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 2022  agosto 27 Sabato calendario

In Germania l’uomo è nocivo

Sono un uomo, dunque appartengo a una specie nociva, inutile e per giunta costosa, mi accusa una trasmissione in Tv. Per la delegata federale alla lotta contro la discriminazione, Ferda Ataman, come se non bastasse in quanto maschio e bianco sono razzista (ItaliaOggi ne ha parlato il 22 aprile). Nonostante le proteste, anche di quanti lei dovrebbe proteggere, immigrati musulmani e di colore, Frau Ferda è stata eletta, per ostinazione dei verdi e della sinistra socialdemocratica. E anche io allora sono colpevole in base al politically correct perché mi ostino a considerami un uomo, banalmente eterosessuale, benché accetti come è giusto qualsiasi variazione sul tema, tranne il sesso fluido. Non si dovrebbe cambiare a piacere, a seconda dell’umore.



Georg Restle, capo della trasmissione Monitor dell’Ard, il primo canale pubblico, ha denunciato «die Gefahr für die Gesellschaft durch Männer», il pericolo per la società a causa degli uomini, in una trasmissione ispirata dal saggio di Boris von Heesen, Was Männer kosten, quanto costano gli uomini. Le sue cifre sono incontrovertibili: maschi il 94% dei carcerati, l’88% degli schiavi del gioco d’azzardo, l’80% dei drogati, il 70% dei ladri. Un giorno in cella costa sui 200 euro, le mutue si lamentano per l’assistenza a eroinomani e cocainomani.

Per il gioco, non saprei, i ludo maniaci, come vengono definiti, perdono tutti senza eccezione. Sono loro a pagare. Certamente, ma finiscono sul lastrico, mantenuti dall’assistenza pubblica, mi si obietta. «Non sono solo dannosi, anche cari», ha sostenuto Georg Restle, lanciando l’allarme.


Siamo brutali e viviamo in modo non sano. I maschi si ubriacano, e mangiano troppo, si ammalano di diabete e mettono al repentaglio il cuore. I vizi virili costano allo Stato 63 miliardi di euro all’anno.

Però in media viviamo meno a lungo. I maschi guidano spericolati, e l’80% degli annegati sono uomini. In Germania gli uomini arrivano in media a 78 anni, contro gli 83,4 delle donne. In Italia arriviamo a 82 anni, ma le nostre compagne battono le tedesche arrivando a 84,1. Gli uomini italiani sono i più longevi in Europa, superati di un’incollatura, sei mesi, dai maschi del Lichtenstein. C’è sempre qualcuno convinto che nel Medioevo si morisse a trent’anni, ma la media era dovuta alla mortalità infantile.

Io non so da che parte stare. Per l’aspettativa di vita mi devo considerare un italiano o un tedesco? Sulla salute influisce di sicuro il clima, fa bene il freddo prussiano o il caldo della mia Sicilia? E il cibo. Non divoro ogni giorno un Eisbein, lo stinco di maiale, né faccio colazione con un currywurst mit Pommes, una salsiccia con patatine fritte. A Berlino rischio di essere investito da un ciclista, a Roma da un turista in monopattino, probabilmente più letale.


I medici italiani sono meglio dei tedeschi, ma io ho trovato un Doktoren di cui mi fido. Gli ospedali erano meglio in Prussia, almeno fino ad ieri, oggi sono vittime della mania ossessiva per il risparmio.

Per il momento mi impegno per migliorare la media del Paese che mi ospita, ma il merito dovrebbe andare mia moglie. Secondo una statistica che non riesco a trovare, ma di cui non dubito, gli ammogliati vivono più a lungo e meglio degli scapoli.

I single non sono tutti debosciati, ma stanno meno attenti alla salute. Le compagne ti rimproverano se bevi un bicchiere di troppo, ti obbligano a mantenere la linea, e ti conducono recalcitranti alle visite di controllo. Gli uomini hanno paura, preferiscono non sapere.

La trasmissione di Monitor ha provocato le proteste degli spettatori. Le più critiche sono le donne: si potrebbe applicare lo stesso sistema di giudizio a altri gruppi sociali, ai poveri, agli immigrati, a quanti fuggono dall’Ucraina in guerra. Costano di più, e non rendono abbastanza.

Gli uomini non si sono indignati e non protestano. Forse non hanno visto la trasmissione, sedotti da un film porno o da una partita, o erano distratti mentre davanti alla Tv tracannavano un boccale di birra. Georg Restle ha 57 anni, non so se sia sposato, ma vive pericolosamente, è un bravo collega, a marzo era in Ucraina per informare dalla prima linea. Maschio sconsiderato.