Corriere della Sera, 28 agosto 2022
Cronaca del matrimonio di Federica Pellegrini
Sono circa le 18 e la Divina ha detto sì da qualche minuto. Quando esce dalla chiesa di San Zaccaria, a due passi da piazza San Marco, le circa 300 persone – un po’ curiosi, un po’ tifosi, un po’ gente arrivata qui a Venezia apposta per vederla vestita di bianco, radiosa – assiepate dietro dei nastri che fanno da transenna, «travolgono» tutto. Applausi, urla che ricordano la curva di uno stadio, fischi d’allegria tra campane che suonano. I primi sono i bambini, tanti. Si infilano sotto le gambe dei bodyguard – che in effetti sorridono e fanno poco per bloccarli – e raggiungono Federica Pellegrini, 34 anni, e Matteo Giunta, 40, freschi sposi.
La baraonda è incontenibile. Dietro ai piccoli incalzano i genitori, chi scatta foto, chi si gira fulmineo per un selfie, chi prova a strappare una battuta all’ex campionessa e al marito, suo allenatore dal 2013. I due paiono non badarci, Fede è semplicemente raggiante. Dà un bacio a Matteo, stringe mani, si offre ai fotografi per qualche istante e poi sottobraccio al compagno allunga il passo verso la Riva degli Schiavoni dove l’attendono un motoscafo e il vaporetto che porta gli invitati – 160 in tutto – all’Isola delle Rose dove, al Venice Resort Marriott, c’è la cena nuziale.
Per il matrimonio la nuotatrice dallo sconfinato palmarès — un oro olimpico e sei mondiali, senza stare a contare il resto – veste classico, un abito in mikado di seta avorio. A sorpresa, lo firma Nicole Cavallo di «Nicole Milano» e non Armani come tutti davano per scontato vista la storica sintonia tra la Divina e il Maestro. Lo scollo è a barca con un lungo strascico e velo ricamato a tema floreale: tutto semplice, zero fronzoli. Matteo – al quale un gruppetto di ragazze urla: «Sei bellissimo!» – è in smoking blu con reverse nero e un maxi papillon che non pare drittissimo.
La cerimonia doveva cominciare alle 16 ma Fede — noblesse oblige — arriva con 40 minuti di ritardo. È papà Roberto a scortarla per la cerimonia officiata da don Antonio Genovese, l’ex parroco di San Vito e Modesto di Spinea che ha visto crescere la campionessa. Ma prima dell’ingresso in chiesa, una delle più belle di Venezia, c’è un siparietto tra padre e figlia che sostano all’ingresso per un mezzo minuto abbondante, il tempo di sistemare lo strascico. I fotografi rumoreggiano: «Fede, dai, girati! Uno scatto con papà!...». Ma loro niente. Poi, impietosita, è lei a sollecitare lui, con pacche sulla spalla e un buffetto, a voltarsi.
Clic, clic, clic... si entra. Poi il sì, fatidico. All’uscita, ecco parenti e amici storici. Tanti atleti o ex atleti: i nuotatori Domenico Fioravanti, Federico Scozzoli, Laura Letrari, l’ex pattinatrice su ghiaccio Valentina Marchei e la mental coach Roberta Ioppi, la conduttrice di Italia’s Got Talent Lodovica Comello. Tra le damigelle d’onore, cinque, l’inseparabile amica del cuore, la ranista Martina Carraro. Non c’è l’ex Filippo Magnini, due volte iridato nei 100 stile libero, sposato dal 2021 con l’ex velina Giorgia Palmas, e cugino di Matteo. Ci sono invece Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Ntv, e quello del Coni Giovanni Malagò, all’uscita della funzione visibilmente commosso. «È una grande giornata di felicità – dice il numero Uno dello sport italiano —, questi sono due ragazzi che si amano veramente e penso che saranno felici tutta la vita».
Poi via, verso il Marriott e i suoi giardini di rose. Il menù, chissà perché, resta segreto. Si sa solo che «è un omaggio al Veneto». La torta dovrebbe essere stata preparata dalla star dei pasticcieri Igino Massari ma lui, pur tra gli invitati, non lo conferma: «Eh, vedremo...». Prima dell’imbarco sul vaporetto si attarda sul molo mamma Giulia, fermata da tutti: «Se sono più felice oggi o dopo una medaglia d’oro? Due cose diverse... Ma conta solo la gioia di Fede».