono iniziate le vendite del casco antinquinamento a circa 50 euro al pezzo, tanto che oggi il ministero indiano della scienza e della tecnologia ha affermato che il casco offre «una boccata d’aria fresca per i motociclisti».