Corriere della Sera, 28 agosto 2022
Shakespeare ispirato dai fischi per Otello
Anno 1603: bordate di fischi vengono giù dai palchi del Globe Theatre di Londra ai danni della compagnia che ha appena rappresentato Sejanus, tragedia a tema Roma antica scritta da Ben Jonson (1572-1637). Solo che, in quella compagnia di attori (i King’s Men della star Richard Burbage), a prendersi gli insulti del pubblico c’è anche un certo William Shakespeare (1564-1616). L’episodio era noto, ma adesso un nuovo approfondi-mento accademico evidenzia come, da quella umiliazione, il Bardo abbia tratto la forza per riscattarsi e pubblicare nello stesso anno il suo Otello (titolo originale completo The Tragedy of Othello, the Moor of Venice) , uno dei suoi capolavori. Lo rivela al britannico «The Observer» John-Mark Philo, accademico della University of East Anglia. Lo studioso ha messo in parallelo i due testi, ritrovando non poche analogie, non solo nella trama e in certi espedienti scenici, ma anche in espressioni linguistiche che Shakespeare non usa altrove. «Non siamo abituati a pensare a lui come attore», sottolinea Emma Smith, docente a Oxford. Lo studio verrà pubblicato nella «Shakespeare Survey» della Cambridge University Press.