Corriere della Sera, 28 agosto 2022
Il caso dell’ex pallavolista Luigi Mastrangelo, ora leghista
Il Pd difende la sanità pubblica dalla schiacciata di Luigi Mastrangelo, ex campione di volley ora candidato con la Lega, che (a Radio Capital) propone: «Investire di più nello sport, togliendo magari qualcosa alla sanità». Gli risponde subito l’ex ct della nazionale, Mauro Berruto: «Sbagli, proposta imbarazzante». E subito dopo si alza il muro dem e del centrosinistra: il ministro Speranza, Zingaretti, Boccia, Malpezzi, solo per citarne alcuni. Interviene anche Calenda, Terzo polo: «Noi destineremo ogni euro in più del bilancio pubblico proprio a istruzione e sanità». La Lega controbatte, Mastrangelo corregge il tiro: ogni euro speso oggi nello sport, prova a spiegare, produce un risparmio domani sulla sanità. Ma ormai la polemica è deflagrata, inarrestabile.
«Incredibile assistere a proposte di riduzione delle risorse per la sanità – spiega il ministro Speranza —. Negli ultimi tre anni abbiamo finalmente ricominciato ad investire aumentando il fondo sanitario di 10 miliardi e stanziandone 20 con il Pnrr. Sarebbe folle tornare indietro. Non lo permetteremo». La capogruppo dem al Senato, Simona Malpezzi: «Mastrangelo fa parte del partito responsabile del disastro in Lombardia, dove il governo di destra ha annullato la medicina territoriale depauperando tutti i presidi sanitari, un disastro». Francesco Boccia: «La sanità pubblica non si tocca». Sandra Zampa chiede a Matteo Salvini: «Volete smantellare il servizio sanitario nazionale?». E il governatore della Regione Lazio, candidato con il Pd, domanda: «Cos’altro deve accadere per capire che sulla sanità non bisogna tagliare, ma investire e innovare ancora di più?». La Lega reagisce: «Da che pulpito viene la predica, Zingaretti spende il gettito del disavanzo per i trasporti». E Crippa: «La sinistra getta fango sulla Lega. Accusano noi di voler decurtare la sanità quando i responsabili del taglio di ben 37 miliardi in 10 anni sono loro».
Carlo Calenda, che ieri ha aperto la campagna elettorale a sostegno del candidato alle regionali siciliane, Armao: «In Italia ci sono liste d’attesa di mesi per una tac e una visita oncologica. Mancano 50.000 medici e altrettanti infermieri. Noi vogliamo investire su istruzione e sanità». Sul futuro, il leader di Azione non ha dubbi: «Unica soluzione» per il governo, spiega, è un’altra coalizione guidata da Mario Draghi. Invita a smetterla con bonus e «promesse su pensioni e flat tax: in questo momento bisogna rassicurare i mercati, altrimenti la maggior parte delle imprese rischia di chiudere». Lancia una proposta, Calenda, pagare il viaggio agli studenti fuorisede che vogliono tornare per votare: «Basterebbero 17 milioni di euro».
Intanto Enrico Letta prepara l’inizio della campagna elettorale in Lombardia: il primo settembre, alle 18.30 a Milano. Poi, dal 9 settembre partirà in tour su un bus elettrico.