La Stampa, 29 agosto 2022
Fratoianni vuole vietare i jet privati
Anche i ricchi piangano, nel senso che è il momento di togliergli il jet privato. È l’ultima proposta di Bonelli&Fratoianni. Il jet privato, simbolo di una ricchezza davvero esagerata e ostentata. Ma per il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, il problema è un altro: «Inquinano come pazzi. Abbiamo sottomano serissimi studi scientifici: ogni passeggero di un jet privato inquina quanto 50 passeggeri di linea. Non ce lo possiamo permettere, né sotto il profilo ambientale, né energetico».
E in effetti il problema c’è. In Francia ne sta discutendo addirittura il governo. Per Julien Bayou, leader nazionale dei Verdi francesi, «è arrivato il momento di bandire tutti i jet privati» perché indubbiamente i voli privati contribuiscono alle emissioni in maniera vertiginosa se calcolate pro-capite. Dice ancora Bonelli: «Non dico di vietarli per sempre, di questo se ne potrà discutere in seguito, ma sicuramente sospenderli in questa fase». E intanto la co-portavoce dei Verdi, Eleonora Evi si scaglia contro «il prezzo dei capricci dei super ricchi», dicendo: «L’1% della popolazione più ricca del pianeta inquina il doppio della metà più povera».
A questo punto, però, puntuale parte il dibattito. L’economista renziano Luigi Marattin, Terzo Polo, fa dell’ironia: «In attesa che lo stesso slogan abbia "proprietà" al posto di "jet" (è solo questione di tempo, visti i soggetti), una riflessione: al 31/12/2021 risultano 133 jet privati registrati fiscalmente in Italia. Sicuramente abolendoli si risolve il problema dell’ambiente nel mondo». Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, si preoccupa delle ricadute sul settore aeronautico, ma anche dei possibili danni sulla cantieristica di lusso che c’è nella sua regione: «Invidia sociale che diventa proposta politica: il genio che vorrebbe vietare i jet privati ha pensato che gli ultimi a rimetterci sarebbero i ricchi che li usano? Perderebbero il posto di lavoro coloro che a quei jet fanno manutenzione, il personale degli aeroporti che si occupa di quel genere di voli. E, con numeri assai più alti, ci rimetterebbero turismo e strutture che con il mercato di lusso creano occupazione».
Per qualche ora, sui social si accapigliano in tanti. Bonelli ci resta male: «Marattin si guarda bene dal confutare i numeri, perché sa che ho ragione. Quei jet inquinano al massimo». Gli risponde anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: «È chiaro che non basta intervenire in Italia, ma il dibattito su questo aspetto esiste ed è aperto in tutta Europa. Anche il governo Macron in queste settimane si pone il problema di una regolamentazione e di una stretta ai voli. Altro che ironia». Semmai è lui che si permette una puntuta battuta su Matteo Renzi: «E poi forse sarà necessario intervenire anche sui voli dei jet dell’Arabia Saudita. Anzi quelli bisognerebbe proprio evitarli anche per una questione etica oltre che per quella ambientale».
Già, Renzi. Il tema gli brucia. E quindi, da Viareggio, a un incontro elettorale: «Sento che qualcuno a sinistra propone di abolire i jet privati. Ma i voli di Stato, quelli su cui sono stato massacrato per tre anni, ora li fa Di Maio».